Sono Madison Jackson, ho diciotto anni e vivo a San Diego in California.
Non c'è molto da dire su di me.
Ho una vita abbastanza tranquilla, anche se non si può dire lo stesso del mio passato...
Ho una sorella di quindici anni e un fratello maggiore di diciannove anni. Sono qui, a fare le valige nella mia stanza.
Con il lavoro di mia madre fa veramente fatica ad arrivare a fine mese senza qualche difficoltà, beh... diciamo che mantenere tre figli con novecento dollari al mese non è proprio il massimo.
Io, Kelly e Taylor non pretendiamo che nostra madre spenda molto per noi e per questo lei ci è grata.
Per ciò, ho deciso di accettare il lavoro offerto dalla mia migliore amica e vivere per conto mio così da farle spendere di meno.Appena finisco di mettere tutte le mie cose nelle valigie sospiro e osservo un'ultima volta la mia stanza. Mi mancherà ma in fondo sarò sempre in Florida e verrò a trovare mia madre e i miei adorati fratelli.
Mentre scendo le scale mia madre ricomincia con le solite rassicurazioni, io annuendo, continuo a far finta di ascoltarla.Ora che le valige sono sistemate nel bagagliaio mi metto al posto del passeggero davanti.
Il tragitto in macchina è durato circa un'ora e cominciavo a non poterne più. Quando finalmente sono davanti al grattacielo dove comincerò una nuova vita con... il mio coinquilino, saluto mia madre che per tutta la strada non ha fatto altro che piangere e istruirmi su come dovrò cucinare, tenere in ordine la stanza e non litigare con la mia presunta "coincuilina".
Le voglio bene, ma odio queste scene melodrammatiche da madre disperata, non parto in guerra in Afghanistan.
In fondo sono solo ad un'ora di distanza da lei, non dall'altra parte del mondo."Sei ancora in tempo per ripensarci. Se la tua coinquilina ti darà problemi, vieni..."
Comincia ma la interrompo.
"No mamma sta tranquilla, ti chiamo. Ti voglio bene."Taglio corto.
"Anche io tesoro, chiamami appena puoi."
Conclude.
Le poso un bacio sulla guancia per poi sciogliere l'abbraccio che ci legava. Osservo ancora per un'attimo il dolce viso di mia madre e i suoi occhi dolci... in fondo mi mancherà.
E' ovvio che non ho detto a mia madre che la coinquilina in realtà è il coinquilino, si sarebbe rifiutata di lasciarmi vivere con un maschio, me lo tengo per me, ancora per qualche giorno.
Esco dall'auto e prendo le mie valige. Una mi è possibile metterla in spalla, e le altre due le prendo in mano e mi dirigo verso l'entrata.Salgo nell'ascensore posando le due valigie a terra.
Non sapendo a che piano sia l'appartamento mando un messaggio a quello che sarà il mio coinquilino, sperando che risponda più in fretta possibile.Non mi ha detto il suo nome quindi l'ho salvato: Coinquilino.
A coinquilino:
*Ehi, sono in ascensore. A che piano devo salire?*
Da coinquilino:
*Al ventunesimo piano*
Digito il numero sui tasti dell'ascensore e salgo.
Mi ritrovo a cercare la porta del mio coinquilino che ha detto di aspettarmi sulla soglia.
Non la trovo perciò mi trovo obbligata a bussare a tutte le 11 porte, guadagnandomi grandi figure di merda ogni volta che mi viene sbattuta in faccia la porta.
E pensare che ci dovrò vivere qui...
Un ragazzo che ha aperto la porta mi ha riso in faccia insieme ai suoi amici ma io non ci ho fatto caso.
A coinquilino:
*Molto simpatico il tuo piano di farmi fare figure di merda. Ora però dimmi a che piano devo venire. Sono andata al ventunesimo come mi hai detto tu ma il risultato è stato quello di rovinarmi la reputazione.*
Da coinquilino: *Oh! ti ho detto ventunesimo? Volevo dire ventiduesimo. *
Avverto l'ansia dentro di me, dal messaggio noto già che è uno stronzo.
Finalmente mi ritrovo al piano giusto, davanti ad una fila di porte e noto che una è socchiusa, sarà quella giusta.
Entro e vedo un ragazzo -che presumo sia quello con qui dovrò vivere- che sta pomiciando una tipa sul divano.
"Ehm! Ehm!"
Fingo un colpo di tosse per farmi notare.
"Oh scusaci..." dice la ragazza alzandosi e mettendosi in piedi venendomi in contro e porgendomi la mano che stringo seria.
"Io sono Trish piacere."Ha i capelli neri e lunghi fino al fondo schiena, occhi scuri pesantemente truccati, così come il resto del suo viso.
"Madison, ma chiamami pure Madi." dico presentandomi
"Immagino tu sia la nuova coinquilina di Brendan." Annuisco. Poso lo sguardo sul ragazzo che non si è nemmeno preso il disturbo di alzarsi dal divano e conoscere la persona con cui vivrà, cominciamo bene...
Pretendi troppo cara Madison...
Ignoro la mia coscienza e poso nuovamente lo sguardo su Trish.
"Be io ora devo andare, è stato un piacere conoscerti. Ci si vede in giro."
Io ricambio il sorriso salutandola.
Mi giro verso Brendan lo osservo.
"Beh... Io sono Madison, piacere."
Cerco presentarmi avvicinandomi al divano."Si, brava, molto interessante. La tua stanza è di la." Indica una porta bianca. "Mi è capitato il ragazzo più simpatico della terra come coinquilino! Ciclo maschile? Ne abbiamo."
Ironizzo, prendo le mie valigie ed entro nella stanza indicata da quello sbruffone, senza rivolgergli nemmeno uno sguardo.
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My Personal Drug| L'inizio Di Un Amore Tossico
FanfictionLe sue braccia possenti circondano saldamente la mia vita, così forte che mi manca il respiro, ma non mi importa, quel abbraccio ha fatto si che almeno una scaglia del mio cuore si aggiustasse. "Nessuno ti farà più del male, promesso." sussurra ne...