Twins [In Pausa]

10. Il rischio di perdere

Alcuni giorni dopo, i Maggiori vennero di nuovo convocati nella Corte Marziale per via di Eren.. Erano successe cose abbastanza anomale, durante una spedizione la squadra di Rivaille venne spazzata via dal Gigante dalle fattezze femminili e voleva rapire Eren, ma venne salvato da Rivaille e scoprirono grazie ad Armin che Annie era il Gigante dalle fattezze femminili.. così riuscirono a programmare un piano..
Ora, si trovavano ognuno la carrozza e si stavano dirigendo verso Wall Sina, il piano doveva iniziare appena entrati nelle mure del Sina..
Akemi:- Sicuro che questo piano funzionerà?
Levi:- Si.
Poi calò il silenzio e Akemi guardò fuori dalla finestra del carro, sospirò e chiuse gli occhi.
Levi:- Tutto ok?
Akemi:- Non lo so.. sto pensando se nostra madre fosse ancora viva e che sarebbe riuscita a guarire dalla malattia se fossimo uniti lo stesso all'Armata Ricognitiva, ci sarebbe speranza almeno per lei di vedere il cielo sereno e di vivere normalmente?
Levi:- Perché pensi così?
Akemi:- È un pensiero che mi è balenato subito.
Levi:- Secondo me, ne sarebbe felice..
Akemi:- Se fosse stato così, saremmo in grado di riuscire a esprimere i nostri sentimenti senza problemi.. ma perché io riesco a sbloccare appena una piccola lince dei miei sentimenti alle persone più strette?
Levi:- Perché tu sei una ragazza in grado di sopportare tutto.. dai minimi dettagli ai più grandi. Perché tu sei un'Ackerman e sei fiera di portarlo.
Akemi:- Sarà..
Levi:- Ascolta, Akemi, sei una ragazza che si rialza in continuazione dopo quelle cadute così pericolose e irruenti. Riesci a dare un po' del tuo amore solo chi non può ricevere.. è per questo che io ho bisogno di te, del tuo amore e della tua comprensione.
Per i gemelli vivere nel loro mondo significherebbe che un giorno, qualcosa di anomalo sarebbe in grado di irrompere nel loro piccolo mondo e di distruggere il filo che li legava fin dalla nascita.
Akemi si accorse il fumogeno verde in cielo e guardò suo fratello.
Levi:- È ora..
Akemi:- D'accordo.
La ragazza aprì la porta del carro e guardò fuori, c'erano pochissime guardie della Gendarmeria e si sapeva che quella squadra era famosa per la loro distrazione.
Akemi:- Ok.. fermiamo questo carro di seconda linea.
Levi:- Non basta chiedere di fermare?
Akemi:- Sarebbe scontato.
Si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulle labbra, poi si tenne stretta su un ferretto del tettuccio interno e fece una capriola per andare di sopra. Andò davanti e attirò l'attenzione dell'uomo, gli tirò un pugno e subito prese le redini mettendosi al posto dell'uomo.
Guidò il cavallo e riuscì a superare il primo carro sbarrandogli la strada. Scese dal carro e si avvicinò a quest'ultimo..
Akemi:- Mi spiace se vi ho sbarrati la strada..
I soldati la presero e la portarono al suo carro, la misero dentro e chiusero la porta.
Il corvino rise e la ragazza sbuffò irritata.
Akemi:- Dovevo evitare di fare la scenata per la deviazione.
Levi:- Però, sei andata alla grande.
Akemi:- Molto divertente.
Sentirono un fulmine e i gemelli uscirono dal carro, Akemi dovette usare l'attrezzatura tridimensionale e andò a controllare, con lei c'era anche Jean.
Videro i giganti combattere e stavano distruggendo una piccola parte del Sina.
Akemi:- SOLDATI, CERCATE DI SVOLGERE I VOSTRI COMPITI ASSEGNATI!
Tutti:- Sissignora!
I soldati si sparsero e dovettero svolgere i loro doveri. Fortunatamente avevano evacuato la zona e i cittadini erano al sicuro.
Dopo un paio di minuti di lotta, Annie Titana cercò di raggiungere le mura scavalcando e Mikasa la raggiunse, le tagliò le dita e la Gigante cadde.
Akemi si avvicinò subito al luogo ed Eren titano arrivò, le squarciò cottola e urlò..
La corvina si accorse subito che Annie si stava cristallizzando e i due giganti si stavano per fondersi. Poi arrivò Rivaille e tirò fuori subito Eren da lì.
Akemi:- Rivy, per fortuna sei venuto.
Levi:- Non possiamo rischiare di perdere il nostro elemento importante.
Una volta che Annie venne cristallizzata, Akemi si avvicinò velocemente e provò a usare la spada, ma le lame si spezzarono.
Akemi:- Avanti, Annie.. esci fuori da lì!
Si mise sopra al bozzolo e continuò a provare a traffiggere la lama della spada sul bozzolo senza successo.
Akemi:- AVANTI! Devi pagare tutti danni che ci hai causato! Annie! Sei solo una bastarda, se non lo fai!!
Hanji:- Akemi, basta..
Akemi:- Ridammi i miei compagni!
La rossa la prese per il braccio e la fece scendere da lì.
Hanji:- Calmati, non si può più tornare indietro.
Akemi:- Hai ragione, scusami..
Hanji:- Allontanati, qui ci pensiamo noi.
La corvina annuì e si avvicinò al fratello.
Levi:- Rischiavo di non vederti più.
Le sussurrò nell'orecchio e la abbracciò. Da quel momento, Erwin dovette fare il rapporto ai Superiori, Annie venne presa sotto custodia alla squadra e in più avevano scoperto qualcosa di sconvolgente..
Un gigante all'interno delle mura e il Padre Nick ne sapeva qualcosa.. La squadra di Hanji dovette coprire quel mostro con una grossa coperta e Hanji volle sapere delle risposte.
La ragazza lo minacciò facendogli avvicinare al bordo delle mura pericolosamente e lui si oppose rischiando di perdere la propria vita per proteggere le risposte delle mura.
Akemi:- Accidenti, tutto il piano andato a monte.
Levi:- Però, non abbiamo perso nessuno.
Akemi:- Già..
Gli afferrò la mano e glielo strinse.. Il corvino la tirò a se e la abbracciò.
Levi:- Andiamo..
Akemi:- Si.
Se ne andarono via. Akemi era abbastanza stanca ultimamente, non faceva altro che andare avanti e indietro per stare al passo con il fratello che lui aveva più lavoro e poca disponibilità del tempo libero. Era abituata a dei ritmi irregolari e non ci aveva fatto più caso anche le ore del sonno.
Il corpo di una ragazza spesso aveva bisogno di riposo di 7-8 ore, ma Akemi aveva ridotto il suo sonno in 2-3 ore come il fratello.
Doveva stare con lui per delle mansioni date dai Superiori..