Era stata una vigilia quasi perfetta. Stiles si era svegliato in contemporanea al suo alfa, si erano lavati assieme e fatto colazione a letto, nel quale si rotolarono fino all'ora di pranzo, perché a Derek era stato accordato delle ferie che iniziavano proprio da quel giorno e volevano inaugurale all'insegna di coccole, effusioni e con il amore. L'unica cosa che minò l'andamento dei programmi pomeridiani post pranzo con i parenti fu una persona che non invitata o attesa arrivò alla villa pretendendo di avere un colloquio privato con il moro.
Aveva accettato di riceverla nel proprio ufficio, chiedendo all'omega di non farsi vedere.
Ovviamente Stiles non aveva resistito, perché aveva letto di questa Kate Argent nei fascicoli e curioso si aggirò assieme a Isaac nei pressi del corridoio dell'ufficio di Derek e sempre più curioso, andò ad appoggiare un'orecchio alla porta nel tentativo di origliare con un Isaac che cercava di farlo desistere. Tuttavia, siccome le porte della mansione aveva tutte una stessa caratteristica, ovvero l'essere ben massicce, non riuscì ad ascoltare nulla finché un paio di minuti più tardi il pomello non si mosse e la porta venne leggermente aperta verso l'interno, l'omega scattò, cercando di allontanarsi e nel farlo riuscì solo a sentire: «Se vuoi un colloquio per quella faccenda Kate, prendi appuntamento, ma sappi che fino a inizio anno sono in vacanza, a sostituirmi c'è Deaton» asserì con fare calmo, già pronto a mandarla via «Comunque: non mi fermerò, ho tutta l'intenzione di procedere».
«Non troverai niente, Derbear, ma sei cocciuto come sempre vedo» e augurandogli buon natale la donna gli passò una busta, e incatenando lo sguardo su qualcosa al di là della spalla del moro aggiunse «Ah, saluta quel tuo Omega per me» con tono derisorio e lì Stiles tornò sui suoi passi, girando l'angolo dietro il quale si era nascosto, camminando fino a fermarsi al fianco di Derek lei assottigliò gli occhi e disse con fare tagliente «Assomigli ai tuoi genitori».
«Isaac!» esclamò il moro, con il tono di fastidio che non era rivolto al giovane omega «Accompagna la nostra scortese ospite alla porta».
«Scortese?».
«Disturbare la vigilia di natale persone che non sono né amiche né partner commerciali, se non è scortesia e maleducazione, non so cos'altro sia» prese parola Stiles, precedendo il suo alfa «Ah, comunque un "buon natale" non si nega a nessuno, giusto Sourwolf?».
«Rinfodera gli artigli mic-».
«Prego, l'accompagno all'uscita» la interruppe Isaac, cercando di nascondere il piacere verso il modo in cui Stiles l'aveva sistemata.
«Isaac, falle fare la sera più veloce» insistette Derek.Rimasti soli, tornarono nella loro camera e Stiles cercò di vedere cosa ci fosse nella busta ma il moro non lo assecondò, piegandola e mettendosela in tasta «Non l'ho mai veramente amata, inizialmente era una brava donna o almeno sembrava, con lei era facile parlare, ma tutto qui» gli raccontò, andando ad abbracciarlo, affermando che le si era avvicinato grazie alla debolezza e allo sconforto che lo aveva preso quando tutte le piste sembrassero portare al fatto che lui fosse morto «Comunque, si diceva di vestirci e andare a fare una scampagnata in centro, giusto?».
«Si diceva così, sì, ma adesso non mi va più» asserì con fare tutto che innocente, tuttavia il moro aveva intuito che tale comportamento era dettato dalla gelosia e non da genuina voglia di fare l'amore, così dopo avergli regalato un paio di baci gli pizzicò un fianco ordinandogli con tono poco serioso di muovere il suo bel sederino e prepararsi con gli abiti che aveva fatto consegnare per loro «Buh, ed io che ti credevo uno stallone che non si tira mai indietro» lo prese in giro.
«Attento ragazzino, tale commento potrà essere usato contro di te in future occasioni».
«Uh, è una minaccia?» lo stuzzicò ancora, togliendo gli indumenti dal corpo e rimanendo soltanto in slip «Guarda che quello "vecchio" tra i due sei te» ci tenne a precisare.
«Oh, vedrai come ti pentirai di aver detto ciò quando ci sposeremo» asserì, allungandosi a mordergli giocosamente una natica da sopra il tessuto «A proposito, lo sai che ci sposiamo il giorno del tuo compleanno, vero?» da come Stiles lo osservò dedusse che fosse un no.
«Sei sicuro?» domandò fermandosi dal togliergli il maglione «Cioè, ne parlavo con Isaac e Scott della possibilità della cosa, visto che sarà il giorno in cui varco la soglia della cosiddetta "emancipazione" per un omega, ma manca poco al mio compleanno» concluse quel suo parlare con fare emozionato e a tratti parve anche imbarazzato.
«Due mesi, tre settimane e un giorno» rispose prontamente il maggiore con un ghigno, approfittando già del suo smarrimento per baciarlo «Ci sposeremo qui con rito civile e poi ufficializzeremo tutto a Beacon Hills, il mese successivo» sganciò, rivelandogli che stava già lavorando per avere i documenti per lui, per farlo tornare nella loro terra natale «Voglio che tu conosca i miei genitori e che i nostri figli crescano lì e non qui, in questa Londra» parlò ancora «Ti amo anch'io e non vedo l'ora di averti con il mio cognome aggiunto il tuo» riuscì a dire e approfittando dello stato di smarrimento del suo omega andò a stringerlo un po' di più a sé, lasciandogli qualche bacio tra i capelli e leggere carezze sulla pelle nuda della schiena.
Stiles odiava piangere, ma quella volta lo ritenne necessario, perché erano lacrime di gioia. Derek era la sua felicità. Ultimamente quell'uomo che all'inizio lo aveva fatto soffrire e struggersi, non la smetteva di portare gioia nella sua vita facendogli pensare che aveva fatto bene a non togliersi la vita durante uno dei brutti momenti che aveva passato. Aveva fatto bene a tener duro e a continuare a vivere. Quello che loro due stavano diventando ne erano la prova.
«Stare con me ti fa bene, però tutto questo romanticismo mi fa piangere, cerca di usarlo a piccole dosi, bel ragazzone» suggerì cercando di metterci del sarcasmo, per darsi un po' di contegno, sentendosi in pace con il mondo, lì, tra le sue braccia.
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Destiny begins with us. ~ Derek & Stiles
FanfictionOmegaverse. Sterek. Nessun potere mannaro. Premetto che questa storia è un esperimento, spero ovviamente sia un mini successo! Stiles è un orfano, disilluso e mal informato sul proprio stato di omega. Si ritrova a doversi abituare alla vita da nobil...