6. ₹itorno a Seoul

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ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ sɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sɪ ᴇғᴘ.















Sehun non aveva proprio la voglia di tornare a casa di Luhan, era già tanto condividere la macchina con lui e la sua fidanzata. Così chiese a Jeon di poterlo ospitare per una notte. O forse due. O forse non sapeva bene per quante altre. Voleva solo stare il più lontano possibile da quel ragazzo. Jeon acconsentì e si fecero accompagnare al suo appartamentino in centro.
Non poté fare a meno di notare l'occhiataccia che gli lanciò Luhan quando scese dall'auto insieme a Jeon. Gli aveva mandato i brividi lungo la spina dorsale, non avrebbe mai immaginato di leggere tanto odio nei suoi dolci occhi scuri.
Arrivati al sesto piano della palazzina, Jeon estrasse le chiavi dalla borsa ed aprì. Accese la luce ed un delizioso profumo di biscotti invase le sue narici.
- Bene Oh Sehun, questa è la mia modesta casa. So che non si avvicina nemmeno ai tuoi elevati standard ma è tutto quello che per adesso posso permettermi -.
Disse sfilandosi il cappotto e riponendolo nell'attaccapanni. Sehun sorrise guardandosi intorno. Non era certamente molto ordinata ma era una casetta molto confortevole e vissuta.
- È carina -. Disse sedendosi sul divano in velluto rosso.
Jeon si diresse in camera sua e tornò in pigiama, con in mano una tuta a una canotta per Sehun. Questo la osservò con aria interrogativa.
- Non vorrai di certo dormire con quei vestiti addosso! -. disse inarcando un sopracciglio.
- Dove hai preso questa roba da uomo? - chiese Sehun afferrando gli indumenti.
- Il mio ex fidanzato. Convivevo con lui poi è scappato via lasciando tutto qui -.
- Perché è scappato via? -.
- Davvero ci tieni a saperlo? -. Jeon si accigliò un attimo assumendo un'espressione minacciosa.
-...No -.
- Bene. E dormirai nel divano -.
- Tanto non avevo altra scelta -.
La ragazza sistemò il divano adibendolo a letto.
- Ecco, per stasera sei sistemato. Però devi spiegarmi una cosa: perché hai accettato di andare a quel fottutissimo matrimonio? - chiese senza peli sulla lingua. Sehun abbassò lo sguardo, rimanendo in silenzio per un paio di secondi. Già, perché lo aveva fatto?
- Ho agito d'impulso. Non so perché ho accettato, ma ormai devo andarci per forza -.
- Così ti farai del male -.
Il ragazzo sorrise amaramente, perfettamente consapevole d'aver fatto un'enorme cazzata.
Sicuramente vedere Luhan aspettare Yang Mei all'altare non sarebbe stata una cosa piacevole. Con quale coraggio si sarebbe congratulato con loro se la sua unica speranza era quella di rapire all'istante lo sposo, rinchiudersi insieme a lui in una fortezza medievale e gettare la chiave?
Forse non era una buona idea andarci.
- Non posso più tirarmi indietro. E tu verrai con me -. Jeon spalancò la bocca, passandosi una mano tra i capelli corvini.
- Ascoltami Hun, mi sono lasciata coinvolgere in questa storia perché ti voglio bene. Sembrerà una parola grossa anche perché ci conosciamo da neanche un giorno ma siamo diventati amici no? Non permetterò che tu ti uccida con le tue stesse mani per un idiota che... -. Mentre continuava il suo monologo improvvisamente due braccia la costrinsero a tacere e si ritrovò contro il petto di Sehun che la stava abbracciando quasi con disperazione. Il cuore di lui batteva forte e velocemente, dei singhiozza lasciarono la sua bocca e poggiò il capo sulla sua spalla.
- Sehun... -.
In quel momento l'unica cosa che voleva fare era piangere e sfogarsi, aveva bisogno di conforto, di calore umano. Ultimamente si sentiva così fragile e insicuro che nemmeno si riconosceva più. L'amore per Luhan lo aveva cambiato, aveva scoperto lati del suo carattere che nemmeno sapeva di avere. Lui era stato il suo primo amore, la sua prima volta, il suo primo amico e vederselo strappare letteralmente dalle braccia era stato orribile. Il matrimonio era solo la ciliegina sulla torta.
- Scusami... -. Si allontanò dalla ragazza asciugandosi le lacrime.
- Sono io l'idiota. Non ho fatto altro che piangermi addosso nell'ultimo periodo, mi faccio pena da solo. Il problema è che non riesco a non pensare a lui e che presto sposerà quella tro... dannazione! - si lasciò cadere al suolo con la testa tra le mani. Cosa aveva fatto di male per meritarsi tutto quello? Jeon si sedette accanto a lui accarezzandogli il braccio affettuosamente.
- Tu non hai niente da rimproverarti. Ti sei fissato troppo con questa storia, devi cercare di riprendere in mano la tua vita. Esci, va a divertirti, scopa con qualcuno per l'amor del cielo! E torna dai tuoi compagni -.
- Dici? -.
- Certo che si! Vedrai che mi ringrazierai poi! Se la lagna è finita permettimi di andare a dormire perché a differenza tua io domani devo lavorare. Buona notte -.

Don't Leave me  || ℋυиℋαи ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora