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<MA PERCHÉ!?> piagnucolo.

La sveglia mi ha interrotto un sogno stupendo.

Spengo quell'aggeggio malefico e vedo l'orario:sono le sette meno dieci minuti,siccome devo essere a scuola alle otto e venti ,
ho un'ora per far tutto ciò che serve .

Mi dirigo in bagno e mi sciacquo la bocca.
scendo
Bevo un bicchiere d'acqua mentre preparo la mia colazione: cereali al cioccolato con latte vegetale .

Finito tutto,vado in camera .

Faccio una doccia fredda, che mi sveglia.

Ma non é finita qui.
Dopo essermi asciugata

- visto che è quasi la fine di Aprile -

indosso una t-shirt nera, un pantaloncino bianco, e alla vita mi sono messa una camicia a quadroni.
Come gioielli metto un ciondolo a forma di luna che mi regalò tanto tempo fa  Laila.

Completo il look con i capelli  naturali mossi e giusto  il trucco che serve per coprire le mie occhiaie.

Prendo il mio zaino e mi dirigo a scuola , ascoltando  un po' di musica.

<Si mamma sono appena arrivata, baci> dico staccando il cellulare e andando verso
l'entrata della nuova scuola .

Vedo tutti gli studenti divisi in gruppetti.
Non so cosa fare.
Devo restare ferma immobile oppure inserirmi in un gruppo a caso?

Per mia fortuna la campanella suona e mi salva da questa terribile decisione.

Mentre percorro il corridoio ,prendo l'orario che mi hanno dato ieri e mi dirigo nella classe, non prima di andare a posare i libri e quaderni che non mi servono al mio armadietto e mi avvio in classe.

Entro in aula.
Prendo un posto a casaccio vicino alla   finestra:ultimo banco.
Man mano la classe si riempie di alunni e

- con mia grande delusione -

nessuno si mette vicino a me.

Cosí sistemo la roba sul banco e uso un po' il cellulare .

All'improvviso entra il professore di filosofia e tutti smettono di parlare, cosí poso il telefono .
Seguo la massa di alunni che si alza e dice  :<Buon giorno>.

Il professore fa cenno con la mano di sedersi, si mette comodo sulla sua sedia  e incomincia l'appello:

CARTER

COOK

COX

DAVIES

DIXON

..........

ROBERTS

ROBINSON

ROOD

Quando chiama il mio cognome mi alzo e dico :<Presente >come hanno fatto tutti d'altronde.
  Ho tutti gli occhi puntati su di me.
Per mia grade fortuna il professore spezza il silenzio presentandomi:
<La signorina Rood si è trasferita qui a Los -Angeles,trattatela bene >

dopo la sfavillante   esposizione del professore, mi siedo.

É finito l'appello.
E come brava studentessa che sono:
incomincio a scarabocchio sul mio banco.
D'un tratto sento la porta sbattere e la voce svogliata di un ragazzo dire:
<Scusi per il ritardo>.

Alzo gli occhi e vedo un ragazzo alto ,corporatura muscolosa, capelli neri e occhi grigi mescolati con il blu scuro.

Rimango a fissarlo per alcuni istante.

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