—Benvenuta, ZampadiMarea—
La gattina grigia maculata aprì gli occhi: era su una piccola penisola di scogli, di cui quattro più grandi e più alti al centro. Accanto a lei era seduto lo stesso gatto che aveva visto nel sogno precedente.
—Dove siamo?— Chiese. Per qualche strano motivo la sua voce risuonò ovattata, distante.
—Questi sono i Quattro Scogli, luogo d'incontro dei clan.— Rispose con la sua voce pacata il gatto, guardandosi intorno con nostalgia.
ZampadiMarea lo osservò con la coda dell'occhio: aveva voglia di tempestarlo di domande, ma il gatto sembrava triste, quindi decise di concedergli un po' di silenzio.
Lo sconosciuto parve leggerle nel pensiero: —So che muori dalla curiosità, giovane apprendista; chiedimi ciò che vuoi, sono qui per te.—
ZampadiMarea si mise a riflettere. —Se non sei StrisciadiFumo, allora... Chi sei?—
Il gatto sorrise. —Mi chiamo Mantod'Argilla, e StrisciadiFumo era mio figlio.—
ZampadiMarea restò a bocca aperta.—Quindi tu sei...?
—Tuo nonno? Esatto.—
ZampadiMarea distolse lo sguardo da quei brillanti occhi blu. —Che ne è di lui?— Chiese piano. Sì sentiva in colpa a chiedere di suo padre quando aveva davanti il nonno, ma al gatto non sembrava dispiacere. —Credimi, sé avesse potuto sarebbe venuto lui. StrisciadiFumo... Che dire? Era un pazzo scalmanato e imprudente, ma era pur sempre mio figlio, e gli volevo bene. Dopo la morte di sua madre era diventato incontrollabile, ci voleva una tipa come MantoPrezioso per rimetterlo sulla retta via.—
Ci fu un lungo silenzio, e l'apprendista si mosse, ansiosa. Avrebbe adorato sentire altre storie di famiglia, ma era restia a credere che Mantod'Argilla fosse venuto solo per raccontare qualche aneddoto. —Il Clan della Stella ha altri messaggi importanti?— Chiese, sperando di non offenderlo.Mantod'Argilla la fissò con aria grave, il manto pieno di stelle rilucente alla luce della luna. —ZampadiMarea, io non dovrei parlarti, lo sai? Appaio solo a te perché sei la più vicina agli antenati, sennò non riuscirei a essere qui. Morirei di nuovo per rivedere tua madre e i tuoi fratelli. I miei compagni mi avevano proibito di dirtelo, ma...—
All'improvviso un fulmine squarciò il cielo e si abbatté fra lei e il nonno, che cominciò a sparire. Prima di andarsene del tutto, Mantod'Argilla urlò alla gattina: —Ritrova i vecchi alleati, scappa dalla terra! E soprattutto non fidarti della prole di chi distrusse la foresta!—
ZampadiMarea avrebbe voluto fare qualcosa, ma il mondo cominciò a vorticare e le sue zampe si sollevarono dagli scogli...—NON ANDARTENE!—
ZampaBlu fece un salto all'indietro. —Perché dovrei andarmene?— Chiese stupito.
—Io... Tu... Mantod'Argilla... Vecchi alleati...— Balbettò ZampadiMarea, frastornata.
Il fratello le si avvicinò. —Hai preso una botta in testa, sorellina? Sembri quel solitario pazzo, il Vecchio Bucket!— Esclamò ridendo.
La gattina maculata non si era ancora ripresa del tutto, ma appiattì le orecchie. —Paragonami di nuovo a quel ratto cisposo e ti stacco la bocca a morsi— Ringhiò.
ZampaBlu fece una smorfia. —No, sei proprio tu: la nostra cara e gentilissima ZampadiMarea...— Sospirò.
La sorella sbuffò, ma non poté fare a meno di sorridere. —Dov'è Zampad'Oceano?— Chiese. —È andata a caccia con CuorediLapislazzuli, ZampaMinerale e MusodiSalmone— Il gattino sogghignò. —Noi invece, sorellina, impareremo a combattere—
Forse fu il modo in cui lo disse, ma ZampadiMarea ebbe il presentimento che quella sarebbe stata una luuuunga giornata.I due fratelli stavano ancora facendo colazione quando arrivarono StellaTurchese e VolodiFringuello.
—Siete pronti?—Chiese il soriano grigio sorridendo. —Dai figli di StrisciadiFumo non mi aspetto che la perfezione!—
La leader rise. —Non esagerare, fratello. Prima portiamoli alla buca—
I quattro si incamminarono senza dire una parola verso un avvallamento del terreno, perfetto per allenarsi.
—Dovreste ritenervi fortunati, se non avessimo trovato questa conca avreste passato tutto il giorno a fare avanti e indietro per pulire le lettiere!— Li informò StellaTurchese.
ZampadiMarea rabbrividì. —Con cosa cominciamo?— Chiese, impaziente di cambiare discorso.
VolodiFringuello sospirò. —In tempi normali vi avremmo fatto fare un giro del territorio, poi, alla Spiaggia Rocciosa, vi avremmo insegnato ad arrampicarsi agilmente sui crinali di roccia e sugli scogli... Ma visto che non ne abbiamo la possibilità passeremo subito alla lotta!— Esclamò. Anche se il soriano grigio cercava di nasconderlo, era chiaro che aveva tremendamente nostalgia di casa, soprattutto dopo esserci arrivato così vicino. Quasi senza volerlo la gattina lasciò vagare la sua mente, immaginando come doveva essere stato crescere in un territorio stabile, con un confine e prede in abbondanza.
