30. La storia di Louis

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Harry e Louis erano sdraiati nel letto con lo sguardo fisso sul soffitto.

Si erano amati con una foga quasi animalesca e ora non sapevano cosa fare o dire.

Fu Louis a rompere quella bolla di incertezza e lo fece accoccolandosi sul petto del vampiro riccio, che non esitò a stringerlo a sè e ad accarezzarlo.

" È stato...stato....wow...come direbbero adesso..." borbottò Harry.

" Wow?" chiese Louis con un sorriso, sollevando il volto su di lui.

" Già, wow..."

Louis gli baciò delicatamente le labbra e sussurrò :

" È stato fantastico, angelo mio, la cosa più bella che mi sia capitata da quando sono nato come vampiro..."

" Quando sei nato come vampiro?" chiese Harry con il fiato in gola.

Louis non aveva mai parlato della sua vita mortale, nè tantomeno di come era diventato un vampiro.

" Sei pronto per ascoltare la mia storia?" chiese a bassa voce.

Harry si aprì in un meraviglioso sorriso, coprì entrambi con le coperte e annuì, stringendo a sè maggiormente Louis.

" Allora..." sussurrò il vampiro dagli occhi blu dopo un po' " sono nato in Alvernia, una regione della Francia, nel 1690 da una nobile famiglia decaduta.
Per intenderci, mio padre aveva un titolo, ma pochi soldi.
Nonostante questo, riuscì a mandarmi a studiare in un monastero e sono rimasto lì finché non ho compiuto sedici anni.
Poi avrei dovuto diventare avvocato, come voleva la mia famiglia, ma non lo feci...perché sulla mia strada capitò per caso il teatro.
Una sera assistetti ad uno spettacolo e conobbi uno degli attori, Nicholas.
Era un ragazzo bellissimo e dolce e io mi innamorai di lui come lui di me.
I miei genitori, però, non accettarono la mia relazione, così scappai con lui fino a Parigi.
Per alcuni mesi vivemmo felici e spensierati finché non capitò qualcosa..."

Louis smise un istante di parlare e Harry per confortarlo lo strinse a sè.

" Una sera, mentre io e Nicholas tornavamo a casa da una passeggiata " riprese il vampiro a parlare " ci imbattemmo in un individuo strano ed inquietante.
All'inizio avemmo paura di lui, ma poi ci offrì un lavoro e dei soldi e noi, come dei poveri allocchi, accettammo.
L'uomo ci disse di chiamarsi Magnus e scoprimmo purtroppo subito che aveva qualcosa di strano.
Non mangiava, non beveva e si vedeva solo di notte.
Una sera mi assentai un momento per andare in bagno e, al mio ritorno, io..."

Louis non riuscì a continuare e scoppiò a piangere.

Vampiri ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora