Vampiri ( Larry Stylinson )

2. Un vampiro di nome Louis

Il vampiro gli afferrò i capelli con una mano, gli piegò il collo e conficcò i suoi canini appuntiti nella sua pelle nivea.

Harry non si rese nemmeno conto di quello che stava succedendo, essendo troppo debole e ubriaco per capire e ragionare.

Il vampiro lo lasciò andare, quando ormai era sull'orlo della morte ed Harry scivoló a terra abbandonato a se stesso.

Si svegliò molto tempo dopo e si ritrovò inspiegabilmente nel suo letto, nella sua camera, nella sua casa.

Aprì gli occhi a fatica e riuscì a stento a mettere a fuoco l'ambiente che lo circondava.

La camera era in penombra, rischiarata solo da alcune candele, ad indicare che fuori era ormai buio.

All'improvviso le cortine del letto si mossero leggermente e una strana figura apparve accanto a lui.

Harry spalancò gli occhi stupito e un po' impaurito e, con voce flebile, chiese:

" Chi sei?"

Il giovane, perché di un ragazzo di non più di venticinque anni si trattava, sorrise dolcemente mostrando una dentatura perfetta e sussurrò:

" Io sono ciò che vuoi, io sono ciò che cerchi.
La vita non ha alcun senso per te, vero?
Il cibo non ha sapore, tutto ti sembra vuoto ed inutile e la tua esistenza ti sembra un peso.
Io, mio caro, sono qui per darti la scelta che a me non fu data e per farti conoscere un nuovo mondo "

Harry sbattè le palpebre incredulo, osservò il viso perfetto di chi gli aveva parlato e si fissò sui suoi bellissimi occhi azzurri.

Così, senza un perché e senza un motivo preciso, accettò la mano tesa che il misterioso giovane gli porgeva e la strinse.

Un brivido di freddo gli percorse tutto il corpo, dato che la mano del ragazzo era gelida come quella di un morto.

Fu tentato di scostarsi da lui, ma quegli occhi blu l'avevano ammaliato a tal punto che era quasi diventato incapace di intendere e di volere.

" Come ti chiami?" chiese con una voce flebile e roca.

" Il mio nome è Louis, Louis Tomlinson e sono qui per te, piccolo angelo " rispose il giovane con un tono suadente e mellifluo.

Harry annuì inebetito e, come ipnotizzato, si alzò e seguì Louis fuori dalla propria stanza.

Oggi ho ripubblicato la Os " Hiems et ver "