Capitolo 17

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Sei mesi dopo

"Non avresti dovuto farlo" sbuffò Will, scuotendo piano la testa.

"Will, smettila, è la decima volta che lo dici" sospirò Nico.

"Sto solo dicendo che non ce n'era bisogno" disse Will, incrociando le braccia al petto.

"E invece sì. Andiamo, è il tuo compleanno e questo è il mio regalo per te" ribatté l'arcangelo "Quindi zitto e goditi la vacanza"

"Ma..." provò a protestare il fidanzato, ma ad un'occhiata di Nico ci rinunciò "Va bene"

"Bravo" sorrise l'angelo, dandogli un bacio sulla guancia.

"Uno di questi giorni mi dovrai dire come fai a vincere tutte le volte"

"Semplice: sono irresistibile e non riesci a dirmi di no" spiegò Nico, ridacchiando, facendo sbuffare il fidanzato. Per il compleanno di Will, Nico, aveva organizzato un viaggio alle Hawaii come regalo per lui, dato che gli aveva accennato più di una volta che gli sarebbe piaciuto visitare le famose isole tropicali. L'aereo atterrò cinque minuti dopo all'aereoporto di Honolulu, la capitale delle Hawaii.

"Non riesco ancora a credere che tu mi abbia portato qui alle Hawaii" disse Will, sorridendo, mentre si avviavano al ritiro bagagli.

"È il minimo che potessi fare" rispose l'angelo, prendendogli la mano, facendo intrecciare le dita tra loro.

"Grazie" disse il fidanzato, ampliando il sorriso. Arrivarono al ritiro bagagli, trovando molti dei passeggeri del loro volo che aspettavano impazienti l'arrivo delle valige. Nico si appoggiò contro il muro alle sue spalle, rassegnandosi ad aspettare che le valige venissero scaricate, osservando la pista d'atterraggio da una grande vetrata. Tamburellò le dita sulla coscia, impaziente, gettando continue occhiate al nastro trasportatore delle valige, ancora vuoto.

"Ma quanto ci mettono a scaricare i bagagli?" sbuffò l'arcangelo, spazientito, scostandosi dal muro.

"Nico, stai calmo. Vedrai che saranno qui tra poco" lo tranquillizzò Will, accarezzandogli il dorso della mano con il pollice.

"Ma come fate voi mortali ad aspettare tutto questo tempo? Come fate a non perdere la pazienza per la lentezza del viaggio o per i ritardi nel ritiro delle valige?" domandò Nico, scuotendo piano la testa.

"Ci arrabbiamo anche noi per questo, fidati" disse Will, per poi abbassare la voce per non farsi sentire dalle altre persone "Ma non tutti hanno un paio di ali con le quali possono fare dei viaggi di tre ore in poco tempo"

"Peccato, non sai quanto tempo risparmiereste" ribatté l'angelo, stringendosi nelle spalle.

"Non tutti hanno tutta questa fortuna" disse paziente Will, voltando lo sguardo verso il nastro trasportatore "Guarda, sono arrivate le valige"

Nico e Will ritirarono le valige, avviandosi verso l'uscita dell'aereoporto. L'arcangelo continuava a gettare continue occhiate intorno a sé, come se stesse cercando qualcuno.

"C'è qualcosa che non va?" domandò Will, preoccupato.

"Oh, no. Va tutto bene" rispose Nico, sorridendogli. Il fidanzato annuì e ripresero a camminare verso l'uscita. L'angelo individuò, fuori dall'aereoporto, Ruben e Alexandra, i due angeli dello Zodiaco incaricati di proteggere Will. I due angeli erano ad una trentina di metri di distanza da loro, vestiti in modo tale da sembrare una semplice coppia in vacanza alle Hawaii. Nico intercettò i loro sguardi e Ruben annuì, capendo la muta richiesta dell'arcangelo di seguirli, ma a distanza.

"Vieni, è arrivato il taxi" lo chiamò Will, mentre il tassista caricava la sua valigia. Nico lo raggiunse e lasciò il suo bagaglio all'uomo, salendo in macchina, prendendo posto sui sedili posteriori insieme a Will.

Angel with a shotgun (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora