Atto primo ~ Con me

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Rimasero nell'ufficio di Derek per oltre cinquanta minuti. Il telefono aveva squillato due volte in tutto quel lungo periodo, ma Scott non volle dirgli tutto ciò che gli era stato riferito né passargli direttamente Derek, limitandosi a tranquillizzarlo dopo la seconda chiamata che il responsabile non aveva complici e che sarebbe stato segnalato alle forze dell'ordine inglesi e ovviamente allontanato dal territorio degli Hale durante la notte.

Ad avvertirli di persona che la cena era pronta a essere servita e che il padrone ci teneva mangiasse tutto, era stato Isaac che non poté non chiedergli come stesse e mostrarsi dispiaciuto per il fatto che fosse stato usato lui come esca e la sua camera come prigione. Stiles dal canto suo cercò di tranquillizzarlo e si scusò invece per aver gettato le sue coperte fuori dalla finestra e di aver frugato in parte del suo armadio.

«Non dispiacerti, crediamo sia stata usata quella stanza perché in realtà lui sta sempre nella mia, non la usa ma-» Isaac gli tirò una gomitata sul fianco, interrompendolo bruscamente dal parlare e facendo invece scoppiare a ridere l'altro omega.

Raggiunsero la sala da pranzo padronale con ancora Stiles che si teneva la pancia dalle risate, giacché i due avevano messo su un siparietto per lui esilarante ma per Scott drammatico visto che si era concluso con Isaac che sosteneva che non avrebbero più dormito nello stesso letto fino a fine anno.

«Derek non c'è?» constatò guardando Peter che però si limitò a ribadire l'ovvio, senza aggiungere altro «E dovrei fare il terzo incomodo?» chiese con fare sarcastico e sentendosi però in colpa verso il moro.

«Con te e Derek io l'ho fatto e non me ne sono mai lamentato, giusto?».

«Ma tu hai un lato contorto e perverso che io non ho, Peter» ci tenne a precisare il più piccolo con fare ironico «Comunque, sono serio. Vi lascio soli, vado a mangiare con ... oh, facciamo così, vado a cenare in camera mia» si corresse dopo aver capito che anche Isaac e Scott erano comunque una coppia e sembravano avere alcuni problemucci da risolvere, con l'omega che ancora teneva il broncio al compagno «Mi ci chiudo dentro a chiave e-».

«Non dire sciocchezze e siedi per cortesia, Derek è stato esaustivo sul fatto che tu non debba consumare la cena da solo» prese parola Lydia, interrompendolo e invitandolo a prendere laddove era già stato apparecchiato per lui «Ci allieta la tua presenza, sappilo».

Aveva fatto come suggerito dalla ragazza e per non essere immischiato nei giochi di parole e do sotto intesi di lei e Peter, si era buttato sul cibo più del solito, quando non cercava di dirottare la conversazione in qualcosa di più leggero e piacevole. La cena però non andò poi così male e non fu più imbarazzante di ciò che si aspettava, se si tralasciava il fatto che quei due sembrassero flirtare senza un ritegno alle spalle di Derek. Quando poi terminarono il dolce, Lydia propose per l'indomani di fare una passeggiata loro due insieme, magari dopo colazione.

«Non credo di poter gironzolare da solo» commentò dispiaciuto e anche un po' piccato per dover rifiutare l'invito «E anche se è domenica, ho comunque alcune lezioni a cui dover partecipare» asserì, lasciandosi scappare che comunque sarebbe potuto sgattaiolare o approfittare delle pause tra una lezione e l'altra per godere di una boccata d'aria fresca.

«Stiles» il suo nome fu chiamato alle sue spalle con disappunto «Derek mi ammazza se fai qualcosa del genere» gli ricordò Scott, entrando nella sala, pronto a scortarlo ovunque volesse andare nella villa.

«Derek è ancora impegnato con Deaton?» domandò una volta rimasti solo loro in sala da pranzo e alla risposta positiva dell'amico non poté che gonfiare le guance in disappunto per poi arrendersi e lasciarsi andare a una posizione scomposta sulla sedia «Non dirlo a Isaac, ma ho mangiato troppo. Se sto in una posizione diversa: scoppio».

Destiny begins with us. ~ Derek & StilesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora