Capitolo 17

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Terza ora, e sono già stanco di questa giornata.

I professori parlano a vanvera, spiegano le loro materie senza interruzione, ma non li ascolto.

La mia mente è fissa verso di lei, la ragazza più bella del mondo.

Da quando mi son baciato con Ginevra tutto ha preso un altro senso. Un bacio, due labbra che si sfiorano e si assaggiano tra di loro e la vita cambia.

In questo momento vorrei tanto essere con lei. Toccarle i capelli, ammirare il suo fisico perfetto, carezzarla, guardarla negli occhi. Baciarla!

<<Pronto? Sei tra noi Leo?>> interrompe i miei pensieri Sam.

<<Oddio, non mi avranno mica di nuovo fatto delle domande a cui non ho prestato attenzione?>> domando intimorito.

L'ultima volta che è successa una cosa del genere siamo finiti in presidenza. Vediamo di non ripetere l'episodio.

<<Nessuna domanda dal professore. Ti ho chiesto io se nel pomeriggio facevi qualcosa con Gine.>> risponde Sam.

<<Oggi purtroppo no, ha una visita e quindi non possiamo vederci. Mercoledì sono con lei. Perchè?>>.

<<Così, per curiosità>>.

Sam riprende a seguire la lezione.

Che strano. Ero convinto che mi avrebbe chiesto qualcosa, e invece niente.

<<Avevi bisogno di qualcosa?>> domando.

<<No, tranquillo>>.

Non insisto. Se vorrà mi chiederà lei nuovamente qualcosa.

Tornando ai miei pensieri, prendo il telefono e digito questo semplice messaggio:

"Ti penso".

Solitamente non sono così romantico, ma lei mi fa essere diverso.

"Ginevra: Che dolce che sei... stavo pensando giusto a te adesso"

"Non ci credo"

"Ginevra: GIURO!"

"E a cosa pensavi?"

"Ginevra: A mercoledì.. cioè domani.. Ricordi che ci vediamo vero?"

"È da ieri che ci penso. Peccato non sia oggi mercoledì"

<<Posso avere il telefono ragazzo?>> irrompe il professore.

Ecco, solita fortuna. Parlo con Ginevra e, come di consueto, qualcuno interrompe tutta la magia.

<<Grazie. Questo lo riprenderà tua madre dal preside>>.

<<No, la prego. Non lo uso, lo tenga pure fino alla fine della lezione, ma non lo consegni al preside.>> imploro sperando di passarla liscia.

<<Per questa volta la scampi, perché è la prima volta che ti becco al telefono. La prossima volta andrà peggio.>>

Scampato pericolo!

A fine lezione recupero il telefono dal professore, che mi scruta con aria minacciosa.

Guardo il display: otto messaggi

"Ginevra: tanto ci vediamo all'uscita..
Ginevra: giusto?
Ginevra: Leo? Ci sei?
Ginevra: Morto!
Mamma: Oggi passo io a prenderti a scuola.
Ginevra: come minimo è subentrato un imprevisto
Ginevra: va be vado a lezione..
Ginevra: quando ti andrà di risponde fammi un fischio. I messaggi li ricevi."

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