Capitolo 14

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Sono le 8.00, la sveglia suona da almeno dieci minuti, dovrò sbrigarmi o farò tardi. Oggi è il grande giorno.

Mi preparo di corsa e scendo in cucina a bere un succo.

<<Ciao mamma, vado via>>.

<<Ciao tesoro, ci vediamo dopo>>.

Mia madre non si è persa neanche una gara di quelle che ho fatto da quando partecipo a questa manifestazione.

Sono un turbinio di emozioni, ma allo stesso tempo sono anche preoccupato. Una volta finite le performance di tutti e quattro i rioni, sarà tutto finito.

Ed oltre alla manifestazione, finiranno anche le mie opportunità di stare con Ginevra. Se dopo tutti questi mesi passati a messaggiare non sono riuscito ad avvicinarla a me, vuol dire che non è destino che io e lei si possa stare insieme.

Arrivato al ritrovo del mio rione, la scorgo subito tra l'enorme mandria di persone che già ha iniziato a prepararsi con trucco e parrucco.

Lei è lì, mi sorride, il sole le risplende in volto. Bellissima!

Mi avvicino per salutarla, e noto che insieme a lei c'è la sua amica di classe, Flavia, credo che si chiami così.

Non mi è molto simpatica, anche perché sembra faccia di tutto per allontanarci. E poi è amica dell'idiota.

Una volta vicino a loro, saluto con molta timidezza e mi avvicino a Cami.

<<Buongiorno, sempre il solito ritardatario Leo>> mi sgrida Cami, notando in me il disagio.

<<Non ho sentito la prima sveglia>>.

<<Non ti preoccupare, tra poco andrà via, deve incontrarsi col fidanzato, e tu, caro Romeo, potrai stare con la tua Giulietta!>> esclama a voce bassa.

Non posso fare a meno di ridere, e di gioire dentro di me.

Non per niente, mi sembra una brava ragazza, ma in Flavia noto proprio antipatia nei miei confronti, per questo la cosa è diventata reciproca. Ma magari mi sbaglio.

<<Gine, io vado, Franci mi aspetta in fondo alla strada. Ci vediamo dopo, mi raccomando eh!>> esclama Flavia allontanandosi.

Mentre se ne va, si gira verso di me e mi fa cenno con la mano. Rispondo al saluto e mi avvicino verso Ginevra.

<<Tieni, mi sono avanzati da ieri. Li ho conservati apposta per te>> allungo verso di lei un pacchetto di orociok.

<<Oddio grazie. Ho una fame. Dividiamo?>> domanda sorridente.

<<No, sono tuoi>>.

Per ringraziarmi mi da un bacio sulla guancia.

'Ecco che mi sciolgo nuovamente come il burro'.

I preparativi per la gara sono iniziati. Iniziano a truccarci e a consegnarci i vestiti che dovremo indossare per la sfilata dei rioni.

La mattinata vola, e il pranzo non tarda ad arrivare.

Mentre siamo sdraiati a mangiare sul prato, non faccio a meno di accorgermi che Laura, un'amica in comune del fidanzato di Ginevra e Flavia, non distoglie lo sguardo da noi.

A quel punto Ginevra mi guarda e mi rivela un episodio.

<<Sai, lei è la migliore amica di Franci. È una spiona. Ieri sera è andata a dire a Matteo che io e te alle prove siamo sempre vicini. Non so se gli ha rivelato anche che abbiamo cenato insieme. Dice che lei ti odia e non può vederti>>.

Stretti in un abbraccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora