Corro in camera mia, chiudendomi dentro. Piangendo, prendo la lametta del temperino, ormai vecchia di almeno un anno. Mi sollevo la manica destra, impugno meglio la lametta ed incido. Lacrime copiose mi bagnano il volto, i singhiozzi mi scuotono da capo a piedi. Non ce la faccio più. Li odio tutti. Dal primo all'ultimo. So di essere debole, ma loro amano infierire sulle persone fragili. E io ci sono dentro fino al collo. Il sangue inizia ad uscire molto di più, le gocce vermiglie cadono sui leggings, sporcandomeli. Ma non basta. Il dolore fisico non basta ad opprimere quello mentale.
"Martina!"
urla Billie Joe. Singhiozzo ancora di più appena lo sento sferrare pugni sulla porta, disperato. In fretta mi taglio in qualsiasi parte del mio corpo, ma ancora nulla. Le parole di quei bastardi mi rimbombano ancora in testa.
"sei una stupida!"
"deficiente!"
"prenditi le tue responsabilità scansafatiche!"
"suicidati!"
"sei inutile, vattene da questo mondo!"
"puttana!"
morire. A chi importerebbe della mia morte? A nessuno. A nessuno interessa di una sfigata come me, è per questo che alle medie e alle superiori ero vittima di bullismo. Perché faccio schifo.
Vado verso la finestra. La spalanco, il vento che brucia sui tagli da cui sgorga ancora sangue. Sento Billie tentare di buttare giù la porta a forza di spallate, ma tanto è inutile. Nessuno può recuperare una merda come me. Salgo sul davanzale, mettendomi in piedi. Guardo in basso. Si, il mio corpo ci starebbe davvero bene lì sotto, spiaccicato a terra.
Faccio un passo in avanti, pronta per buttarmi.
Tre.
Due.
Uno.
Delle braccia forti mi si avvolgono in vita. Vengo trascinata via dal davanzale.
"no, ti prego! Voglio morire!"
urlo in preda alla disperazione, piangendo. Il petto contro cui la mie schiena è appoggiata ha dei sussulti.
"n-non f-farlo...s-se mi a-ami...n-non saltare...i-io t-ti amo M-Martina..."
spalanco gli occhi e la bocca. Allora qualcuno infondo infondo mi vuole bene.
Le sue braccia mi avvolgono, le sue lacrime bagnano la mia nuca.
"Billie...a-anche io ti amo..."
le sue mani mi accarezzano i capelli. Mi volto verso di lui. Il suo viso pallido, i suoi occhi verdi, ricchi di lacrime, più scuri. Cerca di farmi un sorriso, ma scoppia di nuovo a piangere. Mi giro completamente verso di lui. Lo guardo un'ultima volta, per poi posare le mie labbra sulle sue. Come per dirgli che per lui, rimarrò in vita a qualsiasi costo.
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|Sweet Stories| BJA
FanfictionRaccolta di piccole storie che scrivo quando non ho nulla da fare. Avviso: molto tristi e possono causare pianti...leggete a vostro rischio e pericolo!