Una sorpesa

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Martina's POV

-Arrivo!
Mi alzai dal divano e mi diressi verso la porta di ingresso. Erano ormai le 21, fuori era buio da un pezzo.
Aprii la porta e vidi Marcy.
-Cosa c'è adesso?
-Ti voglio far sorridere.
-Il mio sorriso se n'è andato.-dissi.-Non può tornare.
Feci per chiudere la porta di casa ma lui la bloccò.
-Lasciami provare.
Temporeggiai, indecisa. Dopotutto, non avevo nulla da fare e un po', lo ammetto, ero curiosa. Sospirai appena.
-Mostrami, allora.
Prese una benda e mi coprì gli occhi. Mi condusse alla sua auto e guidò per diversi minuti.
Ad un certo punto si fermò, mi condusse lungo una strada sterrata, mi fece distendere e si allontanò.
-Cos'è, è uno scherzo?-chiesi scocciata quando sentii una macchina partire.
Nessuno rispose.
Sapevo che c'era ancora qualcuno, lo sentivo da un respiro leggero, dal profumo che emanava che sapeva di casa. Una sensazione di pace mi fece formicolare lo stomaco e trattenni a fatica un sorriso.
Stanca di aspettare, mi tolsi dalla faccia la benda e la prima cosa che vidi fu un mare di stelle.
Un numero incredibile di puntini luminosi mi circondava, cercava di mostrarmi la sua lucentezza e cercava di brillare un po' di più rispetto alla stella al suo fianco.
Sorrisi, riconoscendo all'istante il posto dove mi ritrovavo; sorrisi, riconoscendo la persona che si stava stendendo al mio fianco.
Sì, odiavo alla follia Charlie Moon per quello che mi aveva fatto, ma non potevo non amarla.  

Maybe KeMoon Is Real Where stories live. Discover now