'Ci conto!'
Le parole di Ethan le rimbombavano nella testa fino quasi farle girare il capo. Per tutto il resto della giornata aveva pensato a quella brevissima frase, ai fugaci sguardi, ed era giunta a una conclusione...
<<Mamma! Sono qui da due minuti... Perché sei incantata?>> disse svegliandola da quello stato di trance.
<<Oh, scusami tesoro. La mamma è un po' stanca...>> mentii, <<Cosa ti serve?>>
<<Posso accedere la televisione? A quest'ora c'è il mio cartone animato preferito...>>
<<Ovvio Bryan, solo se prima hai finito tutti i compiti se no ti puoi scordare la tv e tutto il resto.>> replicò Grace.
Bryan sparì dalla sua vista e tornò poco dopo con una pila di quaderni. Li sistemò con ordine sul tavolo della cucina e li aprì, mostrando il suo lavoro.
<<Prima il dovere e poi il piacere. Ho fatto tutti i compiti assegnati, le lettere dell'alfabeto e in matematica tutti i numeri da zero a venti. Un gioco da ragazzi!>> illustrò il bambino, scoccando le dita.
Grace osservò soddisfatta i compiti di Bryan, scritti correttamente, accarezzò la testolina scura del figlio e vi scoccò un sonoro bacio. Quando voleva sapeva fare il suo dovere ed era davvero fiera del suo compito di madre, crescerlo con le giuste regole.
<<Sono proprio orgogliosa di te. Ora va pure a rilassarti.>> disse Grace amorevolmente.
Bryan trotterellò in salotto, prese il telecomando e si accomodò sul divano, posto davanti alla televisione.
<<Evviva!>> esclamò il bambino non appena comparì l'immagine di Spiderman allo schermo.
<<Vuoi una merendina tesoro?>>
<<Sì, al cioccolato. Grazie mamma. >> rispose educatamente il bambino.
Grace andò in cucina, frugò nella dispensa e trovò quello che cercava, una merendina al cioccolato, prese un bicchiere dallo scola piatti e ci versò del succo d'arancia. Per ultima cosa prese un cucchiaino e un vasetto di yogurt ai frutti di bosco per lei e tornò in salotto, appoggiò tutto nel tavolino di legno, di fronte a Bryan.
<<Se vuoi altro dimmi.>>
<<No, grazie. Cosa c'è per cena?>> domandò il bambino.
<<Pasta al forno.>>
<<D'accordo, è il mio cibo preferito.>>
Grace annuì e si mise ad osservare lo schermo per la breve durata di circa un minuto. Supereroi e cartoni da maschietto non erano mai stati il suo forte ma dopo aver avuto Bryan ci aveva fatto l'abitudine. Tuttavia in quel momento la sua mente aveva elencato diverse teorie su Ethan.
La prima era che lui fosse un furbacchione, ovvero "approffittare" di lei e delle tue parole dette inconsciamente. La seconda era strettamente sua, ovvero che se lo stava solamente immaginando e la sua mente correva troppo. Aveva anche una terza teoria ovvero che lui ci volesse provare con lei ma non era troppo sicura. Via via che ci pensava, si dimenticava di ogni singola frase o espressione perciò non poté affermarlo con certezza. Era solo una sensazione non una cosa decisa, probabilmente anzi sicuramente si stava sbagliando, chi poteva trovare interesse in una donna come lei?
<<Nah!>> esclamò a voce troppo alta.
Bryan la scrutò con espressione imbronciata e intimò il più assoluto silenzio.
<<Inizio a preparare la cena.>> disse Grace non appena vide l'orario.
<<Mmmm>> brontolò Bryan.
Grace rassettò i cuscini del divano, prese il bicchiere ormai vuoto, l'involucro delle merende e ritornò in cucina.
La cucina era rimasta quella che aveva scelto con Jared. Una grande isola posta al centro, usata sia come tavolo sia come piano cottura,diversi mobili dove teneva i servizi di pentole, piatti e tazzine. Aveva un altro piano cottura e sopra di esso una cappa in stile antico. Per decorazione aveva messo una pianta grassa vicino alla finestra, stava in un vaso verde scuro lucido che metteva armonia e vita in quella cucina. Il tutto era bianco, immacolato come la neve, tranne per il muro color senape che lei adorava mentre Jared no, ma per amore l' aveva accontentata.
Prese la teglia di lasagne che aveva lasciato scongelare sull' isola della cucina e la mise nel forno.
Apparecchiò velocemente e il "drin" del forno indicò che la cena era finalmente pronta.
<<A tavola!>> urlò a Bryan.
In momenti come quelli che Jared le mancava immensamente.
L'odore della pasta al forno, a cena tutti insieme e il vociferio della televisione in salotto, accesa in sottofondo.
Ecco, pensò, oggi era andata a trovarlo e subito dopo era arrivato Ethan. Un segno del destino o l'ennesima dose d'immaginazione?
" Oddio a cosa mi sono messa a pensare?!" pensò nella sua mente.
Se era segno del destino l'avrebbe messo alla prova. Lei sì che era un osso duro e sarebbe stata un'avversaria difficile.
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Non sei più sola
عاطفيةGrace è una giovane donna, che vive una felice situazione familiare con Jared. Aspettano un bambino che decideranno di chiamare Bryan. Un incidente ed una strana coincidenza nel suo percorso di vita le stravolgerà per sempre la sua esistenza. Questa...