Capitolo 18 pt.1

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-Impossibile. Non Marina.- Miagolò sicuro ZampaBlu.
Marina di sicuro era tante cose... Ma un'assassina? Per favore. Non era neanche immaginabile.
-Secondo te Zampad'Avorio mentirebbe sulla morte di suo padre?- Soffiò Zampad'Oceano.
ZampadiMarea sbatté la coda a terra. -Parlate piano, per tutto il Clan della Stella! Volete far sapere a entrambi i clan i nostri affari?!- Ringhiò. -Facciamo così, ne riparliamo domani. Sono stanca e non ho per nulla voglia di parlare dei crimini di Marina! Abbiamo abbastanza pensieri per la testa, ora- Borbottò, prima di rientrare nel giaciglio. Un minuto dopo già dormiva.
-Ma come fa?- Chiese ZampaBlu, irritato. Perché la sorella li aveva mandati via così?
-Ovviamente non vuole rovinare l'idea che ha di Marina. In più, è molto turbata per la nuova profezia- Sussurrò Zampad'Oceano, come se gli avesse letto nel pensiero.
ZampaBlu la fissò a bocca aperta. -Ovviamente...-
La sorella sbuffò. -Sai, dovresti seriamente cominciare a vedere più in là del tuo naso!- Fece un debole sorriso e anche lei si inoltrò nei giacigli di felci, accanto a ZampadiMarea.
ZampaBlu la fissò allontanarsi. Sospirò. Già dall'incontro con AladiRondine il suo umore era ai limiti minimi, dopo l'insoddisfacente interrogatorio con ZannadiCinghiale era andata ancora peggio, ma adesso... Sapere che Marina poteva aver ucciso il padre di un suo amico era l'ultima goccia. Urlò, incurante di disturbare i compagni, e si buttò sul muschio più vicino.
Perché il Clan della Stella ce l'aveva con la sua famiglia? Prima si era preso suo padre, poi aveva dato la profezia degli elementi, poi quella del traditore... E in più ora ce n'era pure una sul destino di ZampadiMarea.
Le ho già quasi perse una volta. Non succederà di nuovo...

Si svegliò neanche due minuti dopo. Cercò con lo sguardo il qualcosa che poteva averlo svegliato, ritrovandosi faccia a faccia con un grillo.
Cacciò un urlo molto virile e tentò un paio di volte di schiacciare l'insetto: eppure quello restava lì, a frinire imperterrito.
-Come ti permetti, brutto...- Stava per tirare un'altra zampata... Quando si accorse che quella non era la sua zampa. Invece di essere grigia era trasparente e brillante, come se fosse una bolla piena di stelle. Con gli occhi spalancati, risalì sulla gamba, sul torace, sul dorso e infine sulla coda: tutto il suo corpo era ridotto a un ammasso di stelle.
-Ma che... ZampadiMarea, credo di star mAAAAAAAAAAAAH!-
Il gatto venne sbalzato in avanti e trascinato via da una forza misteriosa, che lo sollevò in aria.
Costeggiò urlando un lunghissimo sentiero del tuono che si diramava fra i pini marittimi, a un certo punto si ritrovo in una pianura e si allontanò, in direzione di una piccola montagna. Ai piedi di essa trovo un fiume, che risalì fino alla sorgente: lì, ad attenderlo, c'era il gatto dal lungo pelo grigio e gli occhi gialli che aveva già visto una volta in sogno. Questi lo buttò violentemente a terra, e con voce sorprendentemente dolce e malinconica sussurrò: "Vi stiamo aspettando..."

ZampaBlu si svegliò ansimante.
-ZANNADICINGHIALE!-

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