Settembre

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Venerdi mattina, sono le 7.00 e mia madre sembra un terremoto.
-<<Leooooo... è tardi sbrigati o farai tardi a scuola!>>.
-<<Ora scendo..- fortuna che arriva il fine settimana.>>.

Incredibile la voce acuta che riesce a tirar fuori mia madre quando deve chiamarmi o sgridarmi. E dire che è al piano di sotto. Quando non le rispondo e sale al secondo piano per buttarmi giù dal letto la sua voce rimbomba come se fossimo in un tunnel.

-<<Leo 5 minuti ancora, se non ti trovo in cucina a fare colazione sarò costretta a salire su.. Non costringermi.>>.

-<<Agli ordini maresciallo.>>.

Giuro che avrei voglia di rimanere su solo per il gusto di farla salire, ma non ho voglia di litigare anche con lei, la giornata di ieri si è conclusa già con una discussione molto accesa fra me e mio padre.

-<<Eccomi.>>

Pantofole, telefono alla mano e in un lampo sono in cucina a fare colazione. Anche se il problema di oggi non è certo saziare la mia fame, ma il compito in classe che mi aspetterà. Odio Chimica.

-<<Ancora in pigiama? Guarda che tra poco passa a prenderti Sam, non vorrai farla aspettare..>>

-<<Non sia mai..>> "con tutte le volte che ho aspettato io." penso tra me e me.

Quasi mi affogo bevendo il mio succo e di corsa mi avvio in camera mia, metto i primi jeans che trovo nel cassetto e un golf abbastanza comodo, ma presentabile. Devo sbrigarmi o perderò la mia gara per occupare il bagno anche oggi.

-<<Primo al bagno...>>
-<<Non se ne parla proprio..>>

Ogni mattina la stessa storia, mi tocca fare le corse per occupare il bagno prima di mio fratello.

- <<Apri stronzo, sono in ritardo.>>
-<< Se ti fossi alzato quando ti ho chiamato la prima volta questo non succederebbe.>> replica con fare autoritario mia madre.

-<<Vorrà dire che oggi invece di andare a scuola e fare il compito in classe me ne starò spaparanzato sul divano, guardando la tv.>>
-<<Mattia aprì la porta, o tuo fratello farà tardi.>>

Mattia, quel simpaticone che ogni giorno mi tormenta come può, è mio fratello maggiore, ha 23 anni, diplomato con ottimi voti, studia all'università per diventare avvocato. Insomma, il cocchino di casa.

"Bibiiiip..."
Sam è arrivata e come al suo solito suona il clacson. Odio quel clacson.

Sam sta per Samantha, ovvero la mia migliore amica, ovvero la mia tassista ufficiale, almeno fino a che non mi decideró a prendere la patente.

-<<Buongiorno, pronto per il compito in classe? >>
-<<Devo risponderti sinceramente? Odio profondamente chimica, lo sai.>>
-<<Ma dai, vedrai che andrà tutto bene.>>

Sam cerca sempre di farmi essere più positivo, ma il più delle volte ci rinuncia non riuscendo a rendermi tale.
Si sono pessimista, forse anche perché se uno vede sempre in negativo, se le cose poi vanno male, sarà meno deludente il risultato, mentre in caso contrario potrà solo gioire con quel pizzico di sorpresa.

-<<Come al solito non c'è mai posto in questa scuola.. qui niente... eccolo, un posto finalmente!>>

La campanella suona e le lezioni cominciano. Il compito è all'ultima ora, menomale, così avrò tempo per ripassare.
Le ore passano veloci, la ricreazione pure, e l'ansia inizia a farsi strada.

Stretti in un abbraccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora