7. ⅅichiarazione inaspettata

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ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.















Quando Sehun rimise piede su suolo coreano, erano circa le quattro del mattino lì. Aveva già avvisato i suoi compagni del suo ritorno, si trascinò fino al dormitorio in taxi. Ad accoglierlo a braccia aperte furono Suho e Tao, gli unici che erano riusciti ad aspettarlo senza addormentarsi. Quasi pianse sentendo il dolce profumo di casa, al suo arrivo tutti saltarono giù dal divano catapultandosi su di lui, stritolandolo e facendogli ogni sorta di domanda.
- Stai bene? Sei malato? - disse Suho toccandogli la fronte come se avesse la febbre.
- Sto benissimo Hyung e starei ancora meglio se andassi a dormire -. Sehun cercò di farsi strada tra quella marmaglia inferocita, chiedendosi da dove prendessero tutte quelle energie se giusto il minuto prima dormivano come sassi ammucchiati su quel divano che a stento si reggeva in piedi. Mentre camminava ad occhi chiusi e testa bassa sbatté contro il petto di Baekhyun che lo osservava con un'espressione tutt'altro che amichevole.
- Posso passare? - chiese quasi sussurrando. Il vocalist si accigliò incrociando le braccia.
- No! Hai idea di quello che ci hai fatto passare? Cosa ti è saltato in mente?! Perché sei andato a Pechino? - gli urlò a meno di dieci centimetri dal suo viso. Sehun sospirò, non aveva voglia di una ramanzina a quell'ora, aveva bisogno di andare a letto.
- Non sono affari che ti riguardano -. Rispose acido, sperando in questo modo di toglierselo dai piedi.
- Eccome se mi riguardano! Ma non solo me, riguardano tutto il gruppo! -. Baekhyun diventò rosso dalla rabbia e magari poteva capirlo. Aveva agito in maniera irresponsabile, senza curarsi di pensare al fatto che gli altri potessero preoccuparsi.
- Adesso basta ragazzi, filate a letto. Qui ci penso io - intervenne il leader dei K, gli altri obbedirono sbuffando.
- Grazie - disse Sehun gettandosi a peso morto sul divano, sfilandosi il cappotto. Suho gli rivolse un sguardo afflitto e si sedette accanto a lui. Evitava di proposito di guardarlo, era consapevole d'aver combinato un disastro. Era ovvio che ce l'avesse con lui, infondo li aveva abbandonati mentre preparavano un concerto. Prese la testa tra le mani, stringendo i capelli.
- Adesso mi spieghi tutto. Dall'inizio alla fine - era strano sentire Suho parlare in quel modo, il suo tono non ammetteva repliche. Era sempre gentile e paziente, ma stavolta poté notare il cambiamento del suo atteggiamento.
- Perché ci hai mentito? Hai detto di star andando dai tuoi, invece sei andato a Pechino. Vorrei sapere il perché... -.
- Perché sono un'idiota, ecco perché! - il leader poggiò una mano sulla sua spalla cercando di confortarlo. Aveva iniziato a piangere e se c'era una cosa che non aveva mai visto fare a Sehun, era piangere. Cominciò a preoccuparsi sul serio.
- Sehun... -.
- Sono un emerito coglione. Ho abbandonato il gruppo per seguire quell'altro stronzo perché mi mancava! Ecco l'ho detto, contento? Sono andato da Luhan, perché lo amo! - a quelle parole la porta si spalancò rivelando l'accozzaglia di gente che si era messa ad origliare. La pressione aveva fatto si che la porta si aprisse e che loro cascassero uno sopra all'altro come delle pere cotte.
- Tu ami chi?! - domandò Kai trattenendo le risate, meritandosi così una gomitata da Kyungsoo.
- Non dovevate essere a letto?! - asserì Suho cercando di salvare quel che rimaneva del suo amico già abbastanza distrutto per i cavoli suoi, non poteva anche sorbirsi le scemenze di quegli scalmanati.
- Ho sentito bene, sei innamorato di Luhan hyung? - continuò Tao, che poteva definirsi il suo migliore amico, ma che di tutto quello non ne sapeva nulla. Un altro sguardo agghiacciante di Suho e tornarono tutti nelle loro stanze, Chanyeol dovette prendere Baekhyun di peso, altrimenti sarebbe rimasto lì ad origliare ancora.
- Perfetto, adesso tutti sanno... -. La voce di Sehun uscì talmente bassa che il ragazzo biondo dovette spalancare le orecchie per poterlo sentire.
- Siamo un gruppo e siamo anche amici. Nessuno ti giudicherà -.
- Ma hai visto le loro facce?! Jongin stava ridendo, capisci Hyung! -.
- Sai com'è fatto, ride per qualsiasi cosa. Ma ora devi raccontarmi tutto -.
Sehun asciugò le lacrime e cercò di ricomporsi. Gli raccontò tutto, dal principio alla fine, trovandosi più volte sull'orlo del pianto per quanto facesse male raccontare il suo fallimento. Non era stato capace di riprendersi il ragazzo che amava ed era scappato via.
Si era arreso. Ma cosa poteva fare? Andargli dietro piangendo, supplicandolo di tornare da lui? O magari irrompere in chiesa ed opporsi al matrimonio. No, non l'avrebbe mai fatto.
- Ha preso la sua decisione ed è inutile piangersi addosso. Ti riprenderai, ci vorrà tempo, ma ti riprenderai -. Gli disse il suo hyung scompigliandogli i capelli in un gesto affettuoso.
- Mi dispiace così tanto. Non dovevo sparire senza dire una parola. Sono uno stupido -.
- Stupido o no è acqua passata. E ora va a letto, devi recuperare giorni di prove - ridacchiò il più grande.
- Nooo, per favore! Sono stanco Hyung! -. Sehun mise su il broncio, ma alla fine fece come gli era stato detto e andò a dormire. Era bello trovarsi nuovamente nel proprio letto, con le sue bellissime lenzuola di Fairy Tail. Si addormentò subito, la mente si era come alleggerita dopo aver parlato con Suho. Che i ragazzi sapessero infondo non era poi così grave, al cuor non si comanda.

Don't Leave me  || ℋυиℋαи ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora