Martina's POV
Cara Martina,
Prima che tu butti questa lettera, ti prego di leggerla interamente.
Almeno questa.
Mi manca.
Mi manca addormentarmi la sera con ancora le cuffiette nelle orecchie dopo aver parlato con te per ore,
Mi manca chiudere gli occhi e immaginarmi le tue braccia che mi stringono,
Mi manca sognarti la notte,
Mi manca vedere il tuo sorriso, il tuo sguardo concentrato, il tuo volto disperato davanti a centinaia di pagine da studiare per l'università,
Mi manca tenere il telefono in mano aspettando un tuo messaggio,
Mi manca poterti raccontare i miei segreti,
Mi manca poterti aiutare nei momenti più difficili della tua vita,
Mi manca sentirti dire che mi vuoi bene,
Mi manca sentire la tua promessa tutte le sere,
Mi manca guardarti negli occhi attraverso uno schermo restando in silenzio,
Mi manca la sveglia puntata presto per partire per venire a trovarti,
Mi manca scrivere ovunque il numero dei giorni che mancano al nostro prossimo incontro,
Mi manca aspettare le 00:00 per poter esprimere un desiderio mentre ti parlo,
Mi manca aspettare le 00:01 per poter modificare il numero di giorni al nostro incontro,
Mi manca svegliarmi stanca la mattina ma con il sorriso,
Mi manca continuare a contare i giorni sul calendario,
Mi manca salire su quell'aereo che mi porterà su un treno che mi porterà da te,
Mi manca contare i minuti che mancano prima di poterti abbracciare,
Mi manca vederti dal finestrino del treno,
Mi manca sentire il cuore che mi esplode nel petto quando ti corro incontro,
Mi manca il tuo abbraccio che dura all'infinito distese per terra davanti a tutti,
Mi manca guardarti negli occhi e sorriderti,
Mi manca poterti abbracciare una seconda volta,
Mi manca l'ultimo abbraccio che ti ho dato, il più bello ma triste.
Mi manchi tu, Martina.
Ti prego, perdonami.
Charlie.Chiusi la lettera e guardai il muro davanti al mio letto. Aprii di scatto il cassetto del comodino e tirai fuori la foto dove io e Charlie ci abbracciavamo per l'ultima volta prima che partisse per New York.
Quella foto risaliva a sei mesi prima, ma erano successe tante cose da allora. La ragazza era dovuta partire per colpa della sua famiglia che aveva altri programmi per lei. Lì, in America, avrebbe frequentato il miglior college dello Stato per poter far carriera più velocemente. Avevano i contatti giusti, qualche amico che conosceva il direttore e così Charlie era dovuta partire.
Ma, prima di farlo, mi ero dichiarata.
Amavo quella ragazza.
Amavo i suoi occhi, i suoi capelli, il suo carattere e il suo profumo che mi inebriava il cervello.
Doveva saperlo prima di andarsene.**FLASHBACK**
Andammo a mangiare il sushi, solo io e Charlie. Il posto non era un granché, ma con lei al mio fianco mi sentivo benissimo. Fuori splendeva la luna, l'aria era tiepida e la gente camminava tranquillamente per strada.
Aspettai dopo cena.
Era da tre mesi che vivevamo assieme, non potevo più aspettare.
Le misi una benda sugli occhi e la feci salire in macchina.
-Tranquilla.- dissi.- Ti porto in un posto.
Uscimmo dalla città e, dopo venti minuti di viaggio, arrivammo a destinazione.
L'avevo portata in un campo privo di illuminazione elettrica.
La feci distendere e le tolsi la benda. La prima cosa che vide, furono le stelle.
Un cielo pieno di stelle da osservare ci stava guardando dall'alto.
-Se mai sentirai la mia mancanza,- dissi distendendomi al suo fianco- pensa che le stelle che vedrai lì le avrò viste anche io poche ore prima di te.
Charlie sorrise.
-Grazie Martina.
Rabbrividii appena nel sentirla pronunciare il mio nome.
La amavo, dovevo dirle tutto.
-Sai,-iniziai a dire rompendo il silenzio. -Ti devo dire una cosa.
Charlie di era avvicinata a me e mi aveva preso una mano. Mi girai a guardare i suoi occhi azzurri brillare nel buio.
-Guardami.-dissi.
La voce mi tremava appena.
La ragazza sorrise e mi guardò negli occhi.
-Lo so.-rispose lei.-Già lo so.
Non le diedi ascolto.
-Charlie, mi mancherai tantissimo. E sai perché?
Lei sorrise una seconda volta.
-Lo so.- ripeté.
-Non lo so se lo sai, ma io te lo devo dire lo stesso. Io... Charlie, io ti amo.
L'avevo detto.
E poi, sotto le stelle, ricevetti il più bel bacio di tutta la mia vita.** FINE FLASHBACK**
Tornai a guardare la foto.
Iniziai a piangere.
Charlie mi mancava da morire.
Ma come potevo perdonarla?
Come avrei potuto dimenticare tutto?Qualcuno può dirmi quali problemi mentali mi affliggono?
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Maybe KeMoon Is Real
FanfictionÈ giunta l'ora dell'Università. Una nuova casa, una nuova città, nuovi amici, un nuovo inizio. Come affrontare tutte queste novità? A fianco a una persona che si ama, forse.