5. L⃟a mia 'ragazza'

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ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.















Quel mattino Sehun si svegliò con un fastidioso brontolio allo stomaco. Infondo non mangiava da quasi 24 ore, meritava una buona colazione. Si sistemò e scese in soggiorno, nonostante la voglia di vedere Luhan era pari a zero. Per sua grande sorpresa non era in casa e i suoi genitori erano stranamente incollati al televisore. Tentò un "buongiorno" in cinese che sembrò quasi pronunciato in una lingua extraterrestre. Questi nemmeno notarono la sua presenza, troppo sorridenti e carichi di fazzoletti per curarsi di lui.
Riprovò e finalmente attirò la loro attenzione. Lo trascinarono sul divano con loro, dicendogli qualcosa che lui non capì, gli stavano indicando il televisore.
Non appena alzò gli occhi al televisore notò Luhan e Yang Mei in un programma, seduti su un divanetto e con le dita intrecciate. La ragazza mostrò alla presentatrice l'anello che portava all'anulare, con orgoglio ed emozione. Luhan sorrideva felice, come se nulla fosse accaduto il giorno prima, mentre lui sentiva la testa pesante al solo pensiero.
Tutto quello gli diede allo stomaco.
La madre di Luhan piangeva dalla gioia, sicuramente parlavano del loro matrimonio, troppo da sopportare per Sehun che si alzò e schizzò via.
Si allontanò dalla abitazione più che poté sfuggendo agli sguardi interrogativi dei signori Lu e si diresse al bar più vicino.
Ordinò un Bubble Tea in lingua madre non curandosi se la barista lo capisse o meno. Fortunatamente comprese, porgendo la bevanda a Sehun che lo buttò giù quasi come fosse un superalcolico, come se potesse fargli dimenticare quello che gli stava succedendo. Ne ordinò un altro tra le occhiate curiose della ragazza al banco che lo squadrava dalla testa ai piedi.
- Scusa se mi intrometto amico, vuoi qualcosa di più forte? Non hai una bella cera... -.
Disse lei mentre preparava il quarto Bubble Tea. Quel tipo... era sicura d'averlo già visto da qualche parte.
- No grazie. Ci mancherebbe solo che mi ubriacassi già di mattina -.
- Ho capito chi sei! Oh Sehun, giusto? - la ragazza cominciò a saltellare quando Sehun annuì controvoglia. Pareva quasi gli dispiacesse essere lui.
- Cavolo, se ne vedono tanti pezzi grossi da queste parti, ma addirittura Sehun degli Exo! Mia sorella mi ucciderebbe se sapesse che ho parlato con te -.
Sehun sorrise e afferrò l'ennesimo Bubble Tea, sorseggiandolo più lentamente.
- Sei coreana? - domandò per instaurare una conversazione.
- Si. Mi sono trasferita qui per l'università, la mia famiglia è a Busan. E mia sorella minore è la vostra fan numero uno. Tu piuttosto, cosa ti porta qui a ubriacarti di Bubble Tea? Ne hai già bevuti troppi, potrebbero farti male... -.
- Non m'importa. Un mal di pancia non sarebbe nulla a confronto di quello che sto passando -.
Lei arricciò le labbra appoggiando i gomiti al bancone.
- Beh, è dovere di ogni barman stare ad ascoltare i clienti sbronzi mentre raccontano i fallimenti della loro vita -.
- Io non sono sbronzo e non ho fallito un bel nulla... ok ho fallito in amore. La persona che amo sta per sposarsi -. Disse tutto d'un fiato scolando la sua bibita. Dirlo ad alta voce era ancora più insopportabile perché rendeva la cosa più reale di quanto già non lo fosse.
- Bel problema. E lei è bella? -.
- È un lui - entrambi tacquero per qualche minuto. Poi la ragazza scoppiò a ridere di gusto.
- E ora cosa ridi? Ti ho appena rivelato di essere omosessuale e tu mi prendi in giro?! -.
asserì Sehun infastidito da quell'atteggiamento.
- Non rido per te! Rido per mia sorella... tu sei il suo sogno erotico, le prenderà un colpo non appena lo saprà - Il ragazzo sgranò gli occhi.
- No! Non devi dirlo a nessuno, ho un'immagine da mantenere io! -.
- D'accordo, d'accordo, non ti scaldare! Stavo solo scherzando... mi chiamo Jeon -.
- Io sono... beh sai già chi sono. Mi porti un altro Bubble Tea? - chiese sfoggiando la miglio faccia da cucciolo. Jeon sospirò.
- E va bene, ma che sia l'ultimo. Offre la casa -.

Sehun aspettò che Jeon finisse il turno per andare a fare due passi con lei. Era una buona ascoltatrice e una buona consigliera, tutto ciò di cui avesse bisogno in quel momento. Le raccontò per filo e per segno la storia con Luhan e nonostante la conoscesse praticamente da due ore, poteva dire di fidarsi di lei, gli ispirava fiducia. Sfogarsi fu un bene per lui, parlare ad un estraneo a volte era meglio che parlare ad un amico.
- Dunque se ho capito bene... tu e Luhan siete stati insieme per circa un mese nonostante lui fosse promesso ad un'altra... -.
- Detta così fa tanto medioevo! -.
- Ma hai appena detto che le aveva chiesto di sposarlo! Se non è essere promessi questo non so cosa sia. Comunque... ieri lo hai convinto a fare sesso con te con la promessa di sparire dalla sua vita... -.
- Non essere così diretta! -.
- Smetterla di interrompermi mentre faccio il quadro della situazione e chiamami Noona. Sono più grande di te -. Jeon fece la linguaccia.
- Non si direbbe, Noona. Il fatto è che io non voglio mantenere la promessa, non voglio lasciarlo tra gli artigli smaltati di quella tipa! È così carina e perfetta che sembra irreale -.
- Non sembra così male da come la descrivi. Luhan ti ha detto chiaramente di voler stare con lei, non vedo perché andargli ancora dietro. Soffriresti -.
- Voglio rischiare. Se c'è anche una possibilità di farlo tornare con me allora la sfrutterò -. Jeon sorrise avvicinandosi a lui.
- Lo ami sul serio. Se è così allora... buttati! Riconquistalo, fallo tornare da te, rapiscilo direttamente all'altare se è necessario! - gesticolava come una matta per rendere meglio il concetto strappando un sorriso al più piccolo.
- Adesso esageri, anche se non sarebbe una cattiva idea -.
Sehun la guardò stralunato per poi ghignare. Un'idea stramba si fece strada nel suo cervello, il piano prendeva forma nella sua mente come l'argilla lavorata dall'uomo.
- E adesso che c'è? - chiese lei inarcando un sopracciglio.
- Tu -. Le puntò il dito contro.
- Diventa la mia ragazza -.

Don't Leave me  || ℋυиℋαи ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora