Ora ci siamo io e lo specchio con le lampadine accese tutt'attorno,come nei film. Solo che il colore che ha la mia pelle in questo momento sembra uscito da un film dell'orrore:un bianco che a tratti diventa quasi giallo,con due occhiaie che,sì,sono proprio da panda. I miei fan ne sarebbero felici,la mia truccatrice un pó meno.
<<Mamma mia,Gionny,che disastro!Ma cos'è,da quant'è che non dormi?>>
Ok,non è proprio la cosa più carina del mondo da dire,ma devo ammettere che in effetti ha ragione. L'unica cosa che in questo momento riesce a dare un tocco di vitalità alla mia faccia è il tatuaggio,nuovissimo,che mi spunta sulla tempia sinistra:una spada che scintilla accanto all'orecchio,con il manico proprio sotto l'attaccatura dei capelli e la lama che scende giù fino allo zigomo.
<<Allora,cosa facciamo?>>M'incalza lei,visto che io non le ho risposto.
<<Di solito faccio una roba base...>>le dico,ma è la prima volta che lavoro con lei e so che sembra strano per uno come me,ma non so bene come spiegarle cosa voglio esattamente. Deve essere la tensione,ho troppi pensieri adesso è vorrei che almeno di queste "piccole" cose(il cibo,il trucco,la batteria del cellulare)fosse qualcun altro a occuparsene al posto mio. Forse in realtà è per questo che gli artisti più famosi rompono tanto le scatole con il backstage,il tech rider e tutta questa roba che bisogna fare prima dei concerti:in quei momenti sei come un bambino,un neonato che è talmente assorbito dalle sue sensazioni da non riuscire a prendersi cura di niente,neppure di se stesso.
<<Facciamo una cosa veloce?Fondotinta,copri occhiaie e cipria?>>
"Ecco,così mi piaci "penso." Prenditi cura di me."
Mi torna in mente quando ero piccolo e ho cominciato ad andare dal barbiere. Una cosa che a noi maschietti ci faceva subito sentire adulti:coi capelli ancora umidi dopo il lavaggio, ti sedevi su quella sedia che era alta più di te e lasciavi che ti mettessero addosso quella specie di grembiule che si usa per raccogliere i capelli tagliati. Avete presente,no?Per un attimo era come se il tuo corpo fosse scomparso all'improvviso,tutto quello che rimaneva era una piccola testa sospesa in uno specchio che sembrava grandissimo. Poi arrivava il momento magico:<<Che taglio vuoi?>>chiedeva il barbiere, e in un attimo tutto Sembrava possibile. Crestino?Rasati a zero?A spazzola?Un pó più lunghi al centro e pó più corti ai lati come Beckham?Per fortuna anche da piccolo sapevo cosa volevo:<<Voglio il ciuffo>>. E lui,appena glielo dicevo,partiva a razzo con le forbici e il pettine,io guardavo le ciocche cadere sul grembiule bianco e pensavo:"E adesso?Cosa succederà?". Poi arrivava il calore dell'asciugacapelli e per un pó tutto era coperto dal suo rumore e dai capelli che ti finivano davanti agli occhi come un sipario da aprire. La prima volta,quando credevo che fosse tutto finito,il barbiere ha tirato fuori da un cassetto una scatoletta rotonda piena si gel e ha cominciato a passarmelo sul ciuffo,con la punta delle dita,finché tutta la testa non mi luccicava,una calotta scura e brillante come andava di moda in quel periodo. Ricordo che mi è sembrato una specie di miracolo: quella cosa io non sapevo di volerla,eppure lui,il barbiere, l'aveva fatta lo stesso. Aveva capito i miei desideri prima ancora che li capissi io. In un certo senso,si era preso cura di me.
<<Perfetto, va benissimo>>Dico alla ragazza, e a quel punto cerco di rilassarmi.
Lei prima passa una spugnetta nei punti strategici: la fronte,che coi capelli tutti tirati su come li porto io sembra altissima (una cosa buona,visto che si dice che chi ha la fronte così è più intelligente!);le guance,che quando uno è magro come me sono un po' scavate e fanno spuntare fuori gli zigomi; il mento,liscissimo perché ho fatto la barba stamattina prima di uscire.
<<Ti dà fastidio?>>mi chiede,perché senza farlo apposta ho arricciato un pó il labbro Mentre la spugnetta ci passava vicino.
<<No,tranqui. È che non sono abituato!>>
STAI LEGGENDO
GionnyScandal-La via di casa mia{la mia vita Come un romanzo}
FanfictionUna storia di riscatto,una storia vera