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Dopo aver parlato con Becca vado verso l'aula tre.

Mentre sono seduta, sistemo tutto ció che serve per prendere appunti.

Entra la professoressa Miller
che infuriata butta letteralmente i libri che ha sulla cattedra  dicendo
<Interrogo oggi >

<Professoressa ma oggi doveva spiegare>dice Taylor

<Taylor impreparato >

<Professoressa io mi giustifico >esclama una ragazza un po' paffutella dal aria stanca.


<Non accetto la giustifichi ne volotari>

<Possiamo almeno ripetere?>chiede la stessa ragazza che si é giustificata

<No >dice con voce nervosa.

La professoressa apre il libro é con tono piú calmo inizia a farfugliare <due piú quattro sei >.

Per poi esclamare:
<il numero sei interrogato>

La numero sei incomincia a parlare
dell'argomento del giorno.

É davvero sicura di se.

Ma ecco la Miller fare  domande fuori programma
e mai spiegati.

Così la ragazza va in tilt.

Temo la Miller.

Ho una paura che interroghi me.
Il mio cuore batte fortissimo appena finisce con Edril.

Sono passati solo venti minuti

E la professoressa ha già chiamato otto persone le quali hanno avuto un impreparato.

E solo due che hanno preso quattro.
Mancano pochi di noi:
Io,Alan( che é entrato dieci minuti in ritardo,Eric, Nora e Freddy.

Ed é solo questione di pochi minuti che tocchi a me.

<Nora Manente interrogata>

Ascolto cosa le chiede.

Scrivo le domande .

Mentre scrivo Alan mi dice :

<Hai deciso per oggi?>

<Non so ti faccio sapere piú tardi >

Mentre io e Alan pariamo, la professoressa   urla:
<SIGNORINA ROOD E SIGNIOR SMITH IN PREDIDENZA SUBITO>

prima che possa obiettare,Alan mi tira per un braccio e mi porta fuori dalla classe.

Per tutto il tempo che percorro il corridoio.

Penso tra me e me che Alan sia stato prepotente.

E se io non volevo andarmene dalla classe?

Poteva pure parlarmi, tanto non si é fatto problemi a parlarmi  durante la lezione della professoressa  é pazza.

I miei pensieri diventano vere parole:

<Se non mi avresti dato da parlare adesso stavo in classe,poi sei proprio antipatico perché mi hai trascinato fuori senza chiedermi prima cosa volessi fare ?
Pensi che io sia una che  non scelga con la propria testa?>

<Su dai Tess non succede niente sai quante volte io sono andato in presidenza?>

<Non saprei tre volte?>dico con voce innocente

Dopo di che  mi rendo conto del tentativo di falsare il dialogo così dico con voce un po' più calma:

<E  non cambiare  discorso. >

Alan inizia a ridare e poi con voce calma esclama:
《Okay mi dispiace di averti trascinato in questa situazione,ma  quando mi hai risposto sapevi il pericolo che correvi.
Mi scuso anche di averti  trascinata fuori  senza domandarti cosa volevi, ma tu non hai posto resistenza.
Bambinetta è ovvio che io sappia che sai scegliere di testa tua,ecco perché sicuramente mi dirai di si questa  sera> 

Poi si avvicina al mio orecchio destro dicendomi con voce sensuale

<Mi scusi piccolina?>

Delle scosse percorrono la mia schiena.
Con voce impacciata esclamò un <Ti perdono>.

Ecco  davanti a noi la porta scorrevole bianca con venature orizzontali.

Ci siamo avvicinati alla presidenza.

Bussa Alan.

Aspettiamo  per poi sentire la voce del preside invitarci a entrare.

Rimango sbalordita:

Mi siedo  su una delle sedie in legno di ciliegio con rivestimento bianco.

Davanti a me c'è una massiccia scrivania
dello stesso materiale delle sedie.
E dietro di essa una libreria bianca
con dei libri catalogati da grandezza e colore.

Le pareti  bianche danno un senso di spazio più ampio.

Mentre  i miei occhi notano le finiture della scrivania,   di un tono di marrone  più chiaro rispetto al resto del mobile.

La voce profonda del preside riecheggia nel aria:


<Signorina Tood,Signor Smith cosa é successo ?>

Sto per parlare ma Alan mi anticipa <ho dato da parlare alle signiorina e la professoressa ci ha mandato qui>

il preside esclama:<Quale professoressa era ?>

<la professoressa Miller >risponde Alan con voce pacata

<Okay ragazzi , potete andare non é niente di grave>

Appena udiamo queste parole, io e Alan ci guardiamo negli occhi.

Con il permesso del preside usciamo e andiamo a raccogliere la nostra roba nella classe
visto che tra poco finiscono le lezioni.

Entriamo in classe sotto lo sguardo severo della professoressa Miller.
Andiamo ai nostri posto e raccogliamo gli oggetti.

<drin drin >

Finalmente sentiamo l'effetto  acustico della campanella.
Come l'intera classe io e Alan ci alziamo per uscire.

La Miller ci ferma dicendo con voce irritata:
<A voi non vi ho potuto interrogare, quindi ecco i vostri compiti extra>ci porge due foglietti e poi ci saluta.
<La Miller é sicuramente andata in menopausa >
Dice con voce ironica Alan.

Incomincio a ridere contagiandolo e mentre ridiamo ci affrettiamo a uscire.

~spazio autrice ~

Chi sará il mittente della lettera?
Uscirá Tessa con Alan?,
Vi é mai capitato di avere una professoressa pazza come la Miller ?
BY _Semplicemente_io_03

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