Capitolo 8

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Non faccio altro che ripensare a quello che mi ha detto Mel. Come poteva pensare che Sam avesse fatto una cosa del genere?

Dopo pranzo mi sdraio sul divano.

Oggi non devo studiare, quindi decido di rilassarmi. Di Sam ancora neanche l'ombra.

Nel primo pomeriggio decido di passare a farle un saluto e vedere come sta, così infilo le scarpe e mi dirigo verso casa sua.

<<Ahhh ma sei viva. Ieri non ti abbiamo sentita tutto il giorno, dopo la tua reazione avuta sabato non abbiamo più avuto tue notizie. Qualcosa non va Sam?>> le chiedo appena si presenta alla porta.

<<Si si tutto bene, non sono venuta a scuola perché dovevo andare a fare una visita medica. Niente di grave, delle semplici analisi. Che avete fatto?>> risponde fredda.

È strano. Non mi aveva detto niente. Che mi stesse inventando una scusa?

<<Niente di particolare, hanno spiegato tutte le materie a scuola, e la prof di matematica fisserà il compito a breve. Poi va beh, per quanto riguarda l'incontro con Matteo, il fidanzato di Ginevra, sei già stata informata>>.

La vedo dubbiosa, quasi impreparata a quel che le ho appena detto.

<<Perché è venuto a scuola a cercarti?>>.

Mentre mi pone questa domanda inizia a toccarsi le mani e strappare le pellicine delle dita.

È nervosa. Per quale motivo? E perché fa finta di niente, so che è stata informata.

<<Beh si, ma tu già lo sapevi!>> esclamo.

<<Sapevo? Io? Come faccio a saperlo se non ero a scuola? Ti pare?>>.

Dal tono della sua voce si intuisce che è nervosa.

<<Mel! So che ti ha scritto oggi e ti ha raccontato tutto. Sbaglio?>>

<<Ahhh.. Si mi ha detto>> si tranquillizza.

Sono confuso. Perché tutto questo mistero e tutto questo nervosismo.

'Tu mi nascondi qualcosa' penso fra me e me.

<<Tra l'altro mi ha fatto capire di sospettare qualcosa di te riguardo questa storia>> azzardo una risata mentre le faccio questa confessione.

<<Io non c'entro niente>>

Non le ho ancora detto cosa sospettasse, e già mette le mani avanti? Inizio a sospettare anche io adesso.

<<Ci mancherebbe, ma lei pensava che in qualche modo fossi stata tu ad avvertire Matteo di ciò che è successo domenica>> cerco di tranquillizzarla.

<<Per quale motivo? Dar vita ad un gran casino?>> chiede indispettita.

Ok, è chiaro che è strana. Ogni volta che dico qualcosa ha reazioni molto strane. Prima si tocca le mani con fare nervoso, poi risponde in maniera acida e allo stesso tempo preoccupata.

<<Perché sei così agitata a parlare di questa cosa? Ti ho semplicemente detto che era uscito fuori questo pensiero. In fondo non ti ho puntato il dito contro. Per di più, anche se non sei la tipa che farebbe questo genere di cose, sei l'unica che sapeva da subito cosa era successo domenica sera>>

<<A quanto pare non ero l'unica. Altrimenti come fa a sapere Matteo che vi siete visti, vi siete baciati e parlati?>> sbotta.

<<Tu come sei a conoscenza di cosa sa lui? Non ti ho detto cosa sapeva>>.
I dubbi si fanno sempre più grossi.

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