VolodiFringuello interruppe i suoi pensieri, richiamando lei e ZampaBlu per mostrare loro la posizione base per la difesa. ZampadiMarea ci riuscì al primo colpo, invece per ZampaBlu ci vollero delle prove -e delle cadute- in più. StellaTurchese spiegò l'importanza del tenere al riparo la pancia, e intimò di non esporre mai gli occhi al nemico. Inoltre snocciolò fra una mossa e l'altra varie regole del codice guerriero, facendo promettere ai due apprendisti di non infrangerle mai. La gattina maculata era immensamente felice di poter finalmente avere la sua prima sessione di addestramento vera e propria, eppure c'era lo stesso qualcosa che la turbava...
Doveva essere più evidente di quanto pensasse perché dopo un po' la sua mentore si chinò su di lei. —C'è qualcosa che non va, cara?— Chiese gentilmente.
ZampadiMarea la fissò stupita e rispose: —Vorrei tanto che Zampad'Oceano fosse qui...—
StellaTurchese le sfiorò dolcemente la spalla con la coda. —Tranquilla, ho già chiesto a CuorediLapislazzuli se dopo la caccia poteva venire con tua sorella e ZampaMinerale, fra poco potrete allenarci tutti insieme.—
—Davvero? Bello!—Esclamò ZampaBlu, prima di tornare a lavoro.Per il resto della mattinata i due fratelli si allenarono con rinnovato vigore, aspettando la sorella. ZampadiMarea era ansiosa di farle vedere tutte le nuove mosse difensive che aveva imparato: grazie a VolodiFringuello avevano scoperto dei trucchetti niente male, ad esempio, quando si è con le spalle al muro, come fare leva sulle zampe dell'avversario per atterrargli sulla schiena. Il soriano le aveva assicurato che nelle lotte fra clan le sarebbero tornate molto utili.
Se mai avessero ritrovato i clan. Di questi tempi ormai non c'erano più certezze, quindi chi le garantiva che sarebbe tornato tutto normale, con i quattro -anzi, cinque- clan a regnare sulla foresta?
—Molto bene, cuccioli, questo è tutto per oggi!— Esclamò VolodiFringuello più o meno quando il sole raggiunse lo zenit.
—Come, di già?— Si lamentò ZampaBlu. Anche ZampadiMarea era alquanto delusa.
StellaTurchese annuì. —Fra poche ore dovremo ripartire, non voglio stancarvi troppo; per questo è meglio se ora torniamo al campo, ci riempiamo un po' la pancia e ci diamo una sistemata. Strano però che CuorediLapislazzuli e gli apprendisti non ci abbiano raggiunti...— Disse.
VolodiFringuello fece un verso di scherno. —Le loro delicate zampette saranno state troppo doloranti— Ipotizzò sarcastico, ma il guerriero non era stupido. ZampadiMarea notò con la coda dell'occhio il suo pelo grigio che si drizzava.I quattro stavano ancora parlando quando irruppe ZampaMinerale, il pelo chiaro sporco di polvere. Di certo non aveva l'aria di uno in pena per le sue zampe. Nel vederlo, sia StellaTurchese che ZampadiMarea balzarono in piedi.
—Che sta succedendo?— Chiese allarmata la leader.
—Noi... Io... Vi stavo cercando!— Rispose il gattino con il poco fiato che gli rimaneva in gola.
La soriana marrone gli consigliò di riprendere aria, ma ZampaMinerale scosse la testa con decisione. —C'è un pericolo!— Esclamò. —Il campo!—
StellaTurchese si rabbuiò e suoi occhi passarono dal celeste al blu. —Che è successo?— Chiese in tono autoritario.
L'apprendista ansimo, poi gnaulò: — VOLPI!
La leader fissò inorridita davanti a lei, dov'è doveva trovarsi l'accampamento del clan. VolodiFringuello fu più veloce e reattivo: —Muoviamoci, abbiamo già perso troppo tempo!—
ZampadiMarea scattò, non curandosi dei compagni: MantoPrezioso e Mirtillo erano in pericolo, solo questo contava. Corsero e corsero, ma quando finalmente arrivarono al clan le gambe quasi cedettero: lì, in mezzo al campo, una volpe aveva preso in bocca Zampad'Oceano.ANGOLO AUTRICE:
VI PREGO NON UCCIDETEMI!!!
So che sono stata assente ma avevo dei validi motivi!
*le puntano un artiglio alla gola*
ASPETTATE! Posso spiegare!! Prima di tutto wattpad mi ha cancellato tutte le bozze e per un po' il sol pensiero di dovermi rimettere a riscrivere tutti i capitoli mi faceva venire la nausea, inoltre mia zia si è fissata con questa cosa del "socializzare" (è una casa editrice per caso?) e mi ha tolto la il telefono per cinque giorni-_-...
Ma ora sono di nuovo qui con un nuovo capitolo che spero vi piaccia!
A presto e spero che mi– *di nuovo l'artiglio* Ok lasciamo stare...
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WARRIOR CATS- Il Ritorno Del Clan Della Pietra
FanfictionBlu, Calma e Dolce sono dovuti sopravvivere da soli, senza genitori o qualcuno che si prendesse cura di loro. Solo al compimento di sette lune scopriranno chi sono davvero: membri del clan della pietra, il clan disperso. Ora che hanno ritrovato la l...