3. ℒa ami?

225 13 0
                                    

ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.















Il mattino dopo Sehun si svegliò prima dei suoi standard. Era imperdonabile per lui essere già in piedi alle 8 del mattino senza che nessuno (Suho) gli urlasse dietro di alzarsi munito di secchi pieni d'acqua. Abbandonò il tempore delle coperte e si guardò allo specchio: aveva delle profonde occhiaie e i capelli aggrovigliati in talmente tanti nodi che si chiese come avrebbe dovuto scioglierli evitando di rimanere senza cuoio capelluto. Quella notte non aveva chiuso occhio, aveva dormito si e no due ore,
Ripensava alla sua conversazione con Luhan, se tale si poteva definire, Non aveva risposto a nessuna delle sue domande e adesso si ritrovava punto e a capo e sinceramente non gli andava proprio di passare per quello insistente e logorroico. Così decise che, semmai avesse scoperto le ragioni del comportamento di Luhan, sarebbe stato lui stesso a dirglielo, non avrebbe indagato ancora. Era una decisione difficile e ne era consapevole, però una cosa doveva saperla: perché stava con Yang Mei.
Ci pensava da quando gli aveva visti, non riusciva a togliersi l'immagine di loro due insieme dalla testa.
Si diede una sistemata per come meglio poteva e uscì in corridoio dove vide Luhan uscire dalla sua stanza.
Chinò il capo imbarazzato.
Non sapeva se chiedergli scusa per quello che era successo il giorno prima o sfrecciare avanti e salutarlo come se nulla fosse accaduto. Optò per la prima, si sentiva davvero in colpa per essersi comportato in quel modo. Appena alzò lo sguardo un Luhan sorridente copriva la sua visuale e fece un balzo all'indietro per lo spavento.
- Buongiorno Sehunnie! Dormito bene? -. Chiese Luhan, Sehun rimase un attimino interdetto, ma poi rispose.
- No... ecco si, no ecco perché... non ho dormito bene dopo quello che è successo ieri e volevo chiederti scu... -. Il maggiore gli tappò la bocca con l'indice scuotendo la testa.
- Non devi scusati di niente, anzi sono io a doverlo fare. Ti devo delle spiegazioni su un bel po' di cose. Ma prima che ne dici di andare a fare colazione? -.
Sorpreso quanto sconcertato da ciò che gli aveva detto Luhan, Sehun lo seguì in cucina al piano di sotto dove i suoi genitori lo accolsero allegramente riempiendogli il piatto con ogni genere di leccornia. Poi qualcuno sbucò dal nulla con una frase urlata in cinese che gli spaccò i timpani e capì che si trattava di Yang Mei.

Ma non ha una casa questa ?

Si sforzò di sorriderle e accennò un saluto col capo. Aveva in mano una busta con dei cornetti e del cappuccino, cioccolata e biscotti presi sicuramente alla prima caffetteria vicina.
- Oggi ho preso un po' di roba in più, non conoscendo i gusti di Sehun-ah non ho voluto rischiare! -. Disse lei aggiungendo quello che aveva comprato a ciò che già era sul tavolo. Sehun non ricordava l'ultima volta in cui avesse visto tanto cibo e la cosa lo spaventò.
La sua dieta gli vietava di ingerire dolci o carboidrati più di una volta a settimana ma tutto quel ben di dio gli fece venir voglia di fregarsene bellamente. Mangiò persino ciò che aveva portato Yang Mei e con suo grande disappunto gli piacque pure. Si sentiva esplodere già di prima mattina, chiedendosi come avrebbe dovuto alzarsi da quella sedia senza vomitare.
- Come stanno i ragazzi? -. Chiese Luhan sedendosi accanto a lui.
- Bene. Stanno bene -. Nessuno dei due sapeva più cosa dire, così Sehun sfruttò l'occasione per riprendere il discorso.
- Allora, ehm... hai detto di dovermi delle spiegazioni -. Diede due colpi di tosse per enfatizzare la cosa, non si sopportava più nemmeno lui.
- Si, ma non ora e non qui. Quando saremo soli ne parleremo -.
- E quando, uh? Non sei mai solo, lei è sempre con te -. Luhan si morse le labbra constatando la veridicità delle parole di Sehun. Yang Mei era la sua ombra e gli andava bene così, non gli dispiaceva averla intorno.
- Stanotte vieni in camera mia -. Disse ad un certo punto. Sehun sgranò gli occhi guardandosi intorno come se potessero sentirli nonostante stessero praticamente sussurrando.
- Cosa? I-in camera tua? -.
- Si. Non mancare -.
- Ehi cos'avete da bisbigliare voi due? -. Yang Mei fece la sua comparsa con le braccia incrociate davanti a loro.
- Rendetevi presentabili perché tra poco usciamo. Sehunnie ti portiamo a visitare la città -. Luhan era sorpreso quanto lui, e quell'uscita a tre non lo entusiasmava per niente. Aveva già intuito che Yang Mei non andava particolarmente a genio a Sehun però chissà, magari conoscendola meglio sarebbe piaciuta anche a lui.

                                         
Uscirono con l'auto di lei, Sehun si accomodò nel sedile posteriore. Yang Mei cominciò a parlare a raffica senza che lui le prestasse attenzione, era troppo concentrato a pensare a quanto facesse schifo la sua vita. Come aveva potuto accettare di uscire insieme a quei due?
- Sehun-ah, mi stai ascoltando? -. La voce della ragazza riecheggiò nell'abitacolo della macchina.
- Eh? Scusami ma ho la testa altrove -.
- Capisco... dicevo, mi hanno detto all'ultimo minuto che oggi ho il turno pomeridiano alla casa editrice quindi il nostro Tour durerà solo mezza giornata. Spero non sia un problema, ti prometto che quando sarò libera passeremo tutto il giorno in giro per la città, mi piacerebbe conoscerti meglio -.
Sehun non vedeva il suo viso, ma poteva benissimo capire che stesse sorridendo. Sembrava sincera anzi, lo era sicuramente. Da quando era un idol aveva imparato a distinguere le persone vere da quelle false, anche a proprie spese e poteva giurare che Yang Mei non stava fingendo con lui.
Non se lo spiegava, ma per quanto volesse odiare quella ragazza, per quanto volesse trovare dei difetti in lei non ci riusciva, una vocina nel suo subconscio gli diceva che era una bella persona, dolce, simpatica, premurosa, gentile.
Non poteva pensar male di lei.
- Lavori in una casa editrice? - chiese improvvisamente curioso.
- Si, sono una giornalista. Mi occupo di cronaca, è quello che voglio fare sin da quando era bambina. Lulu ti ricordi quando giocavamo in camera mia da piccoli? Tu eri il cantante famoso e io quella che ti intervistava -. Proferì Yang Mei ridacchiando, Luhan sorrise senza staccare gli occhi dalla strada.
- Come dimenticarlo. Mi sgridavi sempre perché non rispondevo alle domande come volevi tu -.
Cominciarono a parlottare della loro infanzia ridendo a battute che solo loro capivano, raccontando episodi a cui Sehun non prestò attenzione. Sbuffò e tornò a guardare fuori dal finestrino. Dunque Luhan e Yang Mei si conoscevano da quando erano bambini, questo non era certo un punto a suo favore.
Il loro Tour fu una breve visita ad alcuni dei centri culturali più importanti dove i due ragazzi stavano quasi per addormentarsi, quindi Yang Mei fu costretta a portarli in posti più interessanti, quali centri commerciali, musei d'arte moderna, quartieri della moda e roba simile. Tornarono a casa giusto in tempo per il pranzo, dopo aver mangiato, Yang Mei scappò a lavoro.
Trovatisi in camera da soli, Sehun e Luhan rimasero in silenzio per un bel po' fino a quando quest'ultimo non si decise a spezzarlo.
- Ti piace Pechino? -. Chiese prendendo un libro sulla sua scrivania. Sehun decise di passare all'attacco.
- Non è male. Non mi hai mai parlato di Yang Mei -. Il maggiore alzò lo sguardo verso di lui sbattendo più volte le palpebre.
- Non ce n'è mai stata l'occasione -.
- Vi conoscete da tanto da quanto ho capito e credo che sia una persona importante per te. Perché non mi hai mai parlato di lei? -.
- È complicato Sehun -.
- Eri innamorato di lei? Lo sei ancora? Lo eri anche quando stavi con me? Rispondi cazzo -.
- Io non sono innamorata di lei ! -. Urlò Luhan esasperato. Sehun rimase impassibile, avvicinandosi a lui.
- E allora perché state insieme? -.
Il più grande sospirò pesantemente passandosi una mano tra i capelli.
- Le ho fatto una promessa tempo fa, prima del debutto -.













◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇

.
.
.
.
.
Yuki~❄️

Don't Leave me  || ℋυиℋαи ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora