ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.
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⌗Hyung miei so che stavolta non me la farete passare liscia ma vi chiedo solo un po' di pazienza. Vado a Pechino. Si, di nuovo. Luhan ha bisogno di me, vi spiegherò poi. Joonmyeon hyung per favore non uccidermi quando torno.
Vi bacio tutti (sulla guancia eheheh)
Sehun.Mentre Kai e Chanyeol se la ridevano e gli altri prendevano posto a tavola per la cena, Suho rise scuotendo la testa. Quel ragazzo era proprio incorreggibile.
- Dev'essere per forza successo qualcosa per costringerlo a lasciarci di nuovo nel bel mezzo delle prove -. Disse Kyungsoo mentre serviva del cibo preparato al momento. Erano rientrati piuttosto tardi quella sera.
- Lo spero per lui, altrimenti rischia di rimanere senza sopracciglia -. Minacciò Baekhyun, infilzando la carne con la forchetta.
- Ehi datti una calmata Baek. Quella bistecca non ti ha fatto nulla -. Ridacchiò Chanyeol guadagnandoci un'occhiata fulminante dal più basso.
- Mi alleno per il ritorno di Sehun -.
- Vorresti infilzarlo con una forchetta? -.
- Forse. Hai dimenticato cos'è successo l'ultima volta che è sparito? -.
Chanyeol sospirò rassegnato. Per coprire la sua fuga avevano dovuto inventare le scuse più assurde al manager e alla casa discografica, quali una strana malattia di un suo presunto cane, un improvviso attacco di nostalgia per la casa dei nonni ed altre belle cose. Ovviamente nessuno aveva creduto a nulla, per questo si erano dovuti sorbire ramanzine da parte di tutti.
- Baek cerca di capire! Quel povero disgraziato soffre per amore. Che sia successo qualcosa o meno non importa, è giusto che corra a riprendersi la sua donna -.
- Uomo -.
- Uguale -.
- No -.
- Ah si? Non sei tu quello che ti infili nel mio letto durante la notte? - dopo quella frase aleggiò uno strano silenzio in casa Exo, uno di quei silenzi tombali che regnano solo di notte o quando lì dentro non c'è nessuno. In compenso un rumorio di teste che si girano e posate che cadono servì a rendere quella situazione ancora più imbarazzante. Gli occhi dell'intero gruppo erano rivolti a loro, si aspettavano una spiegazione, o quantomeno che uno dei due smentisse ciò che era stato detto. Ma nulla. L'unica cosa che si udì fu l'urlo acuto di Baekhyun, pronto a picchiare quel gigante dalla lingua lunga.
- Yaah! Stupido idiota di un Park Chanyeol! - quando lo chiamava con tanto di nome e cognome non era mai un buon segno.
- Ho solo detto la verità - Chanyeol era piegato in due dalle risate, e con lui anche il resto del gruppo scoppiò a ridere. Far arrabbiare Baekhyun era uno dei passatempi preferiti del rapper.
- No! Io non... è p-perché ho freddo! -.
- Si certo, è per riscaldarti che ti metti sotto di me e... -.
- Chanyeol! Ti conviene iniziare a correre! -.
Chanyeol si alzò e cominciò a scorrazzare in giro per casa, seguito da un Baekhyun urlante e la sua forchetta.
Quella era una tipica serata al dormitorio degli Exo, la tranquillità nessuno sapeva cosa fosse ed in un certo senso ai ragazzi piaceva così.
- Rivelazioni scioccanti su Byun Baekhyun parte 1, stasera alle 20 su Real Time - disse Jongin ridendo alla sua stessa battuta.
- Beh, almeno è riuscito a fargli dimenticare la storia di Sehun. Sappiamo tutti quanto sia permaloso Baek - intervenne Kyungsoo sorseggiando la sua coca cola.
- È una diva maniaca del controllo. L'altro giorno mi ha costretto a rifare lo shampoo perché avevo una ciocca ribelle davanti agli occhi - D.O gli tappò la bocca con il kimchi del giorno prima, sperando che questo servisse a zittirlo. Solitamente era compito di Sehun metterlo a tacere con uno dei suoi sguardi glaciali. Gli mancava già solo per questo.La prima cosa che fece Sehun non appena arrivò a Pechino fu chiamare Jeon. Questa andò a raccattarlo all'aeroporto per portarlo a casa propria. Per la fretta, il ragazzo non aveva portato un soldo con sé, quindi non poteva pagarsi un albergo anche se il suo status di celebrità l'avrebbe di certo aiutato. Solo che nessuno doveva sapere che lui si trovasse lì.
Per quella sera si arrangiò nel divano che Jeon aveva adoperato a letto come l'ultima volta.
Il risveglio non fu dei migliori: aveva tutti gli arti indolenziti, aveva dormito poco e male, il suo chiodo fisso gli aveva impedito di chiudere occhio. Jeon fece la sua comparsa in cucina alle sei esatte del mattino, trovandolo già sveglio.
- Buongiorno noona -. Mormorò Sehun con voce roca, stiracchiandosi.
- Ehilà Hun. Non ti chiedo come tu abbia dormito perché lo vedo dalla tua faccia. Hai un aspetto orribile -.
- Pensa alla tua di faccia. Hai il mascara che ti arriva fino ai piedi -.
- Ehehe a quanto pare siamo spiritosi già di prima mattina. Cosa vuoi per colazione? -.
- Non ho molta fame -. La ragazza arcuò un sopracciglio.
- Eh no caro! Sei dimagrito dall'ultima volta che ti ho visto, non è che mi diventi anoressico? Ma cosa ti danno da mangiare, brodo di riso bianco? Cioè guardati! L'emblema della salute proprio... - disse lei mentre preparava una buona cioccolata calda. Imbandì il tavolo con biscotti, croissant, succo d'arancia e frutta, giusto per non fare mancare nulla.
- Tu invece sei ingrassata - Sehun si alzò per sedersi a tavola, tutto quel cibo gli stava dando la nausea, ma si costrinse a mangiare qualcosa almeno per tenersi in forze.
- Come osi?! - il ragazzo ridacchiò addentando un biscotto al cioccolato. Era davvero esausto, non solo per il viaggio, ma per tutto. Le continue prove lo avevano distrutto, per non parlare della notizia della morte di Yang Mei. - Hai intenzione di andare da Luhan? - chiese Jeon come se gli avesse letto il pensiero. Alzò il capo e schiuse le labbra, perdendosi ad osservare il vuoto. Era per quello che era lì dopotutto, eppure perché adesso non sembrava più tanto convinto di volerlo affrontare?
- Io... non lo so. Forse è ancora presto per parlargli - Jeon storse il naso.
- Come sarebbe a dire presto?! -.
- Non so nemmeno se vuole vedermi -.
- Questo è mai stato un problema? -.
- No. Ma sento che stavolta dovrei andarci piano. Non posso presentarmi davanti a lui e... e boh. Non so nemmeno cosa dirgli -.
- Fantastico. Allora posso sapere che diavolo sei venuto a fare qui? -.
Sehun sospirò pesantemente e prese la testa tra le mani. Sapeva perché fosse lì, o almeno credeva di saperlo. Ora che ci pensava meglio non sapeva nemmeno cosa dire a Luhan. Fargli le sue condoglianze poteva essere un buon punto d'inizio. Mostrarsi come un amico pronto ad aiutarlo sembrava anche questa una buona idea. Ma entrambi sapevano che erano tutto fuorché amici. Magari avrebbe fatto un tentativo.
- Posso provare a consolarlo. Forse la mia presenza potrebbe aiutarlo a superare la cosa -.
- Può darsi. Ma come la mettiamo se iniziasse a dare di matto? -.
- Perché dovrebbe farlo? -.
- Devo rispiegartelo per caso? -.
- No. Ho capito -.
Dopo aver fatto colazione Jeon si sistemò per andare a lavoro.
- Allora, tu che fai? - chiese sulla soglia della porta.
- Non lo so. Vedrò poi -.
- Beh, le chiavi sono sul mobiletto della mia camera. Ci vediamo più tardi -. La salutò con un cenno della mano e rimase da solo nell'appartamento della ragazza.
Fece una doccia veloce ed indossò quelle due cavolate che si era portato dietro, non gli interessava poi tanto del suo aspetto in quel momento.
Rimase per un po' sul divano a fare zapping, ma anche se avesse trovato un programma decente alla tv, non ci avrebbe capito lo stesso un accidenti. Non aveva mai chiesto a Luhan di insegnargli un po' di cinese, troppo distratto da altro. Si disse che in futuro glielo avrebbe chiesto, se sempre il suo hyung avesse accettato.
Passarono due ore buone prima che si decidesse a mettere piede fuori di casa. Era il coraggio quello che gli mancava, aveva paura di un altro rifiuto da parte di Luhan. Quello non era sicuro se sarebbe riuscito a sopportarlo. Aveva praticamente mandato tutto e tutti a fanculo per lui.
Ripensò alla loro ultima conversazione. Si erano lasciati con un "ti amo" non poteva rivederlo per un addio.
Si disse che quella sarebbe stata l'ultima volta, se l'avesse respinto ancora non l'avrebbe più cercato. Mai più. Non voleva più soffrire. Così uscì, chiamò un taxi e si avviò verso la casa di Luhan.
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Don't Leave me || ℋυиℋαи ||
FanfictionErano mesi ormai che viveva senza di lui e magari ci aveva pure fatto l'abitudine. Le giornate si susseguivano tutte uguali, tutte troppo vuote e prive di significato. Ricordava bene quel giorno in cui lui gli aveva chiaramente detto che per loro no...