Capitolo 9=Da solo contro il mondo🌏

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Ora sono davvero in fase di pre-live,e sono in sbatti serio.Finito il soundcheck ce ne andiamo a cena.Ci portano un sacco di roba,antipasti a nn finire,più i piatti e tanto vino;è sempre così quando si fa un tour importante, perché la cena è a carico dell'organizzazione.

<<Giò, nn mangi?>>

Vedo gli altri che giustamente si riempiono la bocca di tutti quel ben di Dio,in tavola nn c'è neanche un bicchiere vuoto o un piatto che nn strabordi di roba.

Anche il mio piatto è pieno,solo che io nn ho toccato niente.E nn perché sia schizzinoso. Certo,ho le mie abitudini e ci sono delle cose che nn mangerei neanche sotto tortura, tipo il pesce,che è una roba che proprio nn capisco,mi Sembra... Boh?Una cosa viscida che dovrebbe restarsene in acqua, o comunque il più possibile lontano dal mio piatto. Il fatto è che questa cena,come tutte le cene che si fanno prima di un concerto, io proprio nn riesco a godermela.E come potrei?È una specie di limbo in cui sei costretto a contare i minuti che ti separano dal momento in cui salirai sul palco,ed è doppiamente pesante perché tutti fanno finta di niente e cercano di rilassarsi.Nel backstage l'ansia nn la puoi nascondere, sei lì che dici:"Minchia,mancano dieci minuti"oppure che ripassi la scaletta,e il palco è proprio davanti a te,nn si scappa.A cena invece sei vicinissimo eppure lontano,e ci sono tutti che ti danno pacche e brindano alla tua,chi Più spensierato(come il deejay, che in questo momento sta spazzolando il poco sugo rimasto con un pezzo di pane)chi meno(come la mia ragazza,che mi guarda preoccupata e avrà mangiato al massimo due foglie di insalata), e ci sono camerieri che vanno e vengono chiedendoti se vuoi anche il risotto e tu che dici sì,che continui a ordinare cose che sai che nn mangerai mai.Penso sia una sensazione comprensibile: nn sei a cena con gli amici a divertirti e senza pensieri,è una cosa diversa,come se tu fossi il festeggiato anche se nn è il tuo compleanno. Alla fine,al posto delle candeline,c'è quel palco lì che ti aspetta,e far finta che nn esista nn renderà più facile salirci sopra.

<<Giò, vuoi una siga?>>Questo è Maurizio, che mi siede di fronte e mi guarda preoccupato,anche se nn so ormai quanti live abbiamo fatto insieme e dovrebbe essere abituato a quest'ansia che mi viene prima dei concerti. Lo guardo sollevando un sopracciglio, e lui mi risponde con un mezzo sorriso.<<Hai ragione,scusa>>mi fa.<<Ci ho provato.>>

Come se nn lo sapesse,che oltre allo stomaco chiuso mi passa anche la voglia di fumare. Le sigarette sono off limits,mi abbassano la pressione e ho paura,se fumo,di nn riuscire a rendere abbastanza sul palco.

Lo stesso vale per le bevande,e mica solo gli alcolici:il mio corpo è talmente sottosopra per l'agitazione che nn riesco a toccare nemmeno un goccio d'acqua o un pó di Estathè.

Come se questo nn bastasse ,a un certo punto arriva lei.Io la chiamo "la fitta", ma cosa sia esattamente nn lo so neppure io. Mi è venuta per la prima volta quattro anni fa:ho bevuto troppa acqua,o forse l'ho bevuta troppo in fretta,fatto sta che a un certo punto,all'improvviso, ho sentito una  fitta fortissima allo stomaco che mi ha fatto piegare in due.Così,dal niente.Sono rimasto in quella posizione per qualche minuto,senza sapere cosa fare,finché nn è passata da sola.E ancora adesso,quando mi viene,nn posso fare altro che questo:piegarmi,stringere i denti e aspettare che passi.Nessuno dei medici che mi hanno visitato ha saputo dirmi cosa sia,ho fatto tutti i controlli possibili e immaginabili,gastroscopia inclusa,e nada, nessuna spiegazione. Alla fine tutti mi dicevano sempre la stessa cosa:<<Non c'hai niente, stai benissimo. È soltanto stress>>.Soltanto!Provateci voi a convivere con una roba del genere,hai venticinque anni eppure sei talmente stressato che lo stomaco ti si accartoccia come un foglio bruciato ogni volta che...Boh?È questo l'altro problema della fitta,che nn so mai cosa potrà provocarla.Certo,ci sono momenti particolarmente importanti,come questo,adesso,questa sera:l'ansia è così tanta che potrei calcolare spaccando il secondo l'orario preciso in cui mi verrà. Ma nella vita ci sono poche giornate come Questa, il resto delle volte mi sento come se fossi al tavolo della roulette:se esce nero, fitta,se esce rosso,sto bene;lancio la pallina,la ruota gira,incrocio le dita...Ma sapere in anticipo cosa verrà fuori è praticamente impossibile.

GionnyScandal-La via di casa mia{la mia vita Come un romanzo}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora