2. Una spedizione fuori dalle mura

252 14 0
                                    

I presenti li guardavano come se fossero usciti da chissà dove e dovettero aspettare che qualcuno li accompagnasse da qualche parte.
Akemi:- Che si fa una volta presi i documenti del vecchio? Uccidiamo quel biondino dalle sopracciglie folte?
Levi:- Si.. e una volta finito, saremo liberi di vivere qui.
Akemi:- Quasi quasi, non mi dispiaceva vivere nei bassifondi.. anche se non si respirava aria pulita lì sotto.
Farlan:- Odorava di marcio lì sotto.
Isa:- Qui si sta meglio.
Un soldato arrivò e li accompagnò in una stanza dove potevano alloggiare, prima di andarsene li spiegò alcune regole da rispettare e poi li lasciò da soli.
Le due ragazze presero il letto in alto mentre i ragazzi quelli sotto..
Levi:- Stasera dormo assieme a te..
Akemi:- Cosa?!
Si arrossì di colpo e nascose il volto sul cuscino, mentre i due amici scoppiarono a ridere.
Isa:- Ti preoccupi un po' troppo per lei, Rivaille.
Levi:- Taci, mocciosetta.. io lo faccio per mia sorella.
Farlan:- Non credi di essere super ultra protettivo con lei?
Levi:- No.
Farlan:- Lo sai che sa difendersi alla grande anche senza il tuo aiuto. Perfino ha aiutato un sacco con Isabel con i calcoli.
Isa:- Chiamami pure stupida, ma non tanto da ragionare con la testa.
Mise un broncio arrabbiato. Rivaille si mise sul letto della sorella e spostò dolcemente le ciocche dei suoi capelli dal viso per poi guardarla.
Akemi:- C-Cominciamo a pulire questa stanza.. odora di polvere.
Levi:- Tra un minuto.
Isa:- Volete che vi lasciamo da soli, piccioncini?
Ridacchiò assieme a Farlan..
Già, i due fratelli sembravano marito e moglie.. ma infondo Akemi non si dispiaceva che suo fratello prendesse cura di lei, dopottutto lui era l'unico familiare che l'era rimasto.
Akemi:- No..
Si mise a sedere e mise a posto il cuscino.
Akemi:- Puliamo.
Scese dal letto e prese una scopa..
I ragazzi iniziarono a pulire la stanza da cima a fondo senza lasciare traccia una granella di polvere e quando riuscirono a finire qualcuno arrivò e li avvisò che la cena sarebbe servita entro pochi minuti. Poi si cambiarono gli abiti e uscirono dalla stanza senza curare di chiudere la porta.. Akemi uscì per ultima e dovette chiudere lei la porta, corse per raggiungere i ragazzi.
Levi:- La camicia non è un po' troppo attillata da far vedere le tue forme di sopra?
Akemi:- Sei troppo geloso solo perchè sono una ragazza.
Levi:- Io lo dico per il tuo bene.. dovresti indossare abiti un po' larghi.
Akemi:- Si e poi vado a farmi male da qualche parte!! Ho bisogno di vestiti un po' stretti!
Iniziarono a discutere mentre andavano in mensa, i due ragazzi dovettero assistere la scena quando si trattava di una cosa banale.
Il giorno dopo, i ragazzi dovettero fare gli addestramenti pur sapendo che sapessero già lottare e sarebbe un caso di perdita di tempo per il corvino.
Ma quando toccò Akemi per uccidere un gigante fatto di legno, la sua attrezzatura ebbe un difetto e rimase con la testa all'ingiù a mezz'aria. Cercò di riuscire a fare qualcosa anche se era difettoso, ma non ci riuscì.
Akemi:- Qualcuno mi venga ad aiutare? Non posso restare così per sempre!!
Levi:- Vengo io!
Ad un certo punto, i due rami in cui Akemi era appesa si spezzò e la ragazza cadde nel vuoto e cadde a terra, Levi non era riuscito a prenderla in tempo e con l'impatto un po' forte la ragazza si slogò la spalla e resistette al dolore lancinante.
Gli amici corsero verso di lei e Farlan toccò delicatamente la spalla dell'amica, ma lei urlò dal dolore.
Farlan:- Mai vista Akemi così.
Akemi:- STAMMI LONTANA, FARLAN!
Era accovacciata per terra e maledisse mentalmente a chi le aveva dato quelle attrezzature tridimensionali difettose. Levi scostò le ciocche dei suoi capelli dietro l'oreccchio, vide le sue lacrime scendere lungo il viso e si mordeva il labbro per sopportare il dolore. Il ragazzo rimase un attimo a guardarla e mise la sua fronte sui suoi capelli.
Levi:- Coraggio.. non piangere.
Akemi:- Fa male.. tanto male..
Levi:- Non è nulla. Guarirai presto.
Isa:- Akemi, starò io con te. Non ti preoccupare.
Akemi:- Mi farebbe piacere la tua compagnia, Isabel.
Farlan:- Riesci ad alzarti?
Akemi:- Si..
Si alzò con l'aiuto dei suoi amici e cercò di nascondere le sue lacrime abbassando lo sguardo per terra. Erwin era nel suo ufficio e stava guardando i loro addestramenti dalla finestra.
Un mese dopo, Akemi guarì ed Erwin decise che la ragazza dovette restare nel quartier generale a finire gli addestramenti in sospeso, la ragazza non ribattè e dovette ascoltarlo, mentre i suoi amici e suo fratello erano pronti per andare fuori dalle mura.
Levi:- Sicura di farcela da sola?
Akemi:- Tranquillo, dopottutto mi sono fatta male e devo recuperare gli addestramenti.. tanto ci metterò pochissimi giorni a recuperare.
Levi:- La tua spalla non è ancora guarita del tutto.
Akemi:- Ma no.. è guarita.. fa un pochino male, ma lo sopporto.
Levi:- Va bene..
Akemi:- E voi due, badate a mio fratello e state attenti.
Abbracciò i due amici molto forte e li lasciò andare.
Isa:- Ci vedremo quando torneremo.
Farlan:- Tu aspettaci.
Akemi:- Ovvio.
Per i quattro ragazzi non sapevano che quel giorno sarebbero l'ultima volta che si vedevano, non si aspettarono che qualcosa andasse tutto storto.
I ragazzi salirono sui cavalli e andarono verso il portone delle mura e Akemi venne concessa per vederli uscire.. li salutò con la mano e con un sorriso sulle labbra.
Akemi:- Ragazzi, io vi aspetto qui!!
Isa:- Ciao, Aky..
La squadra uscirono dalle mura, per la prima volta Levi aveva lasciato sua sorella lì da sola e dovette solo preoccuparsi alle vita dei suoi amici. Pensava di poter cavarsela insieme a loro..
Passarono alcuni giorni, Akemi riuscì a completare gli addestramenti e dovette aspettare la squadra che faccia il suo ritorno, mentre fuori dalle mura successe l'orrore.. metà dei soldati erano stati uccisi dai giganti e tra quelli gli amici dei fratelli Ackerman. Più passava il tempo più Levi tirò fuori il suo potenziale e uccise i giganti che avevano ucciso i suoi amici, mentre Akemi faceva delle semplici mansioni in attesa del loro ritorno.
E quando ritornarono, la ragazza corse ad accoglierli ma non si aspettò una notizia brutta, non vide più i suoi amici ma vide suo fratello con uno sguardo così vuoto e privi di emozioni. Alcuni soldati si erano feriti e sul carro c'erano solo dei cadaveri pronti ad essere bruciati al ritorno del quartier generale.
La sorella raggiunse al corvino e gli afferrò la mano, lui la guardò e scese dal cavallo.
Levi:- Mi.. mi dispiace, Akemi..
Si inginocchiò davanti a lei e Akemi lo guardò per un attimo, si inginocchiò anche lei e lo abbracciò forte.
Akemi:- Coraggio.. non ti abbattere..
Levi:- Non.. non ho saputo proteggerli.
Akemi:- Alzati, dai.. ne parleremo con calma quando saremo al quartier generale.
Si alzò e lo aiutò, lo accompagnò al dormitorio stringendogli la mano. La ragazza cercò di restare calma e di non perdere il controllo..
Una volta, in camera scoppiò un putiferio di pianto e la sorella lo consolò.

Twins [In Pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora