Il Basso Medioevo - Francia e Italia

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Thomas de Carneillon (P.S. 1276 - 1323) Assassino Leggendario

Thomas de Carneillon è stato un banchiere della Repubblica di Metz ed il Mentore del ramo francese dell'Ordine degli Assassini durante il regno di Filippo IV di Francia

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Thomas de Carneillon è stato un banchiere della Repubblica di Metz ed il Mentore del ramo francese dell'Ordine degli Assassini durante il regno di Filippo IV di Francia. Entró nella Confraternita sotto il comando del Mentore Guillaume de Nogaret, che al suo tempo era riuscito a convincere il pontefice Clemente V e re Filippo IV dell'eretismo dei Templari. Questi dunque li braccarono e sterminarono in tutta la Francia. Solo de Carneillon non condivideva l'entusiasmo dei suoi confratelli, nella convinzione che la distruzione dell'immagine pubblica dei loro nemici li avrebbe costretti ad attuare stilemi più clandestini e feroci. 

Nonostante ciò venne scelto nel 1307 per guidare l'assedio di Parigi e la cattura del Gran Maestro Jacques de Molay. Pertanto fornì al re francese un contingente di Assassini travestiti da soldati fiamminghi con i quali espugnare la roccaforte.

La sua reale missione prevedeva però il furto di una Spada dell'Eden (o meglio conosciuta come Excalibur) e del Codex Pater Intellectus, entrambi in possesso dei Templari. Sebbene in primo momento ci fosse riuscito, venne fermato da un cavaliere nemico che li rinchiuse nella cripta che i Templari tenevano in città; Thomas riuscì ad ucciderlo alle sue porte, che tuttavia non riuscì ad aprire. 

Nonostante tutto, la missione si rivelò un successo e nel 1314 de Molay era stato messo al rogo. L'anno prima Thomas era stato scelto da Nogaret come suo successore al rango di Mentore. Passò il decennio successivo a debellare i residui di influenza Templare in tutta l'Europa. Morì per cause naturali nel 1323, ritenuto già in vita una leggenda vivente dell' Ordine.


Dante Alighieri (P.S. 1265 - 1321)

Il suo nome è legato al suo più famoso poema, la Divina Commedia, su cui lavorò dal 1307 fino alla sua morte

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Il suo nome è legato al suo più famoso poema, la Divina Commedia, su cui lavorò dal 1307 fino alla sua morte. Dante fu anche il mentore di Domenico Auditore, capostipite della famiglia omonima, ed amico di Marco Polo, il quale gli affidò il Codice di Altaïr Ibn-La'Ahad, dopo averlo recuperato alla corte di Kublai Khan. Nel 1321, mentre Domenico era in viaggio per Barcellona, alcuni templari tra le file dei Guelfi Neri , raggiunsero Dante a Ravenna e lo uccisero. Tuttavia, non riuscirono a recuperare il Codice, che il sommo poeta aveva preventivamente inviato in Spagna, dove fu recuperato da Domenico.


Domenico Auditore (P.S. 1296 - ???)

Domenico fù un Assassino addestrato dal Mentore Dante Alighieri

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Domenico fù un Assassino addestrato dal Mentore Dante Alighieri . Egli mise fine a molte vite di templari durante i suoi viaggi in oriente con l'amico Marco Polo (figlio di Niccolò). Ottenuto il Codice di Altair dal Mentore prima della sua morte, pensò bene di disfarsene e di nasconderlo in un posto sicuro, così con l'aiuto di Marco, si assicurò che fosse conservato in una cipta segreta a Mysiaf, seguendo alcuni consigli lasciati da Niccolò e Altair in persona.

Successivamente Domenico costruì la Villa Auditore nel borgo di Monteriggioni, dove addestrò il figlio Renato per diventare un Assassino, proprio come lui. Divenne inoltre uno stretto amico di Thomas de Carneillon, il Mentore del ramo francese della Confraternita. Prima della sua morte Domenico fece costruire la Cripta Auditore, dove venne sepolto, all'interno della città fortezza di Monteriggioni, lasciando le sue memorie incise su targhe di pietra delle pareti.

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