6. Morire e rinascere

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Quando Harry vide la luna sul selciato, ne rimase a tal punto incantato che restò lì un sacco di tempo.

Passò accanto alla cappella di famiglia senza dedicargli neppure un pensiero e, mentre stava tra le piante di cotone e le querce, la notte gli apparve come un coro di voci che cantavano una melodia misteriosa.

Quanto al suo corpo, non aveva ancora subito la completa trasformazione e, non appena si abituò a tutti quei suoni e a quelle visioni, cominciò a fargli male.

Tutti i fluidi umani venivano espulsi dal suo organismo, infatti moriva come creatura umana, eppure come vampiro era pieno di vita e con i suoi risvegliati sensi dovette assistere alla morte del suo corpo con un certo disagio e, alla fine, con terrore.

Di corsa risalì le scale fino al salotto della casa, dove Louis, già al lavoro sulle carte della piantagione, ispezionava i costi e i profitti dell'anno precedente.

" Sei un uomo ricco " disse quando Harry entrò.

" Mi sta succedendo qualcosa !" gridò il ragazzo riccio spaventato.

" Stai morendo, tutto qui, non fare lo stupido. Non hai delle lampade a olio? Con tutto il denaro che hai puoi permetterti olio di balena solo per una lanterna? Portamela!" rispose esasperato Louis.

" Sto morendo! " urlò di nuovo Harry.

Louis sollevò gli occhi, lo guardò e sorrise :

" Capita a tutti, angelo mio "

Harry rimase malissimo, si aspettava un aiuto da parte del vampiro più anziano, si aspettava un appoggio, una parola buona, ma Louis era troppo impegnato a calcolare quanto ricco lui fosse.

Il riccio allora fece una cosa inaspettata per un vampiro, scoppiò a piangere.

Cercò di farlo in silenzio, ma Louis se ne accorse.

La reazione che ebbe fu strana ed inaspettata...

Si alzò di scatto, si avvicinò a Harry e lo fissò attentamente, seguendo rapito le lacrime scorrergli sulle guance.

Allora posò un bacio leggero sulle sue labbra e sussurrò:

" Stai tranquillo, andrà tutto bene "

Harry, ammaliato dalla voce suadente del vampiro più anziano, si tranquillizzò e ritornò padrone di sè.

Quando Louis si accorse che stava sorgendo l'alba, prese Harry per mano e, insieme a lui, si diresse nella cantina della casa.

Posata sul pavimento c'era una bara, con il coperchio già aperto.

Louis si sdraiò al suo interno e fece cenno ad Harry di mettersi sopra di lui.

Harry, senza paura, fece quanto il vampiro dagli occhi blu aveva chiesto e, non appena la bara fu chiusa, i due scivolarono in un sonno profondo.

Ho ripubblicato la prima favola Larry, Sherwood, nella nuova raccolta " Os favole Larry".
Mettete il nuovo libro nella vostra biblioteca, mi raccomando!

Vampiri ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora