Capitolo 1=Di nuovo davanti allo specchio😎

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La prima cosa che mi manca è Teddy. Non so perché. Succede ogni volta:quando devo partire per un tour,o anche solo per una vacanza,lui inizia a ronzarmi intorno,vede il trolley e ci s'infila,capisce che me ne sto andando. Magari lo fanno tutti i gatti,ma non credo. Io col mio gatto sento di avere una connessione speciale,forse perché è con me da tanto tempo e adesso in casa siamo rimasti da soli,io e lui.

Perciò ecco,succede questo:succede che sto andando a fare un concerto importante, che sono carico a mille,ho tutto pronto, tutto perfetto, il cellulare in tasca,le cuffie già nelle orecchie...e appena mi chiudo la porta alle spalle,so già che mi mancherà.

Dura poco, per fortuna. Il tempo di fumarmi una sigaretta davanti al cancello di casa e gli altri sono già lì,la macchina che frena e la radio a palla. Mi ricordano che là fuori c'è un mondo,che il tempi di chiudersi in casa è finito.

《Giò!Dài, muoviti che andiamo!》
Faccio un ultimo tiro e infilo gli occhiali da sole,e intanto penso che svegliarsi così presto dovrebbe essere illegale. Anche se la sera ti aspetta il concerto più importante della tua vita.

《Giò!Frate,cosa spacchi stasera,eh?》
"Stasera" mi ripeto. Stasera. Mancano meno di dodici ore. Di show,nella vita,ne ho fatti abbastanza per saperlo:non importa quanto tranquillo mi senta adesso che è mattina e son qui con gli occhi ancora impastati dal sonno. È un inganno,una calma solo apparente.

Perché arriva sempre, arriverà anche oggi,il momento in cui mi prende l'ansia, vado in sbatti e non riesco a pensare a nient'altro.

Non so bene quando, non so bene come. So solo che a un certo punto arriva e non si può fermare.

《Gionny,sali!Ti ho preso l'Estathé alla pesca!》
Vedo una mano che si agita fuori dal finestrino scuotendo la lattina arancione,ghiacciata. Sorrido:quel momento non è ancora arrivato.

In macchina siamo io,il deejay e il tour manager. Si ride,si scherza,si cazzegia alla grande,la squadra è collaudata e io con il tè freddo inizio pian piano a svegliarmi. Nei giorni normali, quando non devo suonare e non ho impegni di lavoro,non mi alzo prima delle due;faccio colazione, se capita, altrimenti aspetto un pó e poi pranzo. Il tè, però, non deve mancare mai. I miei compagni di viaggio lo sanno,e me lo fanno trovare sempre gelato in auto. Io mi tuffo nei sedili dietro,dove ho tutto lo spazio per rilassarmi e pensare,senza litigarmi centimetri con nessuno.

Sollevò gli occhiali da sole sulla testa e mi viene automatico prendere il cellulare e accendere la fotocamera per vedere che faccia ho. La risposta è lì che mi fissa:due occhiaie da paura. Faccio una smorfia mentre osservo l'altro me,sullo schermo,che trattiene uno sbadiglio. I capelli almeno sono a posto,col ciuffo che punta nel verso giusto, esattamente come voglio io.

Mi viene da ridere, se ripenso al periodo in cui me li ero fatti tutti bianchi,un colpo di testa,appunto. Il nero corvino continua a spuntare fuori,a ricrescere da ogni lato. Mi faceva impazzire, non riuscivo a nasconderlo. Poi ho capito che un colore così scuro non c'è modo di coprirlo,bisogna lasciarlo com'è, bisogna lasciarlo esplodere. So che fa ridere,detto da uno come me:tra tatuaggi, dilatatori e piercing,si può dire che l'unica cosa che mi è rimasta sempre uguale sono gli occhi. Due punti nerissimi, su una faccia magra e pallida. È lì che guardo quando non so più dove cercarmi.

Nei miei occhi trovo sempre l'anello mancante, quello in cui non c'è più differenza tra me e il mio riflesso nello specchio.

Quando guardo i miei occhi,Gionata e GionnyScandal sono la stessa persona.

GionnyScandal-La via di casa mia{la mia vita Come un romanzo}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora