Capitolo 27

281 32 29
                                    

Flashback 7 anni prima.

Era tutto pronto.
Ogni dettaglio era sistemato alla perfezione e ora dopo essersene assicurata, tramite Giselle e Catherine, toccava a lei fare figura in tutto il suo splendore. Era pronta a fare anche molto ritardo, oltre farsi desiderare come ogni sposa, voleva apparire affascinante, come mai non l'avevano vista.

Uno dei suoi più grandi desideri si stava per avverare e lei picchiettava con la scarpa il pavimento, in attesa.

Indossava un abito a dir poco principesco, ampio con dei ricami nella parte inferiore della gonna.
Lo scollo dell'abito era a forma di cuore ma lei aveva scelto di farvi cucire delle maniche di pizzo, coprendo così la scollatura.
Anche il corpetto presentava dei ricami e lei per stemperare la tensione, lisciò le pieghe della gonna, accarezzando quel tessuto pregiato. Non era solita a portare scarpe con il tacco ma quel giorno per forza doveva fare un sacrificio bello grosso per i suoi piedi, d'altronde non poteva di certo presentarsi con le scarpe da ginnastica.

Catherine ultimò gli ultimi dettagli, infilò sul capo della figlia il velo e Giselle le porse il bouquet.
Entrambe poi le si pararono di fronte, commosse di già mentre l'ammiravano.

<<Non ci posso credere che la mia bambina stia per andare all'altare...>> disse Catherine soffiandosi il naso con un un fazzoletto ricamato.

<<Nemmeno io, il mio giovanotto sta per compiere un passo importante. Sono commossa dalla gioia.>> replicò Giselle.

Grace fece un respiro profondo, Giselle e Catherine non l'aiutavano di certo a trattenere l'emozione e non poteva lasciarsi andare perché rischiava di sciogliere il trucco appena finito. Non pensava mai che tutta l'emozione si riversasse subito così, in fondo era un momento importantissimo ma aveva preso la cosa sottogamba.

<<Sei pronta bambina mia?>>, Bruce fece capolino dall'uscio della porta mentre Giselle e Catherine se ne andarono a prendere posto in chiesa, velocemente.

Grace non parlò, si limitò ad annuire soltanto facendo dei piccoli passi verso il padre, infine lo prese a braccetto ed uscirono di casa. Era incerta dei suoi passi, soprattutto doveva fare abitudine con i tacchi e temeva di cadere ma suo padre la temeva saldamente. Come aveva fatto sempre, sia quando da piccola stava imparando a camminare o la prima volta sulla bici, lui c'era sempre, pure ora che stava diventando una moglie e donna a tutti gli effetti.

Bruce l'aiutò a salire in auto tenendole l'imponente velo poi prese posto vicino a lei ed ordinò al conducente di partire. L'auto partì, suonando a destra e a manca l'arrivo della sposa.

<<Non essere ansiosa Grace. Jared è già in chiesa. Andrà tutto bene.>> la rassicurò Bruce.

<<Lo so, è normale essere nervosi. Ho paura di inciampare o di pronunciare male la promessa.>>

<<Dai su, al massimo il prete si farà una bella risata!>> ridacchiò Bruce.

Grace fece una risata isterica e non notò di essere giunta davanti alla chiesa, che si trovava abbastanza vicina, infondo Rosewood era una città minuscola.

<<Forza è ora di andare Grace!>>
Bruce l'aiutò a scendere stavolta e lei rimase incantata davanti alla facciata della chiesa. Era maestosa come sempre, di un bianco puro come era intima nel suo interno, il rosone centrale sembrava brillare al contatto dei caldi raggi del sole. Il campanile era imponente e ora che lei stava lì sotto, le sembrava più grande del solito. Le campane suonavano a festa e lei le poteva scorgere andare avanti e indietro dalle finestre ad archetto.
Si lisciò per l'ennesima volta la gonna, poi strinse il bouquet e prese sotto braccio il padre con forza.

<<Pronta papà, andiamo a sposarci!>>, si avviò decisa verso l'ingresso.

Grace fece capolino, la marcia nuziale partì e iniziò la sua passeggiata verso Jared.

In mezzo a tanta folla lo scorgeva a malapena, tutti erano voltati dalla sua parte e lei riservava a loro un sorriso radioso come se si trovasse ad un red carpet. Arrossì a questo pensiero, perché non sapeva da dove le era venuto e cercava di essere meno tesa e imbarazzata.

A metà percorso riuscì a vedere il suo sposo che con la mano si stava asciugando una lacrima e lei non riuscì a trattenersi, fregandosene del trucco si lasciò andare completamente all'emozione.

Bruce la lasciò sull'altare, facendo cenno al prete di iniziare mentre gli invitati si sedettero in attesa di cominciare.

<<Sei bellissima!>> sussurrò piano Jared.

<<Grazie, anche tu lo sei Jared.>>

Jared era un uomo diverso con il suo completo da sposo, giacca e pantaloni neri, come da galateo, camicia bianca sotto e cravatta nera, mentre di solito era sempre semplice risultava ancora più affascinante. La cerimonia iniziò e dopo vari minuti interminabili arrivarono le promesse con lo scambio delle fedi.

<<Grace, mia sposa. Non sono mai stato bravo con le parole e ti dirò che questo discorso l'ho scritto mille volte.
Ti prometto che mi impegnerò a essere un marito perfetto, in salute e in malattia, finché morte non ci separi ma io mi permetto di dire che pure quella non ci separerà mai! Ti amo!>> Jared infilò la fede nell'anulare sinistro di Grace.

<<Jared Barnes, io ti prendo come mio legittimo sposo. Voglio essere e darti tutto ciò che desideri. Voglio farti felice ogni giorno sempre di più di quello precedente. Voglio darti il meglio di me, in salute e in malattia. Voglio vivere molti anni felici con te e con la famiglia che lo creeremo. Te lo prometto amore mio, ti amo!>> Grace fece lo stesso gesto e il prete li dichiarò finalmente marito e moglie.

Grace e Jared uscirono dalla chiesa mano nella mano, baciandosi davanti a tutti mentre gli invitati lanciarono addosso a loro manciate di riso. Ce n'era così tanto che gli sposi l'avevano dentro i vestiti e alcuni chicchi incastrati tra i capelli ed era divertente toglierlo al proprio consorte.

Dopo varie foto con parenti e amici andarono a festeggiare al ristorante tra buon cibo, brindisi, taglio della torta e balli.

A notte fonda rientrarono nella loro casetta, sfiniti ma Jared prese ugualmente Grace in braccio come da tradizione, varcando la soglia.

<<Sto ancora morendo dalle risate. Spero davvero che qualcuno abbia ripreso zia Katie gettarsi sul bouquet.>> rise Jared.

<<Sei sicuro che entro l'anno si sposerà?>>

<<Zia Katie ha sessantacinque anni, ormai non troverà più marito ma la scena è stata troppo forte.>>

<<Davvero temevo per le altre invitate, insomma era agguerrita...già la vedevo caricare un gancio destro!>> replicò Grace.

Jared aiutò Grace ad uscire dal vaporoso abito, facendola rimanere con un completino in pizzo bianco. Reggiseno e tanga molto sexy e reggicalze, come mai lui l'aveva vista e gli effetti si facevano notare.

<<Wow, non me lo sarei aspettato!>> rispose Jared mordendosi il labbro inferiore.

Grace lo baciò con passione e lo adagiò sul letto matrimoniale, premendo il suo corpo contro il suo.

<<Non è ancora finita.>>,sussurrò lei al suo orecchio, <<ora possiamo impegnarci per avere un piccolo o piccola Barnes.>> mormorò con voce carica di seduzione.

Jared annuì emozionato perché quello era il suo più grande desiderio, avere un figlio.

<<Solo tu puoi realizzare il mio sogno, signora Barnes.>>

<<Ti amo!>> dichiarò Grace facendo fondere i loro corpi in uno solo...

Non sei più solaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora