4.

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"È lì,
è più vicina di quanto possa immaginare.

Posso fare qualche passo più in là...
potrei arrivare alla porta...

Ma.. ma Sangwoo?
Rivedrei più... Sangwoo?"

Era ormai qualche infinito minuto che Yoonbum fissava, quasi con desiderio, la porta. Aveva riconosciuto, però, che c'era un problema, che lo bloccava da varcare l'uscio. E quello, era proprio il biondo. Oltre al fatto che stesse tornando in sua direzione, e che presto non avrebbe avuto più singola libertà, non riusciva neanche a muoversi, dato che le fasciature si erano allentate.

«Come mai guardi così attentamente la porta? Vuoi, per caso.. uscire?» Sussurrò Sangwoo, vicino al piccolo orecchio del moro, mentre appoggiava sulla sua esile spalla la mano calda, ora contenente un coltello da cucina. Il più giovane sussultò, dal forte spavento preso, e dal freddo utensile sulla sua chiara e delicata pelle.

«Vuoi già abbandonarmi? Sai.. Non abbiamo ancora giocato all'uomo e la puttana, piccolo Bum Bum» Accarezzò ancora il punto in cui erano poggiate le sue dita, tornando nuovamente vicino al suo lobo destro. «Se vuoi restare fuori dal seminterrato, ti toccherà esaudire i miei più impuri desideri» Fece una piccola pausa, mordicchiando il minimo padiglione auricolare del basso. «Dato che l'ultima cagna che avevo legato è morta, toccherà a te prendere il suo posto. Non sei felicissimo di questo, eh? Potrai dimostrarmi quanto mi ami, no? Perché tu mi ami, vero, piccola sgualdrina?»

Yoonbum sussurrò un quasi inaudibile sì, abbassando lo sguardo, in cerca di un soggetto da contemplare, tutto tranne Sangwoo. «Sei una puttana, no? Fammi divertire, zoccoletta. È da una settimana che non scopo» Affermò il più alto, ancora sottovoce, mentre si alzava dal pavimento su cui era seduto, prendendo per il polso e tirandolo verso l'alto.

Il ragazzo dagli occhi corvini barcollo, tenendosi, per grave errore, al petto del grande. Lui, subito, lo tenne lontano, come se gli facesse altamente schifo, anche se lo aveva lavato, in parte. Lo trascinò alla stanza che conteneva il suo futon, per poi scaraventarlo proprio su di esso, ed avvicinarsi in modo poco amichevole.

Sapeva benissimo dove voleva arrivare, e sapeva benissimo di non volerlo fare. Yoonbum indietreggiò lentamente, quasi andando a chiudersi contro il muro, con il biondo che lo sopprimeva, sempre più vicino. Il piccolo deglutì, cercando in qualche modo di scappare, senza, però, più speranza.

«Hai paura, mmh? Il sesso è una cosa piacevole... per chi non lo prende in culo, ovvio» Ghignò, mentre sibilava ancora queste parole, avvicinando una mano alla patta dei propri jeans scuori. Lentamente, l'abbasso, tenendo lo sguardo fisso sugli occhi del moretto. «Fammi un pompino, Bum Bum... Se sei un frocetto, sarai capace, no?»

Prese per il colletto della maglia a righe il più basso, avvicinando le sue labbra al proprio volto. «Vuoi farlo per me? Mi farai un bocchino?» Chiese, sull'orlo della sua bocca, così vicina a ciò che desiderava Yoonbum. Lui non voleva questa 'relazione' violenta, se possibile definirla così. Voleva solo il ragazzo che amava vicino a lui, baciarlo, coccolarlo e soprattutto, averlo solo per sé. Però, sapeva benissimo che avrebbe ceduto alle parole di Sangwoo, tanto che annuì, cercando almeno un singolo contatto, prima, con le sue morbide labbra.

Per una buona volta, il più alto decise di accontentarlo, donandogli solo un microscopico bacio a stampo, che subito dopo sostituì con la bocca del moro sui suoi boxer neri. Yoonbum, obbligato dalla presa sui suoi capelli, cominciò a strusciare il volto sul membro coperto del biondo.

Fece per abbassare il lembo del tessuto che divideva la sua faccia con la sua intimità, sotto i suoi occhi. Appena ne ebbe la completa visione, si morse il labbro, cominciando a desiderarlo, in un modo più perverso. Non avrebbe mai voluto andasse così, si era illuso sarebbe potuto piacergli un giorno. Sangwoo lo voleva solo per i suoi scopi più che altro sessuali, come una donna qualunque.

«Forza.. Succhiamelo» Affermò il grande, spingendo il membro sulla sua guancia, con ancora una risata abbastanza maliziosa dipinta in volto. Yoonbum mugolò, cercando di allontanarsi lievemente, ma la pressione aumentò, così da obbligarlo ad aprire la sua cavità orale. Subito, dentro di essa, venne insinuata la sua lunga intimità, quasi fino alla gola.

Il moro cercò di stabilizzarsi, un poco stordito dalla grandezza di Sangwoo. In realtà, lui non voleva. Lo amava, sì, ma non così. Il più alto, muovendolo con le mani sul capo, gli fece fare su e giù sulla sua lunghezza, per cominciare a darsi una piccola goduria. Il piccolo mugolò, cercando ad ogni costo di divincolarsi, pur prima avendo accettato.

«Non vuoi più farlo? Prima avevi accettato, eh» Spinse il bacino su di lui, non con dolcezza, tutto il contrario. Yoonbum fu obbligato a cominciare a succhiarlo, con delle piccole lacrime che spuntavano dalle palpebre inferiori. Non voleva. Non voleva affatto. Lo avrebbe implorato di smettere, qualsiasi cosa per non fargli un misero pompino.

Appena lo vide un poco distratto, smise di fare quel lavoro, e scostò lo sguardo, il più lontano possibile. «S-sangwoo.. B-basta...» Sussurrò, per bloccarlo, mentre si allontanava anche. «S-smettila.. N-non voglio» Il moro si pulì le labbra con un braccio, quasi schifato da ciò preso in bocca prima. «Piccolo Bum Bum, avevi detto che me l'avresti fatto.. Mi ha mentito?» Tirò leggermente una ciocca di capelli del corvino, trasformando il sorriso perverso in un'espressione seria.

«S-sangwoo.. Ti prego.. Non voglio più f-farlo» Il biondo lo guardò, sbuffando dopo non molto. Yoonbum, inizialmente, non capì la sua reazione. Perché aveva sbuffato? Credeva lo avrebbe picchiato, se non peggio.  Eppure si alzò, tirandosi su sia le mutande che i pantaloni. Che si fosse... pentito? Lo fissò andarsene via, uscendo dalla porta della stanza, in silenzio. «Resta in questa stanza.. Non provare ad uscire» Disse solo, camminando fino alla cucina, dove poi, rimase per tutto il resto del giorno. La prima parola che parve nella sua mente fu un perché. Perché si era fermato? Gli aveva dato ogni minima tortura, e non lo obbligava a fargli un bocchino? Che.. avesse cominciato a fargli pena?

꽃입니다. | killing stalking.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora