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Lancio le chiavi sul divano e ignoro i due. Faccio finta di nulla e vado in camera mia, cominciqndo a decorare un po' la stanza.

Sposto il letto in modo da non macchiarlo insieme ai due comodini e al armadio che pesa un sacco e comincio a dipingere le due pareti di grigio. Quando finalmente finisco, sono soddisfatta del risultato.

Appena la vernice è asciutta, metto i mobili al loro posto e comincio ad agganciare delle foto sulle lucine che ho cercato di sistemare in modo lineare sul muro.

Sono stanchissima, in più oggi non ho mangiato nulla, quindi tolgo i guanti che ho usato fin'ora e mi dirigo verso la porta. Quando arrivo in cucina, mi maledico mentalmente per aver avuto questa pessima idea, più tosto me ne stavo a stomaco vuoto.

I ragazzi che ieri mi hanno riso in faccia, sono tutti ubriachi e mi fissano come se avessero visto un procione in calore, mentre Brendan continua a pomiciare con quella e non sembra essersi accorto di me.

"Beh? Cosa avete da guardare? Volete una foto? Dura di più." dico alzando leggermente la voce. Mi giro e li sento ridacchiare.

Preparo dell'insalata, mi giro e vedo che quei sfacciati mi fissano ancora. "Beh... piacere io sono Madison... potete anche parlare! O non avete ancora imparato?" mi giro ed entro in camera mia senza dire una parola.

Mi stendo sul letto a pancia in giù con le gambe penzolanti mentre ascolto la musica e divoro in silenzio l'insalata che ho preparato.

Sento due colpi sulla mia porta e incito ad entrare: "Entra!"
La porta si apre e subito dopo sbuca un ragazzo abbastanza alto. Sembra non essere ubriaco il che mi sorprendere.

"Piacere sono Nash" Sorride. Ha gli occhi azzurri, non azzurri come gli altri ma come l'oceano e giuro che mi ci perdo dentro. Sono stupendi. "Madison." Sorrido e gli stringo la mano. "Ehm... io l'altro giorno penso di essere stato un po' scortese, sai... quando cercavi il tuo appartamento."

Alla pronuncia di quelle parole, sento le guance ardere, e immagino il mio viso completamente rosso al pensiero di quella scena imbarazzante.

"Tranquillo, davvero ho già dimenticato quella scena." Sorrido e mi siedo sul letto. Gli faccio cenno con la mano e Nash si siede accanto a me. "Come mai tu non sei ubriaco?" Sorrido "Diciamo che non mi piace bere."

Okey penso che tra questo branco di scimmie, Nash sia il più tranquillo nonostante io non conosca gli altri.

"Beh? Com'è vivere con Brendan?" Questa domanda era da evitare.
"Non so... sembra avercela con me, è strafottente e mi tratta di merda. Ha degli sbalzi d'umore assurdi, qui a casa mi fissava dalla soglia mentre riordinavo la stanza, poi al centro commerciale fa il simpaticone e ride..." Perché sto riempiendo questo ragazzo con i miei pensieri?

"Sì, Brendan è fatto così. È uno stronzo e fai attenzione a lui." Mi sto domandando cosa potrebbe esserci di così pericoloso in lui oltre alla sua strafottenza. "Oh?" Suona più come una domanda che un'affermazione. "Non è pericoloso... sta tranquilla. Dico solo che è il classico tipo che ha dietro tutte ma che non tiene a nessuna di loro, non voglio che tu stia male per lui, non voglio che nessuno ci stia male. E' un coglione. Ma gli voglio bene."

Perché si preoccupa così tanto per me? Non mi conosce nemmeno. Comunque trovo che sia un gesto carino mettermi in guardia.

"Tranquillo, non sarò di certo io ad innamorarmi di quello là. Cioè, non è proprio il mio tipo. Ho capito che è un bad boy." Sorrido e lui ricambia.

"Ti lascio il mio numero in caso avessi bisogno di qualcosa, o semplicemente di uscire."
Trovo già simpatia verso questo ragazzo e penso che saremo in ottimi rapporti.

"Certo grazie." gli passo il mio telefono è lui mi passa il suo. Gli scrivo il mio numero è lo salvo: Mady♡
Bussano alla porta e prima che io possa dare il permesso, Brendan entra dalla porta barcollando. Mi viene incontro ignorando Nash e si ferma esattamente davanti a me...

My Personal Drug| L'inizio Di Un Amore Tossico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora