- La più antica e potente emozione umana è la paura, e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto -
Più leggo questa frase e più mi torna alla mente la serata di ieri. Non ho mai visto Sam in quello stato. Vorrei tanto sapere cosa le abbia scaturito quella preoccupazione e quel terrore che le si leggeva il viso, ma non vuole parlarne.
Le ho mandato tre messaggi, ad ognuno dei quali ha risposto molto fredda e in monosillabi. È chiaro che vuole stare un pò da sola.
<<Buongiorno dormiglione, guarda che domenica splendente, il sole è alto e tu sei ancora a letto alle 11 del mattino>> esordisce mia madre mentre entra in camera.
<<Si si, buongiorno, ora lasciami stare che non è giornata>>
Se immaginassi la giornata di oggi come l'ultima che ho passato mi viene l'ansia.
Sul telefono nessuna notifica. Non mi ha cercato.'Che strano!' Penso.
Chissa anche a Ginevra cosa passi per la testa. Mi fa una tale rabbia.
Vederla ieri sera è stato l'ennesimo colpo al cuore. Bellissima. Peccato per un piccolo inconveniente: era con lui. Quanto vorrei essere al suo posto.
"Mel: Hai sentito Sam? Si sa il motivo per cui sia impazzita? E Ginevra? Fammi sapere.."
Breve ma concisa, Mel è la solita curiosona.
"Purtroppo non vuole parlare, prova a scriverle tu, magari fra ragazze vi capite meglio.. Ginevra dopo ieri sera non credo si farà risentire."
Eh già! Forse sbaglio, ma non penso che risentirò Ginevra molto presto, e se non fosse che abbiamo le prove di Musical non la rivedrei neanche.
Mi dispiacerebbe. Non c'è cura migliore per i miei occhi che guardare una meraviglia del genere.Oh Cristo, da quando sono così romantico.
Accendo il computer, volume al massimo e musica in ripetizione. Penso che la mia domenica la passerò così.
Mentre mi scateno e canto le canzoni che passano a squarcia gola, ogni tanto vedo fare capolino una testa dallo specchio del mio armadio. È mia madre che tenta di farmi abbassare la musica.
Non potete capire quanto sia buffo vederla entrare dalla porta solo con la testa e, nonostante urli per farsi sentire, vedere solo le labbra che si muovono senza produrre nessun suono.
La musica rimbomba dentro di me, e provo una sensazione di libertà. Come se fossi felice, senza preoccupazioni. Magari fosse così.
"Ginevra: Buongiorno, che fai?"
Momento di libertà esaurito in men che non si dica.
Non nascondo che gioisco dentro per il fatto che mi abbia pensato, ma non mi basta più.
"Ascolto la musica a tutto volume.. così non penso a nulla.. e dimentico"
"Ginevra: Ganzo.. senti volevo chiederti una cosa.. "
"Dimmi.."
Quel tempo che ci mette a rispondere dura un eternità. Dio che ansia, chiedimi quello che mi volevi chiedere.
"Ginevra: Secondo te chi la vince la gara di Musical?"
Io mi auguro vivamente che non fosse questa la sua domanda.
No cioè la sua domanda non poteva esser questa."Volevi veramente chiedermi questo?"
"Ginevra: Devo andare"
Non ce la faccio più.
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Stretti in un abbraccio
RomanceIl sentimento, la passione, l'addio... la storia d'amore che non si dà pace..