Rock a bye, Mila

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"Brutte notizie".
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Lauren's POV

Il medico pronuncia quelle parole e il mondo si ferma in un istante. Credo di non sentire niente, va tutto a rallentatore prima che riprenda a parlare, come se non bastasse riesco solo a sentire l'orologio picchiettare affianco alla mia testa, visto che ho una mano tra i capelli.
Picchietta troppo lentamente, le luci dell'ospedale sono accecanti, non le sopporto.

"Non sappiamo ancora se si risveglierà né quando lo farà, attualmente è in coma, per quanto ne sappiamo potrebbe ancora essere in pericolo di vita."

Non riesco a pronunciare una domanda che fa invece Dinah al posto mio: "Ma da cosa è dipeso questo mancamento?".

"Stiamo aspettando i test per escludere che sia stata colpa di qualche sostanza stupefacente, per ora sappiamo che non mangia da giorni, come risulta dalle analisi. Sapete se è stata sottoposta a stress recentemente?"

Dinah, Ally e Mani mi guardano quando il medico pronuncia queste parole.

"Sì, potrebbe essere stata sotto stress in questi giorni, sono successe tante cose che le hanno un po' sconvolto i piani probabilmente, questo da circa dodici giorni" affermo con voce un po' tremante.

Sono stata io. È colpa mia se si trova su quel letto a rischiare la vita. Sono stata io e devo rimediare, ma come?

"Quando possiamo vederla?" Chiede Ally all'uomo in camice bianco.

"Presto, la stanno sistemando, ma potete entrare solo una alla volta".

Mi guardano di nuovo. "Io entro per ultima, ho bisogno di tempo, scusate" dico abbassando il capo.

Il medico fa per andarsene ma lo fermo.
"Lei. La sua vita è nelle sue mani. Mi prometta che vivrà."

"Non posso farlo, ma ti prometto che farò tutto ciò che è in mio potere affinché sopravviva," mi risponde ammutolendomi "ora devo andare".

Ally entra per prima. Io esco fuori e chiedo ad un ragazzo una sigaretta che gentilmente mi porge, assieme ad un accendino.

Mi sento colpevole di quello che le è successo, se non dovesse farcela, non me lo perdonerei mai, abbandonerei tutto.

La mia vita non avrebbe più un senso.

Sento cantare. È Ally, probabilmente ancora dentro la stanza, mi affaccio all'entrata ma non la supero, sto ancora fumando.

Cantava semplicemente una ninna nanna:

Rock a bye Mila, on the tree top,
When the wind blows the cradle will rock.
When the bough breaks the cradle will fall,
And down will come baby, cradle and all.

È la stessa che cantò una volta a Mani, in un video che postò su Instagram. È sempre stata dolcissima, come una mamma, Ally.

{ https://youtu.be/JzOS98jmW7w }

Anche Dinah è entrata, ma è dovuta entrare anche Mani perché la bionda non riusciva a stare calma e ha avuto un attacco di panico.

I medici, comprensivi in questo caso, hanno lasciato che entrassero insieme.

Tocca a me. Sto difronte a quella fredda porta bianca per un po'. Ally mi si avvina da dietro, mi poggia una mano sulla spalla, e dolcemente mi dice "sii forte, fallo per lei".

Annuisco. Queste parole mi danno la forza per entrare. Ci metto un po' prima di avvicinarmi. Sento le lacrime accumularsi, stringo gli occhi e alcune escono involontariamente.

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