8. New Orleans

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Harry e Louis si osservarono in cagnesco, ma si resero conto che dovevano in qualche modo collaborare perché ora non avevano più una casa e nemmeno un soldo.

Da quella sera, quindi, il vampiro più vecchio ritornò al suo antico modo di procurarsi i soldi, cioè derubare le proprie vittime ed Harry, seppur a malincuore, dovette aiutarlo.

Quando poi non svuotava le tasche di un morto in qualche vicolo, Louis era seduto ai più importanti tavoli da gioco nei salotti più ricchi della città, adoperando la sua scaltrezza di vampiro per succhiare oro, dollari e atti di proprietà ai giovani rampolli dei coloni che si lasciavano ingannare dalla sua cordialità e sedurre dal suo fascino.

Tuttavia non era in grado di amministrare questi guadagni e lì interveniva Harry, che era abile negli investimenti.

Così, in breve tempo, i due riuscirono a comprarsi una bella casa e a condurre una vita dignitosa.

New Orleans, all'epoca, rendeva alquanto semplice l'esistenza di chiunque e, in modo particolare, di due vampiri.

In tutta l'America non c'era una città come New Orleans, non solo c'erano francesi e spagnoli d'ogni classe che avevano costituito l'elemento originario di quella singolare aristocrazia locale, ma vi si erano poi anche riversati emigranti d'ogni provenienza, soprattutto irlandesi e tedeschi.

E non c'erano solo gli schiavi neri, che erano ancora eterogenei ed eccentrici nei loro diversi abbigliamenti e comportamenti tribali, ma tutta quella classe, che andava aumentando, della gente libera di colore, gente meravigliosa in cui si mischiava il sangue indigeno e quello delle isole, che produceva una magnifica ed eccezionale casta di artigiani, artisti, poeti e donne di rinomata bellezza.

Poi c'erano gli indiani, che nei giorni d'estate ricoprivano l'argine con le erbe e gli oggetti d'artigianato che vendevano.

E in mezzo a tutta quest'accozzaglia di lingue e di colori s'aggirava la gente del porto, i marinai, che arrivavano a grandi ondate per spendere il loro denaro nei cabaret, per comprarsi una notte con quelle belle donne, scure o chiare che fossero, per cenare nei migliori ristoranti francesi e spagnoli e bere vini d'importazione.

Infine, naturalmente, c'erano i coloni che scendevano in città con le loro lucide carrozze a comprare abiti da sera, argento e gemme e ad affollare le stradine anguste che portavano al vecchio Teatro dell'Opera francese, al Théàtre d'Orléans e alla cattedrale di St. Louis, dalle cui porte spalancate i suoni della messa cantata si spandevano sulla folla che riempiva la Place d'Armes.

In questo luogo magico e magnifico, due vampiri riccamente vestiti, come Louis ed Harry, che attraversavano elegantemente una dopo l'altra le pozze di luce delle lampade a gas, non avrebbero potuto, di sera, essere notati più di centinaia d'altre creature esotiche e questa era la loro forza.

Vampiri ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora