Capitolo 16

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Cloe

Chiudo la porta frastornata, non mi capacito di quello che è successo prima. Sembra quasi un sogno, anzi peggio, un incubo. Mi sono lasciata baciare da lui, quando mi ero ripromessa di non farlo mai più. Purtroppo, mi ha preso nel momento in cui ero più debole e con la mente assente, ancora, su quel crepaccio a piangere. Odio questa mia debolezza nei confronti di Gavin, con lui riesco a lasciarmi andare e senza che i miei demoni interferiscano. Sbuffo esasperata, non sopporto questa debolezza. Mi stravacco sul divano con un tonfo, a dir poco signorile, e prendo il mio libro che avevo abbandonato la sera prima sul tavolino. Mi immergo nella lettura, lasciando il mondo reale alle spalle. E' una sorta di fuga dalla realtà per me, in molte situazione troppo pesanti da digerire mi ha aiutato a lasciarmi trasportare dall'immaginazione e non pensare hai miei problemi. Sono talmente immersa nel mio mondo che, non mi accorgo del passare del tempo. Quando sono nel punto più saliente della storia, vedo spuntare davanti a me la faccia di Sandy. Urlo come una pazza isterica, lanciando il libro chissà dove e cadendo come una pera cotta dal divano. <Ciao Cloe> mi saluta mentre scoppia a ridere per la mia scenetta. <Diamine Sandy! Mi hai fatto prendere un infarto!> le dico con il fiatone corto. Mi maledico per averle dato le chiavi del mio appartamento. <Su dai, non essere tragica!> mi dice sbeffeggiandomi. <Tragica? Maledizione mi hai fatto prendere un colpo e per poco non ci rimanevo secca cazzo!> le sbraito addosso, alzandomi dal pavimento col sedere dolorante e facendo una smorfia. <Ma smettila! Ora pensiamo alle cose serie.> mi dice autoritaria mentre si piega e apre un enorme borsone nero, poggiato ai suoi piedi. <Che diamine hai li dentro? Un cadavere?> esclamo con gli occhi fuori dalle orbite. <Non dire assurdità Cloe! Qui dentro c'è il minimo necessario di vestiti e trucchi>mi dice con nonchalance mentre tira fuori una truss di trucchi enorme, la guardo inorridita e devo ammettere con un po' di paura. <Tu sei completamente pazza! Se pensi che mi farò vestire e truccare da te sei fuori strada!> le dico sbraitando e pestando un piede a terra come una bambina che fa i capricci. Alza lo sguardo dalla borsa-cadavere e lo fissa su di me, gli occhi le luccicano maligni. <Ora. Tu. Non. Fai. Storie. E ti vai a fare una doccia che puzzi di benzina!> mi scandisce ogni parola per poi finire urlano come, appunto, una pazza isterica. Ingoio della saliva a vuoto, ma mi impunto. Sta sera è già tanto che ho accettato di andare a quella stupida discoteca e se lo può scordare che metto un vestito. <No> le dico perentoria mentre sudo freddo. Il suo sguardo si fa di fuoco e con la piastra che aveva appena attaccato, me la punta addosso. <Scusa, non ho sentito bene! Puoi ripetere? Perché avevo capito che ora tu vai a fare la doccia se no ti brucio i capelli.> mi dice con voce angelica ma con un sorriso malefico. Ora si che sono nella merda. Annuisco e filo a fare una doccia, chiudendo a chiave la porta del bagno. Non si sa mai che cambi idea e venga a bruciarmi i capelli.

Dopo due ore, e ripeto due di torture, sono pronta. Ringrazio il Signore per aver finalmente finito. Mi guardo allo specchio e per poco non ci sbatto la testa sopra, non sembro nemmeno io quella riflessa. Devo dire che, non mi piace sembro una stupida oca, proprio come Kendra. Mi ha costretto a mettere un vestito bianco, con un corsetto a cuore e con delle decorazioni in pizzo nero che scendono fino alla gonna, ampia di tulle. I miei capelli biondo-rame gli ha raccolti per metà lasciando l'altra ricadermi sulla spalla con dei boccoli. Il trucco l'ha fatto leggero, per mia richiesta ed è stata l'unica che ha accettato, mettendomi solo l'ombretto nero sfumato con quello bianco, mascara e un rossetto rosso. <Allora come ti sembra?> mi chiede Sandy mettendosi dietro di me e guardandomi anche lei allo specchio. <Dico che hai fatto un miracolo> le dico ancora stupefatta per il mio cambiamento. Sandy scoppia a ridere e scuotendo la testa, prende la sua pochette e mi porge la mia con l'aggiunta dei tacchi. Li guardo con timore <Devo proprio?> le chiedo ricordandomi la camminata dell'altra volta con i tacchi, dopo non sono riuscita a camminare per due giorni, colpa delle fiacche. <Oh si cara mia, ti tocca> mi dice porgendomeli. Sbuffando li metto, per poi avviarci all'uscita, ma senza destare sospetti da parte della mia amica prendo il giubbetto in pelle e i miei scarponi, mettendoli in borsa con una velocità assurda. <Chiamo un taxi, va bene?> mi chiede Sandy, e li sudo freddo. Come diavolo faccio a cambiarmi, se saliamo su un taxi? <Ehm...ma Jack non c'è sta sera?> le chiedo, sperando in un miracolo. <No, ha detto che non si sentiva molto bene> mi dice proprio quando arriva il taxi. <Cavolo ho dimenticato il telefono e i soldi di sopra! Tu inizia ad andare, ti raggiungo dopo!> le dico mentre la butto dentro il taxi e le chiudo la portiera in faccia. Salgo le scale e rientro nel mio appartamento mentre ricevo un messaggio da parte di Sandy:" QUESTA ME LA PAGHI CLOE!". Mi sa tanto che l'ho fatta incazzare. Scrollo le spalle e finalmente mi tolgo questo vestito da principessina. Bleah! Metto i miei adorati pantaloni in eco-pelle, una canottiera, il giubbotto di pelle e degli stivali neri che mi arrivano sopra il ginocchio con il tacco. I capelli li sciolgo, e mi ricadono sulla schiena in morbidi boccoli. Mi passo una riga di eyeliner e di matita. Finalmente sono pronta, scendo frettolosamente e vado dritta al magazzino a prendere la mia adorata moto. Appena arrivo e vedo il mio gioiellino, i miei occhi diventano a forma di cuoricino. Mi raccolgo i capelli in una crocchia frettolosa e metto il casco mentre monto sulla mia moto. Ingrano la marcia e sfreccio spedita verso l'Inferno. Appena arrivo, molti ragazzi che sono fuori a fumare, mi guardano o meglio guardano la mia stupenda moto. Spengo il motore e mi tolgo il casco mentre la cascata dei miei capelli ricadono in un groviglio disordinato. Impreco a bassa voce per aver perso l'elastico mentre lo cerco nel casco ma, sembra sparito nel nulla. Maledizione, questa non ci voleva. Alzo lo sguardo e vedo Gavin che mi fissa sbalordito. Scuote la testa, mentre getta la sigaretta e rientra dentro il locale. Scrollo le spalle e mi incammino all'interno della discoteca. Appena entro la musica mi investe prepotente, mi guardo in giro per cercare Sandy ma, è talmente bassa che con questo ammasso di persone non la vedo. Purtroppo noto, seduti attorno ad un tavolino i miei vecchi amici, con Gavin e Duke. Mi stupisco a vederlo assieme a loro, visto che li aveva abbandonati come ha fatto con me. Subito dopo la sua scomparsa me ne sono andata anch'io dal gruppo perché avevano iniziato a frequentare dei brutti giri. Ora, Simon, Luke, Michel, Alex e Cindy sono i più ricercati spacciatori di tutta San Diego. Devo ammettere che mi mancano un po', con loro potevo essere me stessa senza essere giudicata. Ho passato la mia infanzia e la mia prima adolescenza con loro e devo dire, che sono stati gli anni migliori della mia vita. Ripensandoci era da un bel po' che non li vedevo. Con Sandy e Jack, non è la stessa cosa. Con loro devo sempre tenere a bada il mio lato oscuro e purtroppo sono stati loro a presentarmi quel mostro del mio ex fidanzato Jacob. Vedo che Gavin mi fissa ma, faccio finta di niente e mi dirigo al bancone del bar per ordinare qualcosa da bere. Tra spintoni e gomitate riesco finalmente ad arrivare al bancone, ora sarà una sfida prendere da bere, visto che è molto affollato e ci sono solo due cavolo di barman. Mentre aspetto il mio turno, sento qualcuno saltarmi sulle spalle e subito mi irrigidisco ma quando sento la voce di quella pazza di Cindy mi rilasso. <Cloe! Mi sei mancata> urla mentre mi stritola con le sue braccia tatuate, mentre alcune ciocche della sua chioma viola mi entrano in bocca. Non è cambiata per niente, lei è sempre stata la mia migliore amica fin dall'asilo insieme a Michel e sembra che il tempo sia ritornato indietro. La stringo forte anch'io <Mi sei mancata tanto anche tu Cindy> le dico quasi con le lacrime agli occhi. <Non ci vediamo da quando...> mi dice ma si blocca, guardando nella direzione di Gavin. <Già da quando lui mi ha spezzato il cuore e voi avete iniziato...> mi blocco anch'io con un groppo in gola, sentendomi in colpa per averli abbandonati. <Eh si, ma ora siamo pulito! Non spacciamo più e al massimo fumiamo tra di noi!> mi dice con i suoi occhi azzurri che trasmettono solo sincerità. Sento le mie spalle rilassarsi, mi sento sollevata e felice per loro che si sono disintossicati da quella merda. Sulle canne non posso dire niente, perché qualche volte le fumo anch'io. <Sono così felice di averti rivisto!> esclamo mentre l'abbraccio ancora, non sono pronta a staccarmi un'altra volta da lei. Ora che il destino ci ha fatto rincontrare, non sprecherò questa opportunità di riavere i miei vecchi amici nella mia vita.


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