Capitolo 6

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"Venite, andiamo a tavola" li invitò Diana, avviandosi verso il grande tavolo. Nico, Bianca ed Hazel presero posto a tavola, lasciando il posto a capotavola ad Apollo e quello alla sua destra, di fianco a quello di Nico, a Will. Di fronte a Nico sedevano le sue sorelle mentre a capotavola, dall'altro lato del tavolo, prese posto Diana. Al centro del tavolo faceva bella mostra il mazzo di fiori che avevano portato per Diana, all'interno di un grande vaso di cristallo. Poco dopo arrivarono Will e Apollo con le braccia cariche di piatti contenenti gli antipasti, Nico e Bianca diedero una mano a padre e figlio a posare i piatti in tavola. Quando tutti presero posto a tavola il pranzo cominciò.

"Così voi siete le sorelle di Nico, non è così?" domandò Apollo, inclinando il calice di vino rosso nella direzione delle ragazze.

"Sì, signore. È un piacere fare la vostra conoscenza" rispose educatamente Hazel.

"Il piacere è tutto mio, datemi pure del tu, non c'è problema" la riprese bonariamente il padrone di casa, sorseggiando il vino "Sapete Nico non ci ha mai parlato di voi"

"Oh, ecco..." balbettò Nico, rischiando di soffocarsi con l'acqua, preso in contropiede dalla domanda.

"Nico non vi ha mai parlato di noi perché ci siamo trasferite da un paio di anni a Londra per lavoro. Ci vediamo raramente e quest'anno abbiamo deciso di passare le vacanze natalizie insieme" rispose Bianca senza scomporsi, sorridendo ad Apollo e salvando il fratello da una figuraccia.

"Capisco, e che lavori fate la Londra?" chiese Diana, interessata.

"Io sono una traduttrice per un'azienda, Bianca invece lavora come assistente per una sarta di alta moda" spiegò Hazel, sorridendo a sua volta e scambiando una fugace occhiata con il fratello, mentre Bianca annuiva in conferma.

"Complimenti! Sarai orgoglioso di loro Nico" si complimentò Apollo, voltandosi nella sua direzione.

"Sono molto orgoglioso delle mie sorelline" disse Nico, fiero. Ammirava molto le sue sorelle, due tra i migliori angeli del Paradiso e capaci di farsi rispettare da molti.

"Allora sei tu il maggiore dei tre. Quanti anni avete di differenza?" s'incuriosì Diana. Nico sorrise e pensò che tra lui e Bianca ci fossero mille anni di differenza e tra lei e Hazel cinquecento. Anche se dubitava di poter dire la reale differenza di anni, a meno che non volesse essere preso per pazzo.

"Tra me, Bianca ed Hazel c'è un anno di differenza. Io sono il maggiore, Bianca è la sorella di mezzo mentre Hazel è la più piccola" mentì l'arcangelo, sperando che non chiedessero più nulla di personale su lui e le sue sorelle.

"Papà, zia credo che abbiate già chiesto abbastanza sulla loro vita. Cambiamo argomento?" propose Will, come se gli avesse letto nel pensiero. Nico si voltò verso di lui e lo ringraziò con lo sguardo, lieto la conversazione non vertesse più su argomenti privati. Will sorrise complice, facendogli un piccolo occhiolino. Per tutta la durata del pranzo parlarono di argomenti leggeri e abbastanza neutrali, anche se verso la fine del secondo Apollo e Diana iniziarono a raccontare imbarazzanti episodi dell'infanzia di Will, facendo arrossire il diretto interessato.

"Mi ricordo che in quarta elementare una bambina, Giusy, gli aveva dato un bacio sulla guancia poco prima della fine della scuola. Dopo quel bacio Will non ha fatto altro che parlare di lei, voleva addirittura regalarle un anello, come se la dovesse sposare. Aveva anche rotto il salvadanaio e ci aveva mostrato i suoi risparmi chiedendoci se erano abbastanza per un anello" raccontò Diana, ridendo al ricordo della scena.

"Zia, ti prego! Avevo nove anni!" la implorò Will, schiaffandosi una mano sugli occhi, scotendo leggermente la testa, avvilito. Al suo fianco, Nico si copriva la bocca con la mano, cercando di non ridere.

Angel with a shotgun (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora