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POV' BRENDAN

Mi sveglio con Madison tra le braccia, è una strana sensazione averla tra le braccia, so che è sbagliato ma questa ragazza ha bisogno di qualcuno.

Forse oggi sarà meglio che vada con lei da sua madre... o forse no... ma forse... no. Ne parlerò con lei appena si sveglia.

Guardo l'orologio che segna le 14.35 non credevo di aver dormito così tanto.

Mi alzo e vado in bagno a lavarmi il viso.
Decido di togliere la maglietta dato che è sudata e resto quindi in bermuda e a torso nudo.

Torno in stanza da letto e mi fermo sulla soglia della porta a fissare quella ragazza che, fino a ieri io ritenevo una bimba viziata che ha una vita perfetta.

Sinceramente non mi è mai dispiaciuto vedere stare male una persona, non sono il tipo che si addolcisce per cose di questo tipo. Questa volta è diverso, non so perché ma non vederla sorridere mi angoscia.

Perché mi mi fa questo effetto?
Perché riesce ad influire su di me anche senza volerlo?

Troppe domande, zero risposte.

È accoccolata al cuscino proprio come era accoccolata a me qualche minuto fa... ha quell'area da ragazza indifesa e questo provoca uno stupido sorriso sulle mie labbra, cosa che non ho mai fatto per una ragazza.

Decido di preparare qualcosa dato che è già ora di pranzo, non ci so fare molto con i fornelli ma proverò comunque a cucinare, pregando che la cucina non vada a fuoco.

Cerco di preparare della pasta alla carbonara, devo dire che è ha un aspetto molto invitante, onestamente mi aspettavo che qualcosa scoppiasse.

Prendo due piatti e delle forchette, sistemo il tutto sul tavolo e solo ora mi accorgo che lei è sulla soglia della porta della stanza.

Addosso non ha altro che una maglietta lunga, anche quella nera, e le mutande.

Deve nascondere quelle gambe prima che io le salti addosso.

Il suo sorriso però supera le sue gambe sexy, il sorriso che ha stampato in questo momento in faccia è un porno.

Ci sediamo e cominciamo a mangiare.

"Oggi... andrei da mia madre a vedere come sta... di sicuro sarà distrutta."

Non trovo il coraggio di chiederglielo... non so se è appropriato, non sa nemmeno chi sono e questa ragazza mi conosce solamente da qualche giorno...

Onestamente penso che la velocità con cui tutto ciò che è successo l'abbia devastata, ecco perché ha accettato la mia presenza. Non penso si fidi molto di me ma in fondo ha dormito con me, non ho dovuto costringerla, anche se non lo avrei fatto.

Prendo coraggio.

"Vuoi... vuoi che venga con te? Insomma, se vuoi resto fuori ma..."

Balbetto.

"No, non sa che la mia coinquilina in realtà è uno stronzo bipolare. Me la caverò, grazie comunque."

Cosa?
Non può chiamarmi stronzo, non ora.
Non sono mai stato così gentile con nessuno in vita mia, non ho mai cercato di capire nessuno.

So che era ironica ma me la pagherà comunque la pidocchietta.

Ignoro la sua informazione sul fatto che sua madre non sappia nulla su di me e

"Aspetta che torni da casa di tua madre e ti faccio vedere il vero Brendan stronzo e bipolare."

Il mio tono suona più arrogante di quanto volevo.

My Personal Drug| L'inizio Di Un Amore Tossico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora