Capitolo 17

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Resto a chiacchierare con Cindy finché non ci portano i nostri cocktail, mentre lo sorseggio e sento parlare la mia logorroica amica mi viene in mente una domanda. <Cindy dove siete stati in questi due anni? Non vi ho mai visti in città> le chiedo, interrompendo il suo monologo. Lei mi scruta con i suoi occhioni cristallini. <Ci siamo trasferiti a San Francisco per un po', dopo che Gus è stato arrestato e Gavin se ne andato, abbiamo deciso di cambiare aria> mi dice con voce triste pensando a suo fratello Gus. Faceva parte della nostra compagnia, ma non l'ho mai sopportato, era prepotente e odioso. Non come Cindy , anche se pazza è un amica fantastica. Mi maledico ogni giorno per averli abbandonati, ne sentivo la mancanza ogni giorno. Ne avevo bisogno di staccare, soprattutto sapevo che se continuavo a frequentarli, anch'io sarei entrata nel giro di droga e non me ne sarei tirata fuori perché volevo troppo bene a tutti loro per non aiutarli. <Ora resterete qui?> le chiedo speranzosa di allacciare di nuovo i rapporti con tutti loro. <Si, visto che inizieremo il college qui a San Diego. Non riuscirai questa volta ad allontanarci> mi dice sorridendomi e facendomi l'occhiolino. <Spero proprio che non ci sia un motivo per abbandonarvi> le dico ridendo di gusto insieme a lei. Diamine! Se mi era mancata questa ragazza! Loro sono tutti più grandi me, anche Gavin ha due anni in più di me. Ero la piccolina del gruppo, ma mi sentivo a mio agio e tranquilla con loro. Il mio sguardo si punta su Gavin, sta parlando con Simon mentre una ragazza più nuda che vestita gli si struscia addosso. Il mio viso si oscura a questa visuale oscena, vorrei tanto prendere a pugni prima quella sgualdrina e poi lui. Per colpa sua, i miei muri che avevo eretto per proteggermi stanno crollando uno dopo l'altro. Cindy segue il mio sguardo e fa una smorfia disgustata, quanto la capisco e penso di avere la stessa espressione. <Giuro, che se per colpa sua tu te vai via, lo castro> mi dice digrignando i denti. <Tranquilla a quello ci penso io> le dico malefica, ci scambiamo un occhiata per poi scoppiare a ridere come pazze isteriche. <Vieni, andiamo a scatenarci> mi dice mentre mi trascina nella pista affollata, senza neanche aspettare una mia risposta. Tra spintoni, gomitate e imprecazioni raggiungiamo un angolino libero per scatenarci. Non badiamo ai ragazzi che ci gironzolano attorno, visto che siamo troppo impegnate a seguire la musica. Una cosa che adoro di Cindy è proprio questa, che non ti abbandona mai e ti segue a fare pazzie senza giudicarti, anzi, è la prima che le propone. Con Sandy e Jack mi sentivo sempre giudicata e non potevo fa uscire la " vera me". Non so neanche come sono diventata loro amica due anni prima, sono così diversa da loro. Non mi preoccupa neanche di cercare Sandy, sicuramente mi avrà sostituito con qualche bel biondino dagli occhi azzurri, il classico principe azzurro che lei adora. Sono talmente presa dalla musica che non mi accorgo neanche del ragazzo che si sta avvicinando con sguardo tenebroso, facendo aprire un passaggio tra le persone che ballano. Le ragazze lo mangiano con gli occhi mentre i ragazzi lo guardano invidiosi. Lui continua ad avanzare senza guardare in faccia nessuno, con un solo obbiettivo in mente. Cindy mi guarda con un ghigno divertito, proprio quando sento due braccia cingermi i fianchi. Mi irrigidisco subito, con gli occhi spalancati come due fanali e guardo Cindy impaurita. Lei mi ricambia con uno sguardo interrogativo, ma quando sento il profumo di Gavin che mi pervade mi rilasso istintivamente. Anche se mi ero ripromessa di non avvicinarmi più a lui, non posso farne a meno è come una droga, quando ne provi una dose e non ne puoi più fare a meno. Ad un certo punto il dj cambia canzone drasticamente e fin dalle prime note la riconosco subito, è di Flo Rida Club can't Handle me. Mi giro per guardare negli occhi Gavin per vedere se anche lui si ricorda della nostra passione di step up e che quando la mettevano in discoteca la ballavamo imitando i ballerini del film. Lui mi guarda con uno scintillio negli occhi grigi e sorridendoci iniziamo a scatenarci come pazzi, ricordando i passi alla perfezione. Sembra che il tempo sia ritornato indietro, riportandomi a quei tempi spensierati e che il mio solo dilemma era come confessare al bestione i miei sentimenti. Si aggiunge a ballare tutta la mia vecchia compagnia, rivolgendomi dei sorrisi radiosi come saluto e unendosi a noi a ballare come pazzi. La canzone passa in fretta, ma noi guardandoci negli occhi e con quella sintonia che avevamo un tempo rinnovata, ci accordiamo di ballare fino allo sfinimento mentre a turno andiamo a prendere da bere per tutti. Ad un certo punto mettono un lento, stranamente, guardo stranita Cindy che ghignando malefica prende Simon ed iniziano a ballare. Scrollando le spalle e seguendo Duke, Luke, Michel e Alex ci incamminiamo verso i divanetti per riposarci, ma vengo strattonata per il braccio e mi scontro contro il petto marmoreo di Gavin. Lo guardo strabuzzando gli occhi mentre lui mi trascina in mezzo alla pista e abbracciandomi iniziamo a ballare il lento. Mi sento rigida come non mai, spaventata dal suo comportamento strano, ma soprattutto sorpresa. <Rilassati, non ti mangio mica bambolina!> mi sussurra all'orecchio con il viso vicinissimo al mio e piano, piano riesco a calmarmi tra le sue braccia grazie al suo profumo di mente che mi fa sentire al sicuro. <Brava bimba> mi dice scherzosamente mentre mi accarezza la schiena. <Taci bestione, rovini l'atmosfera!> gli dico dandogli un pizzicotto sul braccio mentre lui fa finta di aver sentito male.<E che atmosfera sarebbe?> mi chiede ridendo e avvicinando il viso a pochi centimetri di distanza dal mio. <Quella dove io ti prendo a calci nel culo> gli dico angelica mentre scoppio a ridere per la sua faccia offesa. <Sei cattiva!> mi dice mettendo il broncio come un bambino e io gli strizzo le guance, facendoli fare facce buffe. <Come sei carino bestione> gli dico ridendo mentre mollo le sue guance che si sono arrossate per i miei pizzicotti. <Non osare mai dire che sono carino, al massimo puoi dire che sono stupendo> mi dice pavoneggiandosi e mi metto a ridere seguita da lui. Era da un eternità che non andavamo così d'accordo, ritornando ad avere quella complicità che un tempo ci trasportava in un mondo tutto nostro. Balliamo per un infinità di tempo abbracciati, ridendo e scherzando tra di noi, ma all'improvviso un corpo si abbatte su Gavin spedendolo a terra in malo modo. Trattengo il respiro per lo spavento e riconoscendo la persona che lo sta picchiando, per poco non svengo stordita da quella visione.

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