18. Il teatro dei Vampiri

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L'episodio della bambola, come il carattere strano e lunatico di Claudia, resero Harry inquieto e la preoccupazione aumentò ancora di più quando, una sera, al loro risveglio, il vampiro riccio trovò un biglietto sotto la porta.

Lo prese e lo osservò.

Da un lato, scritto in lettere dorate, si leggeva " Teatro dei Vampiri " e dietro, a mano, erano vergate le seguenti parole :" Vi aspetto questa sera alle nove, tu e la piccola bellezza.
Sarete i benvenuti. Armand "

Harry non pensò nemmeno un minuto di rifiutare l'invito, così alle nove in punto, con Claudia, si trovò fuori dall'edificio che ospitava il teatro.

Al Teatro dei Vampiri si entrava solo su invito e il portiere controllò un istante il loro biglietto, prima di farli entrare.

I due vampiri si sedettero in mezzo alla folla che riempiva il teatro e si guardarono attorno con una inquietudine mista ad attesa.

Le luci si spensero all'improvviso, prima nella balconata, poi lungo le pareti della platea.

Un gruppo di musicisti si era raccolto nella fossa dell'orchestra sotto il palcoscenico e, ai piedi del lungo sipario di velluto verde, il gas tremolò, poi ebbe un guizzo e il pubblico sembrò allontanarsi come in una nube grigia, nella quale si distingueva soltanto lo sfavillio dei diamanti ai polsi, al collo e alle dita delle signore presenti nella sala.

Poi si sentì il lento, ritmico battito d'un tamburello.

Vi si aggiunse la tenue melodia di un flauto di legno, che sembrava raccogliere i suoni acuti e metallici delle campane del tamburello e avvolgerli in una tormentosa melodia di timbro medievale.

Ad un certo punto il sipario si alzò, le luci divennero più forti e il palcoscenico si rivelò un luogo boscoso e fitto, dove la luce brillava sui tronchi irruviditi e sui folti ciuffi di foglie sotto un arco di tenebre e, attraverso gli alberi, si scorgeva quella che sembrava la bassa sponda di pietra di un fiume.

Sopra questa, al di là, si scorgevano le acque scintillanti del fiume stesso....tutto questo mondo tridimensionale era riprodotto su un velo di seta dipinto che tremava appena, agitato da una lievissima corrente.

Un leggero scroscio d'applausi salutò quell'effetto illusionistico, raccogliendo approvazioni da tutta la sala finché raggiunse un breve crescendo e si spense.

Una figura scura, ammantata, si mosse sul palcoscenico da un tronco all'altro, tanto rapidamente che appena entrò nella luce sembrò apparire come per incanto al centro, con un braccio che balenava fuori dal mantello a mostrare una falce d'argento e l'altro che reggeva di fronte alla faccia invisibile una maschera in cima a un sottile bastone, una maschera che rappresentava il volto luccicante della Morte, un teschio dipinto.

Ed ecco, dietro questa figura, ne apparvero un'altra dalle quinte.

Era una vecchia, tutta curva, coi capelli grigi e un braccio abbassato dal peso d'un grande cesto di fiori.

I suoi passi strascicati grattavano sul palcoscenico, e la testa le sobbalzava al ritmo della musica.

Come posò lo sguardo sulla Morte indietreggiò e, deponendo lentamente il cesto, giunse le mani in atto di preghiera.

Era stanca, chinò la testa sulle mani, come per dormire, e poi protese le braccia verso di lei, in un atto di supplica, ma la Morte le si avvicinò e si chinò per guardarle il viso, nascosto allo sguardo di tutti dall'ombra dei capelli, poi balzò indietro, agitando la mano come per rinfrescare l'aria.

Risa incerte si levarono dal pubblico, ma quando la vecchia si alzò e si lanciò all'inseguimento della Morte, fu uno scroscio di risate.

Harry e Claudia però non risero.

Si erano accorti di una cosa, i due attori non erano umani...erano vampiri.

Ho ripubblicato la versione Larry di Mary Poppins, che si intitola " Harry Poppins " 💙💚

Vampiri ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora