Capitolo 37

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HOPE

"Sidney fai entrare la paziente"

"Certo dottoressa"

La porta del mio studio si apre ma non entra nessun paziente ma semplicemente Joshua.
Dopo ieri sera pensavo che almeno oggi evitava di farsi vedere.

"Ho una paziente"

"Lo so, è per lei che sono qui è del mio reparto"

Mi passa una cartella clinica e si siede.
Apro la cartella e leggo.

Dopo dieci minuti rialzo lo sguardo e lo fisso negli occhi.

"Cosa vuoi sentirti dire? Lo sai no? Mi dispiace ma questa bambina non ha speranza di salvarsi"

"Puoi operarla no?"

"No non funziona così. Primo io non ho mai seguito un operazione del genere e prima che dici altro devo informarti che si mio padre ha seguito tre-quattro volte questa operazione e l'ultima volta ero nel suo staff.
Ma dei pazienti che ha operato solo una persona si è salvata.Quindi no, non opero questa bambina. Falla uscire dalla clinica e falle vivere quello che le rimane in serenità"

"Devi almeno provarci"

"Ascoltami il neurochirurgo sono io e non accetterò mai questa follia. Che si salvi c'è il 25% di possibilità, dai le dimissioni alla bambina"

"Abbiamo in questa clinica il miglior staff di chirurghi e neurochirurghi, tu non intendi nemmeno provarci . Sei tu il primario se accetti tutti ti seguiranno"

"È un operazione non rischiosa di più. Qua ci va molto in gioco, oltre ai soldi che dovrei spendere per avvalermi di uno staff anche esterno, da quello che posso capire questa famiglia non ha molte disponibilità economiche"

"Puoi sempre farla pro bono"

"Cosa? Forse non ti è stato detto che ho eliminato questa filosofia. Il pro bono è solo per alcuni casi di necessità. Ho i migliori medici in clinica con stipendi assurdi e di certo non farò questa operazione gratis, non si parla di centinaia di dollari ma di migliaia"

"È in gioco la vita di una bambina"

"Non mi interessa. Io non opererò quella bambina primo  perché è rischioso secondo la famiglia non può permettersi le spese"

"Ho anch'io le quote della clinica"

"Non ancora  siamo ad ottobre e tu avrai le tue quote a gennaio, fino ad allora comando io"

"Giada e Alexia sono d'accordo con me"

"Devono operarla loro? No, quindi sta a me e io dico no"

"Hope devi aiutarmi. Il nostro patto"

"Non vale in ambito lavorativo. La mia risposta alla tua richiesta è no ed ora vai via"

"Ma chi diavolo sei diventata? Anni fa avresti fatto di tutto per salvare la vita a questa bambina e anche gratis. Oggi sei qui a guardarmi con quello sguardo glaciale e a dirmi come se nulla fosse che la bambina morirà, non ci provi nemmeno a salvarle la vita. Ma cosa sei diventata?"

"UNA STRONZA SENZA CUORE SONO DIVENTATA ED ORA FUORI! FUORI DIQUI IMMEDIATAMENTE"

"Se la bambina era Charlotte cosa avresti fatto? Se ti chiedeva Marcus aiuto cosa avresti fatto?"

"FUORI! ESCI IMMEDIATAMENTE JOSHUA. FUOORI"

"Col cazzo che mi arrendo. Faró convocare il consiglio d'amministrazione. Non mi arrendo"

"Me ne fotto del consiglio e di te. Ed ora sparisci"

JOSHUA

"Cosa ti ha detto?"

"Non la opererà Alyssa"

"I soldi? Gira tutto intorno ai soldi vero? Venderemo la casa di Londra e pagheremo. Ma lei deve operarla"

"In parte sono i soldi Alyssa, a prescendire anche con la disponibilità economica lei non la opererà"

"Perché è così?"

Abbraccio Alyssa "parlerò con mio zio, farò convincere Luc ad operare Clarissa"

"Nessuno lo farà con quelle minime possibilità. Nemmeno a Londra lo hanno fatto"

"Alyssa, basta, ti ho detto che avrei provato di tutto e lo farò. Nel frattempo farò fare a Clarissa un altro ciclo di chemio, vediamo se riusciamo a ridurre la massa tumorale"

"I capelli? Li perderà di nuovo? Non accetterà mai"

"Ci penso io basta piangere non farti vedere più così da lei"

Vado da Clarissa e la vedo giocare con una bambola.

"Jo"

Mi avvicino lentamente a lei e le bacio la fronte

"Tesoro devo dirti una cosa"

"Voglio tornare a casa. Qui non è bello non conosco nessuno"

"Clari ascoltami. Tu da oggi devi essere forte forte di nuovo"

"Perché?"

"Io ti darò le stesse medicine che ti davo a Londra"

"Ma starò male di nuovo, ora sto bene"

"Lo so tesoro, ma tu devi stare bene per sempre. Io non voglio vederti più qui in ospedale"

Vedo che si tocca i capelli
"Di nuovo non gli avrò più?"

Scoppia a piangere e mi abbraccia.

"Tesoro sarà l'ultima volta che li perderai te lo giuro. Gli taglieremo insieme, poco alla volta. Come abbiamo fatto a Londra. Io starò sempre con te. Non ti lascio piccolina"

HOPE

Vado nel reparto di Joshua e mi faccio indicare la camera della bambina.
Quando arrivo vedo Joshua che abbraccia la piccola.
"Tesoro sarà l'ultima volta che li perderai te lo giuro. Gli taglieremo insieme, poco alla volta. Come abbiamo fatto a Londra. Io starò sempre con te. Non ti lascio piccolina"

Fra la bambina e Joshua c'è qualcosa di più, di un semplice rapporto medico e paziente.
Si può notare dai loro gesti.
Busso alla porta ed entro.

Joshua si gira e mi guarda
"Che ci fai qui?"

Guardo la piccola che mi guarda curiosa, sembra molto più piccola della sua età.
Mi avvicino a loro e accarezzo una guancia alla piccola
"Domani verrà mio padre e la visiterà e poi si vedrà. Posso fare solo questo"

Joshua mi guarda e mi stringe una mano
"Grazie"

Scuoto la testa e vado via.
Io ho fatto il mio dovere.
Non posso fare di più per quella bambina.

Esco dal reparto e intravedo Alyssa e Jonas.
"Hope hai visitato Clarissa? Hai deciso di operarla?"

La guardo confusa "Cosa? Come conosci Clarissa?"

"È mia figlia Hope."

"Oh mio dio."

Ti amo...ma non posso 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora