Altalene

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"Non so cosa vuoi tu, ma non succederà più ciò che è successo ieri. Non sono così fragile, di solito. Tornerà tutto normale. Hai intrapreso una strada diversa dalla nostra, come puoi pretendere di andare in controsenso? Rischi solo di uccidere qualcuno, oltre a te stessa."
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Il messaggio di Lauren mi passa davanti agli occhi più e più volte mentre esco di casa per andare al party, ma sono certa che si sbagli.

La mia strada e la sua sono diventate di nuovo la stessa. Non so se si dividerà nuovamente, ma per ora, dovrà accontentarsi di viaggiare assieme a me.

Mi sento egoista a pensarlo, dovrei lasciarla forse vivere in pace senza darle più fastidio?

Dovrei, probabilmente, ma nonostante siano passati due anni, non ho mai smesso di provare dei sentimenti per lei, e me ne rendo conto in situazioni come queste, in cui lei mi respinge e il mio cuore cerca invece, forse invano, di riabbracciare il suo.

Dai suoi occhi non traspare alcuna emozione. È indecifrabile. Certo, ieri era spaventata e più fragile. Ma è difficile capire se il suo sia odio o amore nei miei confronti, so solo che non le sono indifferente. Dopo tutto quello che abbiamo passato, non potrei esserlo.

Sono difronte all'entrata del posto, sono le 21:54. Decido di chiamare Dinah, ma, con mia sorpresa, la vedo uscire dal locale mentre dal cellulare ascolto il primo suono.

Mi abbraccia e fa capire al bodyguard che può farmi passare.

Dannazione, ha il solito fisico modellato e sinuoso, la mia Dj, sarebbe stata una donna di classe, se non fosse per le continue battute squallide ed allusive che la rendono, ad ogni modo, unica ed insostituibile.

Indossa un abito color panna, con qualche piccolo dettaglio luccicante, attillato, lungo quasi fino alle ginocchia. È abbastanza semplice, non troppo scollato, elegante, ma non volgare. Le calza divinamente. Come se non bastasse la sua già nota altezza, indossa delle scarpe argentate con tacco. In confronto, mi sento bassissima; lo sono, effettivamente.

Mentre ci dirigiamo all'interno del locale mi dice che le piace cosa indosso. Così colgo l'occasione per dirle che lei, dal canto suo, è strepitosa in quell'abito.

Io ho addosso un vestito nero, lungo, con scollo a V e uno spacco che percorre tutta la gamba destra, abbinato a dei tacchi neri.

Il posto ha una luce rossa, soffusa, ma credo cambi colore. È un bel posto. Per ora, più che un party, sembra semplicemente un ritrovo per gente ricca, e probabilmente è esattamente così.

Ally e Normani mi colgono di sorpresa quando mi spuntano davanti con un sorriso stampato in faccia.

Ally mi assicura che più tardi si ballerà.
Normani mi fa cenno di sedermi al tavolo, dove ci serviranno dei drink.

"Dobbiamo parlare" mi dice Dinah con un tono che mi spaventa.

La guardo spalancando un po' gli occhi, probabilmente, perché si accorge che ho interpretato male.

"Intendevo che ci dobbiamo probabilmente dire un mucchio di cose! Sbaglio?" sorride

"Ah, mi avevi fatta preoccupare, credevo che te ne uscissi con qualche brutta notizia" rido di me stessa per averla fraintesa

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