Stiles non era riuscito a dormire bene, anzi, credeva di non aver dormito affatto. I pensieri si rincorrevano l'un l'altro senza sosta e pace. L'unico conforto era il sentire che c'era Derek, il suo soulmate ,che non si era arreso neppure attimo nel cercarlo finché per caso non c'era riuscito.
Qualcuno aveva fatto sì che i suoi genitori morissero, che lo rinchiudessero in un orfanotrofio, che perdesse l'opportunità di vivere una vita spensierata e di incontrare e innamorarsi e legarsi alla sua anima gemella in maniera convenzionale. Qualcuno aveva fatto piombare il suo quieto vivere in un oceano di tristezza e brutti ricordi. E quel qualcuno, presto o tardi avrebbe dovuto pagare ed essere consegnato alla giustizia.
Ormai era iniziata l'aurora e di tempo per dormire non ne avrebbe avuto comunque molto, decise per ciò di provare ad abbandonare il letto senza svegliare il maggiore. Cosa che gli riuscì solo dopo parecchi tentativi, perché il moro, non appena percepiva che si stava spostando, stringeva la presa, corrucciando la fronte e le sopracciglia: stringendolo e affondando il naso tra il sul suo collo e la spalla.
Andò in bagno e si cacciò sotto la doccia, dopo aver espletato i bisogni sorti durante la notte, impostando il soffione in modo d'avere una pesante cascata di goccioline calde sui muscoli tesi della schiena. Era stanco e aveva bisogno di schiarirsi le idee. Ed era ancora sotto la doccia, girato di spalle alla porta, quando percepì il rumore dello sciacquone e girandosi poté notare che Derek si stava togliendo via i pantaloni del pigiama, in faccia un cipiglio alquanto marcato, ma non fu quello ad attirare l'attenzione del diciassette che ancora si ritrovava ad arrossire in certe circostanze.
«Qualcosa mi dice che devi dormire un paio d'ore in più anche tu» asserì il maggiore, entrando nel box doccia e richiudendo dietro di sé le porte di cristallo «Facciamo colazione e poi torniamo a letto?» Stiles brontolò al tono secco usato dal maggiore che aggiunse «A costo di metterti del sonnifero nella spremuta, ti farò riposare ancora un po', hai dei cerchi sotto le occhiaie da fare invidia a un panda, ragazzino» asserì con tono più dolce, baciandogli il collo «Arrivano le mie sorelle oggi, assieme alle pesti dei loro figli... ho preso altro tempo e possiamo rimanere fino dopo pranzo» concludendo con il dire che doveva essere in forza per sopravvivere ai loro nipoti.
«Sono bambini, non saranno poi così tremendi» disse ridacchiando, accettando i baci e le carezze, finché non terminarono la doccia calda «Sai cucinare qualcosa che non sia già cotto o preparato da altri?» domandò con fare esageratamente sorpreso, mentre ancora si tamponava i capelli con l'asciugamano, non riuscendo a trattenere uno sbadiglio.
Si spostarono nella stanza open space e il moro continuò il discorso mentre si cambiava «Ehi, guarda che a Beacon Hills, vivo in un loft, tutto solo» asserì e allo sguardo indagatore e poco convinto del minore, non poté che confessare la verità: aveva assunto un'impresa per le pulizie e un cuoco che gli preparasse i pasti tre volte a settimana. E una volta messosi i vestiti andò ai fornelli «Mi ha insegnato lui a fare dei toast dolci da leccarsi i baffi, le uova strapazzate al formaggio già le sapevo fare da me» si vantò, poi una volta terminato impiattò il tutto con una premura che fece intenerire l'altro che gli disse grazie, dandogli un bacio sulla guancia prima di prendere il proprio piatti e sedersi al tavolino.
Ed effettivamente quel toast era uno dei migliori che avesse mangiato, come le uova al formaggio erano più gustose di quelle che mangiava alla villa. Si sentì veramente voluto e amato, ed era una sensazione a cui si stava abituando. Era bello essere al suo fianco e averlo al proprio fianco, soprattutto quando sotto alle coperte faticava a scaldare i piedi e Derek accettava senza lamentarsi di tenerglieli tra i polpacci permettendogli di riscaldarli, tenendolo stretto e fu così che la stanchezza ebbe la meglio sui suoi mille pensieri. Si accostò con la pancia piena contro lo schienale del letto e si assopì quasi subito.
STAI LEGGENDO
Destiny begins with us. ~ Derek & Stiles
FanficOmegaverse. Sterek. Nessun potere mannaro. Premetto che questa storia è un esperimento, spero ovviamente sia un mini successo! Stiles è un orfano, disilluso e mal informato sul proprio stato di omega. Si ritrova a doversi abituare alla vita da nobil...