* Mi scuso tantissimo perchè come al solito sono in ritardo ma vi giuro che non sto trovando assolutamente tempo. Vi prego di perdonarmi. Oggi sarò brevissima e vi auguro soltanto una buona lettura. Grazie per il modo in cui vi interessate alla storia, a presto!*
- Per quanto tempo resterai qui? - mi chiese Liam dopo una buona mezz'ora passata a parlare.
- Non lo so. Harry ha detto per un po' -
Il ragazzo alzò un sopracciglio e mi fissò divertito - Harry? -
Arrossii subito e abbassai lo sguardo, fissandomi le mani - Intendevo la guardia Styles -
- Si si, avevo capito - aggiunse Liam, non smettendo di sorridere in quel modo inquietante.
- Lee, lascialo stare, finirai per mettergli pressione così - s'intromise Zayn, sdraiato sul suo letto.
- Hai ragione, scusa - ridacchiò l'amico.
- Siete strani voi due... - dissi e subito vidi Liam sbiancare e fissarmi in modo terrorizzato - In che senso?- aggiunse.
Mi terrorizzai anche io e subito tentai di prendere in mano lasituazione - N-non in senso brutto... d-dico... s-siete amici da tanto?-
Liam sospirò, lasciando andare la tensione.
- Siamo qui da un anno e ce ne resta un altro da scontare -
- C-cos'avete fatto? -
- Non sono cazzi tuoi, Tomlinson - disse duramente Zayn. Mi zittii eannuii, fissando la parete. Sentii quei familiari tre colpi alla portache subito dopo fu spalancata. Harry se ne stava lì, mentre dueuomini inserirono un altro lettino nella cella, quest'ultima fortuntamenteabbastanza grande da contenere un lettino e un letto a castello nelquale dormivano sopra Zayn e sotto Liam.
- Tutto okay? - mi chiese Styles, notando probabilmente il mio disagio. Annuii e allontanai lo sguardo dal suo.
- Harry! - sentii urlare, così mi voltai di nuovo verso laporta. Notai la guardia sospirare e irrigidirsi poi -Dimmi -esalò.
- Ho ancora bisogno di te. L'anticipo di prima non mi è bastatoe ti manca ancora un po' per sdebitare il favore che ti ho fatto -
La guardia mi fissò e io restai immobile. Di chefavore parlavano? Non potei dire nulla perchè vidi Harryscomparire via, ancora zoppicando, con Mike che gli tiravadolorosamente un braccio. Poi la porta venne chiusa.
Mi sdraiai sul mio lettino e mi girai verso la parete.
- Chiedi scusa - sentii Liam borbottare. Zayn sbuffò. Io chiusi gli occhi e cercai di dormire. Ero stremato.
- Zayn! -
- Okay okay... Senti Louis, mi dispiace. Non avrei dovuto rispondertiin quel modo... è una faccenda delicata e non volevo che se neparlasse in giro... -
- Non fa nulla Zayn, tranquillo -poi non sentii più nulla così decisi di addormentarmi.
L'indomani mattina fummo svegliati tutti da un colpo alla porta. Miaspettai al solito di vedere Styles, anche se i colpi alla porta nonerano tre, ma vidi solo Niall che ci sorrideva energicamente.
- Dai ragazzi, vi porto a fare colazione. Louis, come ti trovi qui?Quel cazzone di Zayn ha già fatto danni? - disse scherzosamente.
- Sta' zitto biondo. Ci manchi solo tu in questa cella! - Zayn gli sibuttò addosso, fregandogli il cappello e indossandolo.
- Sei un idiota - si riprese il suo cappello e si ricompose.
- Andiamo forza. Avete il tempo necessario per andare in bagno, poi vi tiro fuori a calci in culo -
- Ti piacerebbe - aggiunse Liam, ridendo.
Da loro era sempre così? Mi sarei abituato con piacere...
- Andiamo Louis! Ancora sei lì? Forza! - Niall mi tirò fuori dalle coperte e poi ci dirigemmo ai bagni.
- Quanto tempo ho? - chiesi e Niall mi fissò stranito. - Ventiminuti, al solito... - decisi che era meglio restare in silenzio e nondire che Harry mi dava a stento 5 minuti. Feci la doccia e notai Zaynguardare il corpo nudo di Liam e poi dargli un leggero schiaffo ad unanatica, ridendo l'attimo dopo insieme all'amico. Che avessero unarelazione quei due?
Uscito dalla doccia, andai verso Niall, approfittando del fatto che non ci fossero ancora Zayn e Liam.
- Ehi Niall, posso dirti una cosa? -
Il biondino annuì, facendomi segno di proseguire.
- La guardia Styles dov'è? -
Niall sbiancò un po' e fece un finto colpo di tosse.
- Emh... è in infermeria... diciamo che non sta molto bene - sgranai gli occhi.
- E' successo qualcosa? -
La guardia di fronte a me sbuffò e si guardò intorno... -Senti non dovrei dirti nulla ma mi stai simpatico, Louis. Diciamo chegira voce che Harry abbia chiesto un favore a Mike e che quest'ultimonon l'abbia presa bene... si è tenuto Harry tutta la notte estamattina Lauren mi ha chiamato dicendo che si trovava da lei -
- Ho bisogno di andare lì... - aggiunsi timoroso. Niallsgranò gli occhi. - Louis... ma che dici... tu che t'interessidi... Harry... ti piace? - quasi urlò. Sgranai gli occhi ancoradi più e sentii il cuore battere - Pensavo lo sapessero tutti...è che... ieri è sembrato preoccupato... e io... volevoricambiare? Ti prego non giudicarmi, Niall. Sei l'unica personaamichevole che conosca qui che non mi ha fatto del male... ho bisognodel tuo aiuto -
Il biondo sospirò -Facciamo così. Dopo aver fattocolazione fingi di stare male. Ti porterò da Lauren e tufingerai di stare male per la botta alla testa. Non farti dare farmaciperò, ti prego -
- D'accordo, grazie! - mi venne spontaneo sporgermi e abbracciarlo. Luiricambiò subito affettuosamente, quasi grato per essermilasciato andare.
Feci proprio come mi aveva suggerito la guardia. Finsi di avere ungiramento di testa e Liam chiamò subito Niall, attirandol'attenzione di un po' di detenuti.
- Lo porto in infermeria. Non voglio che sia per la botta di ieri -
- Facci sapere come sta, poi - aggiunse Liam, preoccupato. Midispiaceva che si fosse preoccupato per una cosa che non era vera, maavevo bisogno di sapere come stesse Harry. Non importava quanto male mifacesse, bastava poi un piccolo gesto per risolvere tutto.
- Niall, Louis... che ci fate qui? - sbottò Lauren, con la capigliatura tutta scompigliata.
- Louis ha avuto un giramento di testa poco fa. Ho pensato potesse essere pericoloso -
- Oh ma certo! Entra pure tesoro, stenditi sul lettino - mi guardaisubito attorno, notando la figura della guardia su uno dei lettinidell'infermeria. Sgranai gli occhi. Sembrava che stesse davvero male.Era pallidissimo, tremava visibilmente e si poteva notare un rossore suuna delle due guance, come se fosse stato colpito.
-Allora, ti gira ancora la testa? - mi chiese la dottoressa, prendendo una lucetta e puntandomela agli occhi.
- Poco. Sta calmando. E' stato solo un momento. Credo sia ancheperchè non ho mangiato nulla. Non mangio bene da giorni,veramente -
- Scherzi? Ti strozzerei con le mie stesse mani... vado subito aprenderti altro da mangiare e non lascerai la stanza fino a quando nonstarai bene al cento per cento - la vidi subito scomparire e sorrisi aNiall che mi fece un occhiolino dalla porta. Poi se la chiuse allespalle e io mi avvicinai al lettino di Harry. Gli passai una mano sulviso. Era bollente, aveva sicuramente la febbre alta. Forse era perquel motivo che tremava. Non so per quanto tempo restai lì aguardare quel viso angelico, ma una voce mi fece tremare le ossa.
- Mi sa che questo giramento è stato causato da un certo Harry Styles, eh? Non stai davvero male, vero Louis? -
Guardai Lauren, abbassando lo sguardo - Mi dispiace Lauren... ma... ero preoccupato... -
La dottoressa sorrise e annuì. - E' un bene che io l'abbiasaputo, sai? Avrei potuto darti qualche farmaco. Bastava che mi dicessiper quale motivo volevi rimanere e ti avrei aiutato. Farò inmodo di farti rimanere qui fino a quando lo vorrai, okay? Inoltre qui so che sei al sicuro -
- Grazie... - biasciai imbarazzato.
Lauren sorrise e poi guardò Harry, perdendo subito il sorriso -E' da un'ora che ha perso i sensi e non si è ancora ripreso bene. Hala febbre alta. Mike questa volta ha esagerato molto. Me lo ha portatoqui che quasi non respirava più - mormorò sconfitta.
- Perchè? Perchè questa volta gli ha fatto così male? -
- Non lo sai? Mike lo ha punito per il favore che gli ha chiesto. Mi hadetto che Harry non chiede mai favori del genere e che andava punitopesantemente per riportarlo in riga -
- Che favore gli ha chiesto? - dissi scioccato.
Lauren mi fissò per qualche secondo, poi aggiunse - Di spostartinella cella 310 così che non ti potesse capitare nulla di male.Voleva... proteggerti Louis. Proteggerti da te stesso -
E fu proprio in quell'istante che feci guizzare lo sguardo su Harry e sentii il cuore riempirsi di uno strano calore.
Lo aveva fatto per proteggermi... per proteggere... me.
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La cella zero. L.S.
FanfictionLa cella zero è un luogo di tortura, presente in alcune prigioni. Si narra, di guardie penitenziari che picchiavano, stupravano o torturavano alcuni detenuti. Da queste vicende, accadute realmente in alcuni carceri, parte questa storia. La guardia H...