3. Si va avanti

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Dopo averlo consolato a lungo, sentirono qualcuno bussare alla porta e Akemi andò ad aprire.. trovò Erwin davanti alla porta e la ragazza reagì senza pensarci due volte. Lo attaccò con violenza.
Akemi:- TU! HAI IL CORAGGIO DI FARTI VEDERE DAVANTI ALLA NOSTRA STANZA?!
Erwin:- Cosa potevo fare?
Akemi:- DIMMI IL PERCHE'! PERCHE' HAI VOLUTO CHE RIVAILLE RIMANESSE L'UNICO NELLA SUA SQUADRA, LASCIANDO CHE GLI ALTRI MORISSERO PER MANO DEI GIGANTI?
Erwin:- Ho un motivo.. voi due avete delle capacità assurde del combattimento!! Avevo intenzione fin da subito di uccidere i vostri amici, ma purtroppo sono i giganti a far il loro dovere!
La ragazza si fermò e lo guardò negli occhi.
Akemi:- Pensa due volte prima di agire, biondino! Per colpa tua, mio fratello non riesce più ad andare avanti..
Rientrò in camera e chiuse la porta, restò immobile e le lacrime iniziò a farsi vedere.
Akemi:- Rivy, dovevo esserci io al loro posto..
Singhiozzò e suo fratello si avvicinò a lei per poi abbracciarla.
Levi:- Non dire assurdità.. non voglio perderti.. non tu..
Akemi:- Dovevo anch'io proteggerli, ma non mi è stato possibile.
Gli anni passarono, anzi, per la precisione 10 anni da quando quella strage aveva sconvolto ai gemelli e avevano continuato a vivere per i loro amici. Avevano superato lo shock insieme e finalmente avevano condotto una vita come al solito.. reclute, mansioni, spedizioni suicida e solite pulizie giornaliere.
Erano ai mercati a comprare tutto il neccessario per squadra, Akemi prese qualcosa che le serviva.. un braccialetto nero.. quando lo comprò, lo mise al polso del fratello.
Levi:- Perchè l'hai presa?
Akemi:- Se mi succede qualcosa, vorrei che tu possa sentire il mio amore per te attraverso il braccialetto.
Poi, videro Hanji passare davanti a loro. Era pensierosa e aveva con sè un oggetto che la squadra aveva recuperato fuori dalle mura.
I quattro ragazzi la seguirono e arrivarono davanti a una casa e la aspettarono fuori.
Levi:- Che dovremmo fare qui?
Oruo:- Vorrei scusarmi con Hanji.
Levi:- Quanta pazienza.
Si appoggiò contro il muro con le braccia conserte e tutti aspettarono Hanji.
Dopo un po', la ragazza dai capelli rossi uscì da lì e li vide, si avvicinò a loro e Oruo iniziò a scusarsi, ma Hanji lo fermò e si scusò al posto suo..
Akemi:- Hanji, stai soffocando Oruo..
Hanji:- Eh? Scusa, Oruo.. non volevo.
Lasciò la presa e l'uomo tossì. Ritornarono al quartier generale e Levi comunicò alla pazza quattrocchi che Erwin aveva approvato la sua richiesta.
Il metodo di Hanji mise in atto e la ragazza si entusiasmò contenta, iniziò a esaminare quei giganti catturati.
Akemi:- Ora non mi stupisce più della cosa.
Levi:- Facendo l'abitudine, ovvio che non ti stupisce più.
I gemelli erano sul tetto e guardavano la scena dei giganti.. La gemella si alzò e si stiracchiò appena.
Akemi:- Per oggi abbiamo finito.
Levi:- Facciamo qualcosa quando torniamo in camera?
Akemi:- Non abbiamo dei rapporti da fare?
Levi:- Hanji si è offerta di fare rapporti una volta finito con quei titani.
Scesero dal tetto e un soldato gli comunicò che Erwin doveva vederli.
Andarono direttamente nello studio del biondo e parlarono di un ragazzo che aveva la capacità di trasformarsi in titano, dovevano difenderlo per averlo nel loro gruppo.
Dovevano partire per Trost fra un paio giorni e si dovevano prepararsi per ogni evenienza.
Uscirono dallo studio del Comandante e andarono in cortile, si misero seduti sotto l'ombra di un albero.
Akemi:- E così affronteremo un nuovo caso.
Levi:- Eren Jaeger, eh?
Akemi:- Ma non lo avevamo incontrato qualche tempo fa?
Levi:- Esatto.. tre settimane fa.. solo ora decidono di processarlo? E' stato messo in prigione due settimane fa.
Akemi:- Giusto. Lo abbiamo pure interrogato se non sbaglio.
Levi:- Ce ne siamo andati da lì perchè tu insistevi sul fatto che non volevi risolvere il suo problema.
Akemi:- Ehi, guarda che anche tu non volevi..
Levi:- Si, ma.. peccato che ce l'hanno richiesto per una seconda volta.
Akemi:- Uffi..
Adesso che ci pensava, la gemella aveva sentito che suo fratello gli aveva fatto entrare nella squadra e che a ogni situazione critica lo avrebbe ucciso se succedeva qualcosa. Lo guardò e il vento scompigliò appena i suoi capelli corvini, lui era appoggiato al tronco con le braccia conserte e aveva chiuso gli occhi, mentre lei si era seduta vicino a lui.
Si chiedeva se un giorno sarebbe in grado di trovare qualcuno che possa amarlo incondizionalmente e accettarlo per il suo caratteraccio da duro.. amare era quasi impossibile per lui, ma per il rispetto e la stima c'era sempre..
Ma per il momento, per lei andava bene così.. perchè aveva ancora suo fratello, l'unico e solo che la potesse proteggere da tutto e da tutti.. perchè si viveva appena si poteva, anzi, potevano vivere per i loro amici e sapeva che solo lui aveva perso la sua umanità. Ma anche lei, ma non del tutto.. aveva ancora quella briciola di sentimenti non ancora chiusi in fondo al cuore.
Per lei, andava bene così.. non importava che cosa succedesse in futuro, ma sapeva che sarebbe stata insieme al fratello a lottare ogni giorno, perchè era lui che la conduceva la via per combattere e lottare per vivere.

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