Capitolo 4 - Codice: Ennard

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"Chi me lo ha fatto fare? Cinque notti qui sono state una follia" pensai tra me e me.
Il turno era finito e mi stavo dirigendo verso l' ascensore che conduceva all' uscita dalla struttura.

Stavo attraversando un ampio corridoio quando sentii fischiettare in lontananza.

-« Chi va la?»- chiesi io.

-« Uh...ma allora non tutti i tecnici si sono suicidati qui dentro...»- rispose una voce.

-« Chi sei e cosa ci fai qui?»- chiesi di nuovo io, nel mentre osservavo quella persona, aveva dei capelli bianchi ma nonostante ciò sembrava molto giovane, indossava un camice grigio e in ultimo calzava degli anfibi.

-« Potrei farti la stessa domanda, ma sarò cortese e risponderò per primo...Eheh...»- spiegò lui, le sue parole avevano qualcosa di infantile e ironico, quindi continuò -« Smith, Fritz Smith»-.

Conoscevo quel nome, era l' ingegnere che assieme a mio padre aveva dato vita alla Afton robotics.

-« Afton, Michael Afton »- risposi.

Lui sorrise nella penombra -« Quindi tu sei il figlio del mio collega, avevo sentito parlare di te, un ragazzo coraggioso, l' unico superstite dopo cinque notti qui »- concluse lui.

-« Sei informato a quanto vedo »-.

-« Già, uhm....ora devo andare, ho finito i controlli di routine sugli animatronici, anzi a dire il vero non li ho nemmeno iniziati, Eheh...»- spiegò lui e si voltò per andarsene.

-« Come sarebbe a dire "non li ho nemmeno iniziati"? »- chiesi io iniziando a preoccuparmi.

-« Sai, quasi tutti i robot sono scomparsi, solo Baby é rimasta nel centro riparazioni e quindi non ho effettuato controlli...»- disse allontanandosi.

-« Ma non puoi adempiere alla tua carica in questo modo tu...»- non ebbi il tempo di finire la frase che sentii dei rumori provenire dalla Scooping room.

Mi avviai di corsa verso di essa, sull' enorme porta era situato un oblò, in quel momento più la curiosità che il coraggio mi fecero avanzare verso di esso.

Scrutai dentro la stanza, attraverso il vetro dell' oblò, nulla, il buio, quando ad un tratto sentii dei rumori strani, sonagli di un serpente misti a metallo che graffiava sul terreno, poi lo vidi, caddi a terra dallo spavento, era un ammasso di circuiti, senza capo nè coda, senziente che indossava la maschera che era originaria del mio ufficio.

Mi voltai e iniziai a correre, pensando a come quella cosa avrebbe potuto raggiungermi, dato che la porta era chiusa.

Mentre correvo sentivo il medesimo rumore udito alla Scooping room, proveniva dai condotti dell' aria e mi pareva sempre più forte man mano che avanzavo.

Arrivai al corridoio che mi avrebbe condotto all' ascensore, che era appena stato usato, probabilmente da Fritz, dato che stava finendo di scendere verso il mio piano; pochi metri mi separavano dalla salvezza.

Iniziai a percorrere quel corridoio che normalmente era lungo 10 metri, ma in quegli istanti di terrore mi parve 10 volte tanto.

Non feci in tempo a capire che cosa stesse succedendo quando, dal condotto situato sopra di me si udì un rumore metallico, il condotto si aprì e ne uscì la creatura, che nel frattempo si ergeva a pochi passi da me, contorcendo la sua testa in modo inquietante.

Ero fermo, qualcosa mi bloccava e mi faceva restare immobile, questa però era una fortuna; infatti considerata la scarsa illuminazione dell' edificio in generale, il mostro sembrava non vedermi.

Mi venne un idea, "questo robot si affida ai suoni quindi..." pensai, "...se lancio la mia torcia lui dovrebbe dirigersi dove essa atterra...".

Se volevo porre fine ai miei turni di guardia senza rimetterci la pelle dovevo farlo.

Mi voltai, cercando di non fare rumore e lanciai la torcia nella direzione opposta all'ascensore, cercando di farla rimbalzare il maggior numero di volte possibile e, nel contempo, mandarla il più lontano possibile.

Appena la torcia rimbalzò, io mi rannicchiai al suolo cercando di non sono scontrarmi con l' animatrone che nel frattempo stava correndo verso l' oggetto.

Mi aveva superato, era il momento, mi alzai e iniziai a correre verso l' ascensore nel mentre che il robot stava osservando la torcia.

Arrivai all' ascensore, vi entrai e quando mi voltai verso il mostro, lo vidi correre verso di me, iniziai a pigiare velocemente il tasto per il piano terra, il mostro era sempre più vicino.

La porta scorrevole dell' ascensore si chiuse, ma una falange robotica dell' animatrone ci rimase incastrata, per poi staccarsi durante la risalita, il nemico si era staccato dall' ascensore.

"Sono salvo!" pensai, e notai la falange mozzata, la raccolsi e iniziai ad osservarla, "uhm...Mi pare proprio quella di Ballora e...", notai una scritta grigia, "...Codice...Ennard?..." pronunciata la frase, mi pervase un senso di angoscia e tra mille pensieri se ne impose uno solo, "ora che ci penso, l' ascensore ci sta mettendo più tempo a risalire, come se qualcosa lo stesse rallentando da sotto".


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 26, 2017 ⏰

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