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Quando aprì gli occhi era tutto silenzioso, si sorprese di non riuscire a muoversi, non...non era bloccata da qualcosa, si sentiva solo debole e aveva mal di testa, la gola secca e un retrogusto metallico, di sangue, in bocca. Improvvisamente un suono acuto provenì dal corridoio, la costrinse ad affondare il viso nel cuscino, non poteva tollerare rumori così forti, le sembrava che la testa stesse per esplodere.
Sentì come un brivido, un tocco leggero che le aveva sfiorato la guancia. Si spostò vicino alla tempia e passò dietro l'orecchio, le scostò una ciocca di capelli che era caduta davanti agli occhi. Rey smise di respirare, non sapeva perché, ma le fece quest'effetto: era come se l'aria non volesse entrare nei polmoni e poi, come se fosse stata rilasciata dalla forza che la tratteneva, si avventasse contro di lei con tanta potenza da farla cadere. E, forse senza motivo, le piaceva esser spinta a terra, anche se si poteva far male in qualche modo, ma dopotutto era già stata ferita nella caduta. Si sentì precipitare quando il contatto si interruppe e avvertì le dita percorrere un'ultima volta il contorno del proprio viso.
Sapeva che da un momento all'altro avrebbe sentito i soliti passi allontanarsi, i soliti movimenti silenziosi, ma che lei sentiva anche se quasi impercettibili. Si girò. Si mosse più velocemente di quanto volesse e se ne pentì quando una piccola smorfia di dolore le comparve sul volto, ma era riuscita a fermarlo, lui era lì, la guardava.
Il suo viso era ...diverso, non vi erano occhi arrossati quando l'aveva visto prima, non vi era quell'espressione vuota.

Ben sapeva che era sveglia, ma, nonostante ciò, non aveva staccato lo sguardo da lei e non aveva allontanato la mano, era come se per qualche secondo si fosse calmato, era bastato sfiorarla, solo quello.
Ora cosa poteva fare? Restare o alzarsi? Non voleva pensare, si concentrò su di lei. Il suo volto era visibilmente stanco e quell'aria debole non le si addiceva, ai suoi occhi non lo era mai stata, lui, al contrario, lo era sempre stato e si sentì un po' più instabile di prima mentre gli sembrava di star per cadere, era questo che sentiva: stava precipitando, ma la sensazione non era quella di andare a schiantarsi a terra, era più un brivido ad ogni secondo passato a cadere.
-Manca poco all'arrivo, io....sai cos'era...siamo ancora in tempo per tornare indietro.- e rivolse lo sguardo a terra.
Rey scosse la testa, non potevano tornare indietro, dove? Come?
-No, lo sai che non me lo perdonerei. Hanno o avranno bisogno di me...e anche di te.-
Ben alzò la testa, davvero poteva credere ad una cosa simile?
-Dobbiamo continuare, forse non ne possiamo essere certi, forse mi sbaglio, ma io sento che è così.- lei continuava a guardarlo e lui si sentì spinto contro il pavimento.
-I sensori hanno rilevato una ventina di navi presso Dathomir, la vostra base è in un settore lì vicino.-
Gli occhi della ragazza si dilatarono e assunsero un'espressione mista preoccupazione e paura.
-Che navi?- domandò.
Nessuna risposta.
-Ben, quali navi?-
-Il Primo Ordine, se ignaro delle vostre coordinate, non tarderà a trovare la base e non esiterà a distruggerla. Dubito che le navi della Resistenza riuscirebbero ad uscire vincitrici in un confronto.-

C-3PO si fece spazio con molti "permesso" e "mi scusi" e raggiunse il punto più distante della sala, vicino al tavolo olografico

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C-3PO si fece spazio con molti "permesso" e "mi scusi" e raggiunse il punto più distante della sala, vicino al tavolo olografico. Non vi era alcun suono se non i pochi fischi provenienti dai vari sistemi, gli ufficiali preferivano il silenzio pieno di tensione ai sussurri preoccupati e all'ansia dell'attesa di un qualche rilevamento.
Tre navi avevano lasciato la base, così in silenzio che l'aria sembrava voler divorare ogni cosa. Era inutile mascherare l'espressione preoccupata, il generale ormai sapeva che sarebbe stato inutile.
-Generale!-
Un lieve sussulto e Leia si voltò verso il droide dorato che l'aveva chiamata e gli rivolse un'occhiata come a intimargli di continuare a parlare.
-Buone notizie: abbiamo ricevuto una trasmissione da Chewbecca, dovrebbe essere di ritorno tra un'ora al massimo con i rinforzi.-
Un piccolo sorriso comparve sul viso serio di Leia e C-3PO fu felice di vederlo, soprattutto ora che la situazione era tutt'altro che una motivazione ad essere felici.
-Bene, ci sono state più comunicazioni con Finn?-
-Dovrebbe giungere alle coordinate tra pochi minuti.-
Alcune luci si accesero e una ragazza sulla ventina, dopo un piccolo sussulto, si affrettò a controllare i rilevamenti, poi rivolse lo sguardo sulle comunicazioni in arrivo.
-Qui base. Capo Rosso, Mi riceve?-
Parlò e alcuni tenenti si votarono verso di lei, altri si avvicinarono alla sua postazione in attesa di una risposta di qualunque genere.
Passarono alcuni secondi durante i quali altri si raccolsero attorno alla postazione della ragazza.
-Qui Capo Rosso, vi ricevo.-

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