8. ꒒a chiamata

186 14 0
                                    

ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.


















Era la prima volta che si svegliava con qualcuno che non fosse Luhan nel suo letto. Non gli dispiaceva poi tanto era solo... strano. La luce del sole penetrava appena dalla finestra, illuminando parzialmente la stanza. La figura stesa accanto a lui era ben visibile e beatamente addormentata. Osservava Tao dormire tranquillamente, accarezzandogli ogni tanto i capelli già scompigliati e arruffati che lo rendevano maledettamente puccioso.
Sorrise a quella visione, infondo Tao non era poi così male.
Poteva provarci con lui e magari sarebbe nato qualcosa di importante.
Non sembrava una cattiva idea.
- Mmhh... -. Miagolò il cinese con un'espressione infastidita. Odiava quando qualcuno toccava i suoi capelli e anche in perfetto stato di incoscienza i suoi sensi non lo tradivano. Sehun ridacchiò prendendo delle ciocche scure tra le dita giocandoci in modo da infastidirlo ancora, adorava vederlo arrabbiato. In risposta Tao schiaffeggiò la sua mano, voltandosi dall'altra parte offeso, mormorando qualcosa in cinese. Non dandosi per vinto Sehun scivolò su di lui parandosi davanti alla sua faccia.
Ormai l'avrebbe svegliato. Gli diede un leggero bacio sulle labbra chiudendo gli occhi. Forse poteva anche abituarsi a tutte quelle smancerie.
- Yah! -. Tao sobbalzò sul posto scrollandosi Sehun di dosso. Questo lo guardava ghignando.
- Perché? - chiese il bruno riferendosi al bacino di poco prima.
- Perché ieri sera tu mi hai dato la buona notte e quindi... mi è sembrato giusto toccasse a me darti il buongiorno -. Rispose semplicemente il più piccolo.
- Ah... -.
- La sveglia suonerà tra meno di un'ora... possiamo dormire ancora un po' -.
- E allora perché mi hai svegliato? - alzò la voce Tao incrociando le braccia. Sehun si gettò su di lui abbracciandolo.
- Beh... per fare questo -. Lo baciò ancora, stavolta fu un bacio più appassionato e profondo, di quelli dolci e travolgenti.
Sehun si disse che non c'era poi nulla di male nel volersi lasciare alle spalle il passato e Luhan apparteneva al passato. Non si fece scrupoli per quello che stava facendo, adesso era single. Libero come un fringuello, che c'era da preoccuparsi? Inoltre Tao stesso gli aveva confessato di non essergli indifferente, più di questo cos'avrebbe dovuto chiedere?
S'impose che da quel momento non avrebbe più dovuto pensare a Luhan, niente e nessuno doveva più tenerlo legato a lui.
- Sehun... - quel bacio si stava trasformando pian piano in qualcos'altro. Se non si fosse fermato adesso non l'avrebbe più fatto. Tao gemeva il suo nome e si lasciava toccare in tutti i punti, incoraggiandolo a fare di più. Sehun voleva lasciarsi andare, ma era ancora troppo presto per quello. Tutto il suo corpo gli diceva di prendere Tao, l'atmosfera si stava riscaldando rapidamente, senza lasciargli scampo. La sua mente però gli diceva di fare tutt'altro.
Era combattuto. Senza che potesse accorgersene si ritrovò sdraiato sul letto e Tao su di lui che si apprestava ad alzargli la canotta e lasciargli dei baci lungo l'addome.

Oddio... cazzo faccio?

Non aveva le forze per fermarlo, così chinò il capo all'indietro e chiuse gli occhi, impotente. Voleva digli di fermarsi, doveva. 
Morse il labbro inferiore quando sentì i suoi pantaloni del pigiama venir abbassati insieme ai boxer.
Quello era troppo.
Si riprese dal coma nel quale era finito e quando riaprì gli occhi tutto ciò che vide non fu Tao... ma Luhan.
Era Luhan che aveva preso in mano la sua erezione e adesso lo stava masturbando con una faccia da stupro.
Era Luhan che lo stava leccando come un gustoso gelato, proprio come piaceva a lui.
Era Luhan che lo aveva preso in bocca succhiando come se non ci fosse stato un domani.
Si diede mentalmente del matto, aveva appena deciso di non pensare più a lui, ma la sua vista lo stava tradendo, quella era un'allucinazione. Magari dopo avrebbe consultato un buon psicologo, intanto si godette quella splendida illusione che lo costrinse a stringere le lenzuola tra le mani e mordersi le labbra a sangue per non urlare.
- Oh si... -. Disse col respiro spezzato, cominciando a muovere il bacino contro quella bocca fantastica.
- Continua... -. Poggiò una mano sulla testa dell'altro spingendolo sempre più contro di sé.
Gemeva, lo incitava a continuare in quel modo, stava perdendo la testa. Strizzò gli occhi, non era solito a certi trattamenti di prima mattina, era così piacevole che stava quasi per riaddormentarsi.
- Non fermarti Lu... -. Dopo quelle ultime parole però non sentì più nulla.
- Cosa? - quella voce lo fece tornare nel mondo reale. Tao lo osservava quasi deluso, solo allora capì che non era il suo nome quello che aveva chiamato. Deglutì sperando che non avesse sentito o che almeno avesse capito male; dalla sua faccia però dedusse che aveva sentito bene, forte e chiaro.
Il bruno scese dal letto scappando via prima che potesse anche solo pensare di fermarlo.
Si schiaffeggiò da solo, era ovvio che non fosse ancora pronto ad una nuova relazione. Solo ventiquattro ore prima piangeva per Luhan, quindi gettarsi tra le braccia di Tao sembrava alquanto prematuro. Si sentì subito in colpa, non voleva dargli false speranze.
Più tardi gli avrebbe parlato, spiegato come si sentiva e magari avrebbe capito, adesso aveva solo bisogno di sfogarsi, parlare con una persona fidata che potesse dargli qualche consiglio e chi meglio di Jeon poteva aiutarlo? Inoltre non la sentiva da quando era tornato a casa e con quella ragazza aveva stretto un rapporto particolare sin dal primo istante.
Così compose il numero e la chiamò.

Don't Leave me  || ℋυиℋαи ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora