19. Armand

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Lo spettacolo proseguì con scenette di vario tipo e, alla fine, quando tutto finì e il pubblico fu uscito dalla sala, Harry e Claudia rimasero soli.

Ad un certo punto qualcuno apparve vicino a loro.

Era un uomo dai capelli ramati ed Harry capì subito che si trattava di un vampiro, un bellissimo, meraviglioso vampiro.

Egli si inchinò pronunciando un flebile :

" Armand, al vostro servizio "

Harry non seppe dire altro se non :

" Vi cerchiamo da moltissimo tempo "

Il riccio sentì una strana sensazione, il suo cuore si calmava , come se la calma di Armand gli togliesse la trepidazione, l'affanno, come il mare toglie le cose dalla terra e le ingloba in sé.

Emanava da lui una tranquillità straordinaria che lo colpì enormemente.

Aveva la netta sensazione che sapesse perfettamente cosa lui stesse facendo, e la sua posa tranquilla e i suoi profondi occhi castani sembravano dire che non c'era alcuna utilità in quello che stava pensando e, tantomeno, nelle parole che si stava sforzando di formulare in quel momento.

Claudia, invece, non disse niente.

Armand all'improvviso cominciò a scendere le scale, invitando i suoi ospiti a seguirlo con un cenno di benvenuto.

Aprì una porta nella parete più in basso e li fece entrare nelle stanze sotto il teatro, i suoi piedi sfioravano appena le scale di pietra mentre scendeva, e dava loro le spalle con completa fiducia.

Entrarono in quella che sembrava una vasta sala da ballo sotterranea, ricavata da una cantina molto più antica del teatro che le stava sopra.

Sopra di loro, la porta che aveva aperto si richiuse da sé e la luce svanì prima che Harry potesse farsi una chiara idea della stanza.

Si udì il fruscio dei suoi abiti nel buio e poi la lieve esplosione d'un fiammifero.

Armand aveva acceso una candela e, tenendola alta, cominciò ad avanzare lungo il muro, facendo segno ad Harry e a Claudia di seguirlo.

Arrivarono in un'ampia stanza e i due vampiri di New Orleans trattennero il fiato.

Attorno a loro si materializzarono, infatti, almeno una cinquantina di vampiri, uomini e donne, di ogni aspetto e razza.

Armand lasciò un istante i suoi ospiti a riprendersi dallo choc subito e poi fece loro cenno di seguirlo, conducendoli in quella che doveva essere la sua camera.

" Come già sapete il mio nome è Armand " disse il vampiro dai capelli ramati non appena tutti e tre si furono accomodati " Da un po' c'eravamo accordi della vostra presenza a Parigi, così vi abbiamo cercato "

" Noi siamo Harry e Claudia " rispose il riccio, presentando se stesso e la bambina.

" Come siete diventati vampiri? " domandò Armand con sguardo serio e imperscrutabile.

La mano di Claudia si alzò impercettibilmente dal grembo e i suoi occhi si spostavano meccanicamente dal suo viso a quello di Harry.

Harry lo notò e capì che anche Armand doveva averlo notato, ma non lo mostrò in alcun modo.

" Non volete dirmelo, ho capito " rispose il vampiro dai capelli ramati.

Tra i tre calò un pesante silenzio, finché Claudia, con coraggio, non osò chiedere:

" Tu...io capisco che tu sei un vampiro da molti secoli, quindi puoi dirci da dove veniamo, chi siamo e come siamo giunti sulla terra?"

Armand sorrise impercettibilmente, mostrando per un istante i suoi lunghi canini bianchi.

" Io non so nulla e, se anche sapessi qualcosa, non lo racconterei certo ad una creatura come te.
Tu non dovresti essere un vampiro, la mente di un bambino non può sopportare la grandiosità e la difficoltà del sapere vampiresco "

Claudia si accigliò e, con rabbia, si alzò, aprendo la porta e uscendo.

Harry, anche se voleva con tutto se stesso fermarsi, si levò dalla sedia e fece per seguirla.

Armand, però, lo afferrò per un braccio, lo voltò verso di sè e lo baciò sulla bocca.

" Devi liberarti di lei per trovare te stesso. La compagnia di una bambina non ti aiuterà...tu hai bisogno di un compagno, di un uomo, di un amante...
Tu non sai cosa si prova quando un vampiro trova la propria anima gemella, tu non sai che solo allora troverai te stesso e ti libererai da quella inquietudine che ti avvolge...
Liberati di lei e, quando l'avrai fatto, torna da me...
Allora ti dirò tutto e ti renderò mio per sempre..."

Harry si liberò dalla presa del vampiro e si precipitò in strada, dove Claudia lo stava aspettando.

La bambina capì subito che c'era qualcosa che non andava in lui, ma non disse nulla.

Harry, dal canto suo, sentiva il proprio cuore battere nel petto, ma non riusciva a capire se la causa di ciò fosse felicità o paura.

Ho ripubblicato la Os Larry " La carica dei 101 " 💚💙

Vampiri ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora